Polizia Locale · riflessioni

“Perchè”…la Polizia Locale spiegata ad un neofita

In una celebre scena del capolavoro I Magnifici Sette il bandito Caldera (Ely Wallach) chiede a Yul Brinner il motivo per cui lui e i suoi pistoleri a pagamento avevano deciso di proteggere un villaggio di quattro casupole e pastori, la risposta, data da Steve Mc Queen è “una volta un uomo che conoscevo si gettò nudo su una pianta di cactus, gli feci la stessa domanda: perchè?” – “E lui?” replica incuriosito il bandito- “Mi disse che gli era sembrata una buona idea, al momento…”.

E la stessa domanda ho fatto io oggi, a bruciapelo, ad un ragazzo di 22 anni che mi ha annunciato- con mio sommo piacere sia chiaro – la sua decisione di concorrere nella Polizia Locale “Perchè?”.

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Il motivo – attenzione- non saprei darlo più nemmeno io. Entrare nelle Forze di Polizia o di Soccorso è forse la migliore aspirazione che una persona possa avere, indipendentemente dall’ideologia politica e dalle aspettative, sentire come una “missione” dedicare la propria vita agli altri, anche al prezzo di sacrifici che per molti possono sembrare assurdi e sapendo scientemente quali rischi e quali scene si dovranno affrontare nella propria vita professionale, è segno di due cose: una certa instabilità mentale, fortunatamente indirizzata verso la direzione corretta, e la ricerca di “qualcosa che non trovano”, per citare il maestro Guccini.

Il problema è che allo stato attuale, ovvero con l’abolizione dell’obbligo dell’esperienza militare tramite il servizio come volontario come requisito fondamentale per l’ingresso nelle forze dello Stato NON vi è alcun motivo per indirizzare la scelta nella Polizia Municipale.  Non è un problema di qualifiche, sono le stesse delle forze di polizia statali, con annessi doveri e possibilità operative. E’ un problema di rispetto, riconoscimento e tutele.

Partiamo dal rispetto: ZERO. La Polizia Municipale non è rispettata. Può esserlo il singolo agente nel suo paese/zona se conosciuto, ma è rispettato come lui, non come istituzione. L’istituzione è quella delle soste, delle sanzioni inutili, degli schiavi della politica, dei poliziotti falliti, dei “ah ma non sei un poliziotto, sei un vigile…quelli delle multe“. Per capire, se sei un poliziotto od un carabiniere, salvo i casi di quei soggetti a cui le divise stanno sullo stomaco tutte, sarai un “vero” poliziotto e un “valoroso” carabiniere anche se ogni tanto qualche tuo pari finirà nell’occhio del ciclone per qualche magagna.

Riconoscimento: ZERO. Puoi essere il più motivato e il più competente, non importa, perchè il tuo obiettivo è quello di far funzionare il servizio. Se al servizio serve qualcuno a fare i dischi orari fai i dischi orari, se serve qualcuno che rincorra gli abusivi, rincorri gli abusivi, anche se magari sei il miglior motociclista del pianeta e se in realtà Protospataro ti telefona prima di dare una risposta ad un quesito sul CdS (mi perdoni il Sommo per la bestemmia). Potrebbe capitarti un’indagine o un caso interessante certo, ma le dedicherai un’ora tra un cane scappato ed una buca stradale, e, anche se riuscissi a farti distaccare solo a quello, una volta finita la pacchia si torna a contare sanpietrini e sequestrare rose. Non che nelle altre forze vada meglio, però una cosa è sicura: qualunque aspirazione abbia un supereroe dello Stato, sicuramente non finirà a fare i giri soste ed a dirigere il traffico: c’è la municipale.

Tutele: ZERO. Sei un impiegato comunale. Esaltato, inoltre, perchè -forse, visto che esistono posti dove non la danno – porti un’arma e sicuramente delle manette. Ah, la divisa ti ha dato alla testa, anche se non lo sai, lo sanno gli altri. Non pensano, sanno. Perchè, diamine, sei un “vigile”, non sei addestrato ed inquadrato come i carabinieri, a cui hanno insegnato in un corso di un anno come si sta al  mondo (diranno tutti). Ah, non hai l’equo indennizzo e la causa di servizio, se finisci in infortunio ti arriva lo stipendio ridotto e dopo sei mesi di assenza puoi essere licenziato per scarso rendimento, ed a rompersi una gamba cadendo da una moto in sirena CI VUOLE MOLTO POCO.

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In effetti, a meno di improbabili ipercampanilismi per il piacere di “far rigare dritto” (a proposito, basta con sta cavolo di vocazione al “rispetto delle regole”: a nessuno piace fare soste e multare cani senza guinzaglio!) nel proprio paese natale, trovo veramente difficile trovare motivi, oggi, per cui un ragazzo dovrebbe preferire la Polizia Locale alle altre forze, stante che, effettivamente, loro l’addestramento lo hanno, ed è uno in tutta la nazione, che si faccia scuola a Trieste, a Peschiera a Roma, a Cesena o a Taranto. Da noi ogni comando/comune/regione/borgo fa come gli pare, plasmando agenti/vigili/guardie comunali/swat a seconda delle decisioni temporanee del politico di turno.

Ma allora…rifacciamo la domanda…Perchè? Perchè, ad esempio, potrai finalmente sposarti con il tuo partner. Potrai pagare il mutuo. Potrai un giorno mantenere tua figlia all’università. Non c’è nulla di male nel fare questo lavoro per la stabilità, ma basta farlo sapendo che, nonostante il paragrafo precedente, sei un poliziotto, proprio come il collega esaltato che odia il mondo perchè voleva fare lo sbirro vero e affoga il suo malumore scrivendo articoli in un blog, e come lui sarà tuo dovere onorare le qualifiche che porti, in servizio e fuori, altrimenti, con la tua eventuale ignavia, non farai mai solo a te, ma anche a lui, ad altri colleghi, alla popolazione che dovresti difendere ( se non volevi dover fare tutto ciò potevi andare a mettere timbri, che lasci in ufficio, al contrario della patacca): se le cose si metteranno davvero male, peraltro, nessuno ti dirà nulla – a parte il collega esaltato di cui sopra – se hai richiesto l’ausilio dei supereroi dello Stato, che in caso si faranno pure loro i verbali. Pensa che culo!

D’altro canto solo tu vedrai gli occhi del vecchietto disperso da te ritrovato e portato a casa, solo tu sentirai le parole della ragazza che hai difeso da un molestatore, dei genitori cui riporti il figlio, delle persone cui purtroppo dovrai comunicare lutti, dei senzatetto che- magari dopo aver portato in camera di sicurezza – troverai il modo di aiutare e pagherai loro da mangiare, e, quando ti capiterà purtroppo di dover stendere un telo bianco su qualcuno, non dormirai e non ti darai tregua fino a quando quella persona non avrà giustizia, e potrai dare alla famiglia il perchè di una morte tanto improvvisa quanto assurda.

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Questo è il tuo perchè: i perchè che darai ad altri. E saranno dei perchè che in quanto dati senza riconoscimento, rispetto e tutele avranno un sapore forse migliore di quelli delle altre forze- che sono atti dovuti – che ti metterà al loro livello quando la gente, parlando di te, ricorderà che anche la Polizia Municipale è in grado di aiutare la società. Scegli bene il concorso da vincere e…in bocca al lupo.

 

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