Cronaca · Polizia Locale · riflessioni

Questioni di qualifiche, competenze, equipaggiamenti ed automobili

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Partiamo da questo schema, realizzato dal collega Fabrizio Caiazza di Milano. E’ reale, per quanto ovviamente portata all’esasperazione (sotto la finanza non hanno messo polizia commerciale per dirne una). La Polizia Locale si occupa di tutte le materie elencate, che sono – escluse la Polizia Giudiziaria e di Pubblica Sicurezza – le varie braccia in cui si può dividere la “Polizia Amministrativa”, ovvero quel particolare servizio dove si va a colpire non tanto un comportamento che ha causato un danno, quanto uno che potenzialmente può causarne se lasciato perseverare. L’esempio tipico è il codice della strada con le sue mille norme che, se disattese, danno più possibilità di causare incidenti che rispettandole. Un regolamento che istituisce un divieto di bere bevande in bottiglie di vetro, previene che una volta ubriacato con la bevanda eviterai di spaccare il contenitore in testa a qualcuno (o in terra facendo tagliare la gamba a qualcun’altro). Un’ordinanza che vieta la circolazione delle auto non catalizzate cercherà di abbassare i livelli di inquinamento e così via. Il problema della Polizia Amministrativa è che la gente non vede le violazioni suindicate come un pericolo per la società e che legge la pena pecuniaria come un furto, una tassa straordinaria, un “fare cassa” dell’amministrazione che la eroga. 

Attenzione che le Forze di Polizia dello Stato (mancano la Forestale e la Penitenziaria all’elenco) hanno la qualifica di polizia amministrativa esattamente come la locale MA tendono ad evitare di espletarle nelle micro azioni quotidiane preferendo occuparsi di macro attività a grande impatto, quali possono essere la chiusura di un locale (si, è amministrativa) o revoca di eventuali porti di arma (amministrativo pure quello).  Questo possono farlo proprio perchè c’è la Locale a beccarsi tutta l’infarinata di pregiudizi, odio e schifo che la società malata e demente attuale – dove qualsiasi inezia fatta dal tuo vicino è un crimine contro l’umanità e il tuo stare al cellulare durante la guida è invece una inderogabile necessità – riversa su chi ha l’ingrato compito di spillare soldi al cittadino “onesto e che paga le tasse” per tutte quelle magagne di inciviltà e piccoli soprusi quotidiani che mette in atto.

Ciò detto la Polizia Locale non è solo multe, anzi: ormai ho perso la voglia di mettere i link alle decine di operazioni ed interventi quotidiani. Diciamo solo che la Locale è anche arresti, soccorso, assistenza, indagini e, purtroppo, aggressioni, vittime ed intimidazioni: stiamo parlando di quella che è la prima forza di polizia per diffusione, seconda per interventi (gioca facile il numero di chiamate per idiozie), terza per infortuni (dopo carabinieri e polizia di stato) e con le nuove norme sull’omicidio stradale rischia di diventare la prima per indagini su tale reato.

E allora perchè, stante che la Polizia Locale fa ANCHE le cose delle altre forze di polizia, che dovrebbero fare ANCHE le “multe” che fa la Polizia Locale ma gli sta bene che a sporcarsi siano altri, la Polizia Locale NON ha la stessa causa di servizio, equo indennizzo e pensione privilegiata dei colleghi di cui alla 121/81?

Perché Polizia, Carabinieri, Finanza eccetera portano in ogni veicolo, indipendentemente dal servizio (stazione, commissariato, radiomobile, volante) due giubbotti anti proiettili, due bastoni estensibili,  un mitra? Non fermano forse anche loro a campione le auto su strada, dalla bionda in bikini sulla 500 abarth ai quattro ceffi nell’audi anni novanta? C’è forse scritto da qualche parte che la Locale debba fermare solo un certo tipo di persone e non altre? No? E allora perchè nessuno si scandalizza nel vedere il carabiniere con l’m12 accanto quello con la paletta, mentre guai se il “vigile” osa solo appoggiare la mano sulla pistola, quando è così fortunato da averla, visto che esistono comuni “illuminati, pacifici e tranquilli” dove la Municipale non ha nè spray, nè distanziatore, nè giubbotto antiproiettile, nè pistola MA FA COMUNQUE I POSTI DI CONTROLLO, magari anche in ore notturne (in particolare in inverno)?

Mi direte che le altre forze di polizia effettuano operazioni più a rischio…vero, ma non si considera che la prima causa di morte nelle forze dell’ordine (locale compresa) è investimento/incidente stradale, ovvero situazioni dove il mitra, il baton ed il giubbino antiproiettile NON SERVONO A NULLA, risultando invece estremamente efficaci in casi di reazione (anche solo per la forte valenza dissuasiva dal vederle)  e come strumenti di difesa (vero che il giubbino non protegge dalle coltellate come dalle pallottole, ma hai voglia a tagliarlo o a colpirlo con un pugno quanto protegge rispetto la camicetta del localino medio) in moltissimi interventi che anche la polizia locale è chiamata ad effettuare (è di ieri l’ultimo pazzo armato di mannaia in giro per una città, di oggi l’ultimo attacco ad un collega incendiandogli l’auto privata come rappresaglia per chissà cosa).

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Spiegatemi perchè, stante un servizio omogeneo in tutto il territorio nazionale e che riconosce le medesime qualifiche dei supereroi dello Stato, nei Forse dell’Ordine si passa da un comune dove si gira con pistola, distanziatore e spray ad uno dove è tanto se hai le manette, in quanto, in base al vento politico, la giunta può decidere quale equipaggiamento dare agli agenti? Eppure, se vado a controllare due cantieri – anche fossero uno di una villetta ed uno un grattacielo – ed in uno trovo gli operai coi DPI corretti e nell’altro no,scatta la sanzione per l’inadempiente sia esso villa o grattacielo, come mai l’operaio “poliziotto locale” non ha gli stessi DPI ed aatestati formativi dell’operaio “carabiniere”? Non sono forse entrambi operai con lo stesso mansionario, indipendentemente che poi siano quello che incolla la moquette della villa o quello che porta i piloni in cima all’impalcatura? 

Perchè la Municipale deve essere l’unica forza dove in caso di trasferimento un agente deve trovarsi nuovamente disarmato ed in pettorina se fino il giorno prima girava in divisa completa, autopattuglia ed armato? Cos’è, la sua dignità di poliziotto e di persona è estranea  a concetti quali dequalificazione e demansionamento professionale ? Perché in certi posti si va ad eseguire un TSO con un completo protettivo ad hoc ed altrove ci si presenta in casa di un malato mentale in camicetta azzurra e speranze di cavarsela? A quando una legge che dica che se la polizia locale ha il dovere di fare le stesse cose delle altre forze di polizia (e se ne hai il dovere non importa quanto spesso le si faccia) deve averne anche il medesimo trattamento contrattuale, previdenziale nonchè lo stesso equipaggiamento ed addestramento?

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Veniamo ora al solito problema del “rispetto”: in questi giorni sta diventando virale un video, estratto da un processo che peraltro ha visto alcuni agenti della municipale condannati, dove un testimone se ne esce con perle tipo “si, ma la municipale dai, fanno le multe”-“di polizia, carabinieri hai paura…ma della municipale…no…” fino a culminare in un bellissimo “macchina bella…bella da Dio” riferito alla mazda in dotazione al comando, ottenendo come risposta a questa marea di folklore popolare un “a parte quello che lei pensa delle forze di polizia” e fine: taccio per farmi un favore su cosa stanno dicendo le migliaia di commentatori che hanno condiviso il video su qualsiasi social network, msn (che è chiuso da anni) compreso, probabilmente.

Se una forza di polizia, indipendentemente dagli errori di alcuni agenti (che sopratutto nel caso della Municipale si riversano su tutti gli appartenenti), può essere insultata a tale livello durante un processo e dileggiata continuativamente via social network senza che nessuno dica nulla è forse il caso di pensare, anche a tutela della dignità degli operatori che ne fanno parte, che una “semplice” riforma atta a dare loro quelle tutele e quegli equipaggiamenti che dovrebbero essere insiti e scontati nel loro ruolo non sia sufficiente a garantire prima di ogni cosa la loro dignità di lavoratori, senza la consapevolezza che il primo disadattato possa sputare fango su di loro e diventare una specie di idolo? Non si dovrebbe pensare, forse, a qualcosa di più coraggioso?  Per esempio, lo scioglimento con concorso riservato per valutare chi “degno” o “desideroso” di passare sotto le file dello Stato e chi di restare in seno ad un ente locale? Oppure, ancora più coraggio, l’eliminazione delle qualifiche di Polizia Giudiziaria e di Sicurezza, consapevoli però che allora i servizi saranno diversi, la copertura minore (lunedì venerdì-8-14 con due rientri giustamente) e che le altre forze dell’ordine dovranno finalmente sporcare i loro eroismi con divieti di sosta, plateatici e deiezioni canine?

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