(R)Evolution

(R)Evolution: il GSSU di Roma Capitale

Con molto ritardo sulla tabella di marcia si arriva alla terza incarnazione del progetto (R)Evolution. I motivi dei ritardi saranno oggetto di un approfondimento successivo: per ora, dopo Brescia e Bologna, è giunto il momento di scendere lungo lo stivale e raggiungere la Lupa Italiana, la capitale del nostro paese e la sua unica e sfaccettata giungla urbana, sorvegliata e con molta difficoltà domata da seimila Guardie Cittadine, tra le quali spiccano per operatività, capillarità e vastità di interventi i Lupi del Gruppo Speciale Sicurezza Urbana, un reparto particolare che, con giurisdizione in tutto il territorio capitolino, sebbene diviso in diverse unità operative, affronta il degrado urbano, il commercio abusivo, le baby gang metropolitane e le violenze sui soggetti deboli della società: in borghese ed in divisa, ogni giorno, ogni ora, con ogni tipo di autoveicolo.

GSSU-panorama

Le attività del GSSU godono di un’ampia pubblicità da parte del comando di Roma Capitale, con diversi video su youtube a testimoniare la varietà e le difficoltà delle loro attività: del GSSU di Roma è, tra l’altro, il protagonista di un recentissimo video diventato ormai virale sui social network, che mostra un poliziotto locale affrontare un venditore abusivo, ingaggiandolo fino l’intervento dei rinforzi che permettono di atterrarlo ed ammanettarlo.

L’abusivismo commerciale, spiegano dall’interno del Reparto, non è solo una fonte di perdite per i commercianti regolari che pagano iva, permessi e tasse, non potendo

GSSU-logo
La patch da spalla con lo stemma del Reparto.

quindi abbassare i prezzi ai livelli competitivi di chi invece opera in sfregio delle norme, ma è in primis una fonte di pericolo per il consumatore, che si trova ad avere a che fare con prodotti di dubbia provenienza e non di rado fabbricati con materiale scadente quando non nocivo – il cibo in particolare, ma anche vestiti e borse possono essere pericolosi se non rispettano determinati standard qualitativi – oltre che una base dove possono nascere facilmente giri di riciclaggio di denaro o merce provenienti da attività criminali ed un facile sottobosco ove si possono inserire lavoratori in nero e perfino accattoni o altre figure ridotte praticamente in schiavitù: al di là del singolo venditore esiste infatti un mondo parallelo al di fuori della legge, che è doveroso combattere ed arginare, per quanto possibile. 

 

Sono le squadre di motociclisti in borghese le più adatte a scivolare nel traffico cittadino e cogliere all’improvviso i venditori: le guardie in moto, senza colori di istituto ma con le palette ed i distintivi ben visibili addosso, arrivano improvvisamente nel bel mezzo del suk e, nonostante il fuggi fuggi che si scatena in ogni direzione, riescono a recuperare quasi tutta la mercanzia e bloccare gran parte dei venditori, subito raggiunti da diverse pattuglie in divisa e con mezzi in livrea che si preoccupano di mantenere sotto controllo la situazione, trasportare i fermati al comando per le pratiche di identificazione e catalogare la merce sequestrata, che sarà in seguito distrutta.

Non mancano i critici a questo approccio molto deciso al problema, ed è curioso come la rimostranza principale non sia tanto nell’efficacia dell’intervento, quanto

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Un momento dell’aggressione al collega del GSSU, che schiva l’attacco del venditore.

sul fatto che osino farlo i “vigili urbani” quelli che, insomma, dovrebbero sempre essere goffi, impacciati, parodistici, e non dovrebbero mai osare compiere attività tali da “confonderli” con le pluripremiate forze statali: il GSSU di Roma ci insegna che le cose non stanno così e che se si decide di fare un lavoro lo si da come deve essere fatto: pattuglie da due in divisa ad affrontare soli una ventina di venditori, gruppi improvvisati di pattuglie con vecchie fiat punto incapaci di infilarsi negli stretti passaggi in mezzo le bancarelle – abusive o meno – non sono metodi di contrasto, ma palliativi insulsi pericolosi per gli operatori, denigranti per le istituzioni ed inutili per i cittadini: chi non capisce questo, perde automaticamente il diritto di parola e di critica, perchè mancante delle basi minime per poter parlare del fenomeno. 

Dall’attività anti abusivismo passiamo alla tutela dei soggetti deboli, a partire dalle donne ed i minori per finire con il contrasto alla prostituzione: in concerto con i servizi sociali del comune, le guardie del GSSU affrontano anche queste problematiche, e non sono rare le indagini che portano, dopo un adeguato percorso a protezione delle vittime, all’arresto di magnaccia e sfruttatori, andando ben oltre la normale attività di repressione amministrativa espletata con sanzioni amministrative a ragazze e clienti. Anche stalkers, ed in generale casi di violenza in famiglia o abbandoni di minori o anziani, non mancano nell’ampio ventaglio operativo trattato dai moderni pretoriani della capitale del nostro paese. 

gssu-motoborghese
I motociclisti in borghese in una foto di Roma Today. 

Il degrado urbano, come sappiamo, ha mille facce: una di queste è quella dei campi nomadi e del microcosmo criminale che spessi vi nasce attorno. In prima fila vediamo la Polizia di Roma Capitale ed il suo GSSU, con piantonamenti fissi dinnanzi i campi nomadi, con tutti i rischi connessi e più volte sfociati in vere e proprie aggressioni, senza dimenticare gli interventi all’interno alla ricerca di merce rubata o il controllo della salute degli abitanti, spesso costretti in condizioni igieniche incompatibili con una vita normale: non mancano, infine, gli sgomberi dei campi abusivi o particolarmente soggetti a fenomeni di criminalità diffusa ed il controllo delle metropolitane e dei mezzi pubblici per contrastare reati predatori ed altre manifestazioni delittuose. 

Sgomberato insediamento rom  di Val D'Ala
Lo sgombero di un campo rom visto dal fotografo Stefano Montesi – https://stefanomontesi.photoshelter.com/

Il GSSU, con le sue attività, dimostra come la Polizia Locale sia in grado di organizzarsi in maniera incisiva nell’affrontare le problematiche del territorio, spogliandosi dell’immagine di mera rappresentanza e repressione cui sembra legata l’immagine delle Guardie Cittadine dopo 30 anni di malagestione della Polizia Locale da parte di politici, media ed istituzioni. Ci dimostra quanto sia necessario contrastare il sottobosco microcriminale che cresce e prolifera in una metropoli moderna con metodi moderni ed efficaci, dimenticando quello che normalmente viene mostrato essere il nostro lavoro. L’abusivismo commerciale, i campi improvvisati, la prepotenza delle gang e la diffusione di sbandati che vivono di espedienti, tra ricettazione, furtarelli, spaccio o la sempre crescente sociale che genera ricorrenti momenti di tensione e di violenza tra le persone sono segnali che non vanno sottovalutati e che il Gruppo Sociale Sicurezza Urbana affronta quotidianamente, riconquistando strada per strada, piazza per piazza, periferia per periferia un minimo di vivibilità e sicurezza urbana per gli abitanti della Capitale.

gssumeme

 

4 pensieri riguardo “(R)Evolution: il GSSU di Roma Capitale

  1. Senza dimenticare la cattura di latitanti pericolosi, da parte del GSSU di Roma. Una vera e propria squadra catturandi. Il dramma è tanto ardore e coraggio, nel baratro del nulla istituzionale e politico. Noi PL siamo senza Dio e Legge, nel più cupo disfattismo istituzionale che forze di polizia abbiano mai conosciuto. FUORI SUBITO I SINDACI DALLA PL, RIFORMA RIFORMA RIFORMA SUBITO

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  2. Se l’intervento stile boxer l’avessero fatto dei Poliziotti/cc Statali, i tg nazionali ne avrebbero lodato il coraggio, ma la fatto un Vigggillee Urbanooo , per cui non vale la pena perdere tempo.
    Da collega, e amante della box ONORE all’agente del GSSU.
    Riforma subito, il Parlamento è operativo, anche con il Governo dimissionario, se la Lega e i 5 Stelle sono di parola RIFORMA SUBITO.

    Saluti Marco

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