Cronaca · Polizia Locale

Piantedosi indica Gabrielli come autore della Riforma della Polizia Locale

Il Ministro Piantedosi, al termine di una riunione operativa presso il Viminale dedicata alla stesura dei decreti legge per la riforma della Polizia Locale come previsto dalla recentemente approvata legge delega al governo, ha stabilito che a redigere gli atti sarà Franco Gabrielli, già Capo della Polizia ed attuale Consigliere per la Sicurezza presso il Comune di Milano.

Il Dottor Gabrielli con un’espressione che non riesce a nascondere la sua soddisfazione

“Un’insolita alleanza tra un uomo di fiducia di un amministratore di destra ed uno di sinistra per l’importante obiettivo di limitare le suggestioni dei dipendenti del settore vigilanza urbana” ha commentato il Sindaco di Milano, entusiasta.

“Anci sposa la scelta del Ministro di voler mettere gli impiegati della cosiddetta “polizia locale” nelle mani di un uomo abituato a gestire la “polizia e basta”, quella vera, che saprà come valorizzare le attività delle Forze di Polizia Statale demandando tutto quello che può distogliere dalla loro eroica missione ai nostri dipendenti speciali” chiosa il Sindaco Antonio De Caro, con una improvvisa rappacificazione con il titolare del Viminale dopo le accese polemiche relative la procedura di scioglimento del consiglio cittadino “Dare addosso ai vigili è un ottimo modo per cementificare un’amicizia” è la nota ufficiale del Comune.

Il Ministro Piantedosi legge la nomina

Gabrielli, nel citare i punti salienti della sua riforma, accentua le importantissime funzioni viabilistiche, arrivando a ritenete che un ritorno del “vigile agli incroci, magari alla garitta del semaforo” può essere la giusta soluzione all’eliminazione degli autovelox nelle strade a limite inferiore 50 orari “a cosa serve una macchina quando puoi fare di un uomo la macchina?” ha spiegato.

Probabili limitazioni anche alle strumentazione, con la previsione dell’uso delle armi e degli strumenti di autotutela solo dopo che l’operatore sarà stato colpito almeno una volta dall’eventuale aggressore “Dopotutto, è normale che se un vigile ti fa la multa tu voglia tirargli uno schiaffo” è il plauso dell’Associazione Nazionale Magistrati, cui si lega il Presidente Mattarella in persona “Lo dicevo già in tempi non sospetti che l’offesa a pubblico ufficiale non può avere lo stesso peso se fatta ad un Carabiniere o ad un Vigile” ricorda.

Franco Gabrielli rassicura un aspirante poliziotto statale sul futuro senza fastidiosi corpi locali

A livello contrattuale, il Ministro spiega la sua ipotesi “La Vigilanza Urbana da tempo chiede un comparto separato, a volte, con ironia, pure di diritto pubblico. La mia idea è assimilarli al contratto delle maestre d’asilo, escludendo fin d’ora ogni categoria usurante: a tutela della salute di questi lavoratori posso però fin d’ora dire che forniremo quotidianamente mascherine da usare durante la direzione del traffico” ipotesi quest’ultima che vede il favore del Ministero della Salute “Dovremo pur smaltirle” sottolinea una nota ufficiale.

Da Polizia Locale a Vigili dell’Ordine, insomma, in un ritorno alle origini che sposa le classiche attribuzioni di polizia dei comuni, tanto care a Gabrielli – “Polizia è una parola grossa” sottolinea in conferenza stampa – alla nuova fondamentale idea della Polizia di Prossimità “che comunque resterà anche un’attività della Polizia di Stato, quantomeno per ciò che fa benvolere” viene precisato.

Fermento nei sindacati degli ormai prossimi ex poliziotti locali “Massima fiducia nel Ministro Piantedosi: dopotutto, fa parte di questo meraviglioso governo che tanto ha fatto per noi da quando insediatosi” è l’entusiasmo del Sindacato Lavoratori Unici Polizia Locale, mentre la Tripletta resta perplessa “Per una volta che noi abbiamo sposato le idee della destra, la destra applica quelle che avevamo noi fino l’altroieri”.

Alcuni comuni si sono portati avanti utilizzando le livree ed i termini suggeriti nello schema di legge

Tiepidi i commenti sul web “Siamo troppo impegnati a pubblicizzare la nuova linea di make up ed il profumo da vero smog per la Guardia che non deve alzare la paletta mai” è il discorso elusivo di una pagina di categoria “fortuna che c’è chi sa cosa dire, al contrario di noi frivoli influencer” è l’ammissione nei confronti di gente più brava che tanti risultati ha ottenuto.

Procopio Antonacci per ANSA

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