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Da KMA il nuovo spray Stay Safe: per tutti o per pochi?

Dopo una lunga assenza dal blog, di cui mi scuso – per l’ennesima volta- coi lettori – ormai pochi temo – più affezionati, torno per parlare di un argomento che mi è sempre stato a cuore, ma che, a livello tecnico, manca probabilmente dal lontano 2018.

Sebbene in ogni mia riflessione tecnica insista sulla necessità degli strumenti less e non lethal nell’equipaggiamento di servizio, era da questo articolo che non parlavo più degli OC e e da questo pezzo sul bola wrap che in generale non tornavo sull’argomento operativo.

Perché tornarci proprio oggi? Perché è stato introdotto sul mercato – re introdotto per l’esattezza – uno spray per uso civile e di servizio con alcune caratteristiche assenti in quelli visti nell’articolo originale, e il suo “inventore” è qualcuno di cui vale la pena fidarsi quando si parla di argomenti tecnici-operativi.

STAY SAFE nasce infatti dalla mente di Manuel Spadaccini, ex carabiniere, youtuber di un certo successo – autore di una serie di analisi decisamente interessanti proprio su alcuni interventi diffusi via web – istruttore di krav maga e fondatore di una scuola dedicata nonché istruttore per numerosi Corpi di Guardie Cittadine e non.

Manuel Spadaccini ad un corso alle Guardie dell’Unione Valnure Valchero.

Un veloce ripasso sugli spray al peperoncino: trattati dal DM 103-11 di Ministero dell’Interno e della Sanità, sono strumenti di difesa di libero porto e libera vendita ai maggiori di 16 anni quando rispettano le seguenti caratteristiche

  • a) contenere una miscela non superiore a 20 ml;
  • b) contenere una percentuale di oleoresin capsicum disciolto non superiore al 10 per cento, con una concentrazione massima di capsaicina e capsaicinoidi totali pari al 2,5 per cento;
  • c) la miscela erogata dal prodotto non deve contenere sostanze infiammabili, corrosive, tossiche, cancerogene o aggressivi chimici;
  •  d) essere sigillati all’atto della vendita e muniti di un sistema di sicurezza contro l’attivazione accidentale;
  • e) avere una gittata utile non superiore a tre metri.

Tutte queste caratteristiche e la conformità al citato decreto DEVONO essere impresse sulla bomboletta stessa: questo vuol dire che anche acquistare una bomboletta magari perfettamente in linea con i requisiti di cui sopra, ma senza targhetta descrittiva ed omologazione – o equivalenti diciture ma in lingua straniera – già significa rischiare qualche addebito in sede di utilizzo.

Viceversa, una bomboletta acquistata tramite canali ufficiali – produttori, distributori o armerie – che presenta etichettatura che attesta la conformità alle norme vi garantirà che nessuno potrà andare a sindacare sullo strumento usato.

Questo vale per i civili e per il livello giuridico, sul fronte disciplinare va da sé che è sempre il caso di utilizzare strumenti forniti dal Comando: non entro a lungo nel merito del “ma se non me li danno posso prendermeli io?”, per me, comunque, SI, nella misura in cui posso acquistare una torcia, dei guanti o una penna, posso acquistare uno strumento di libera vendita e porto, e questo ritengo valga tranquillamente anche e forse di più per le Vigilanze Private.

Stay Safe e la fondina dedicata, notare la targhetta corrispondente alle caratteristiche richieste dal DM 103-2011.

Manuel Spadaccini, con il suo Stay Safe, ha cercato di andare oltre le caratteristiche: lui stesso ci tiene a informarci che per progettare la miscela ha ripreso direttamente il capitolato della Polizia di Stato sugli spray in uso. Per inciso, lo stesso capitolato da cui è nato il modello RSG 2 utilizzato da tutti noi in servizio, quello con la bomboletta nera o bianca, che, tra l’altro, rispetta in tutto e per tutto le caratteristiche degli spray di libera vendita dai quali difforma semplicemente per appunto la bomboletta (anzi, l’involucro, perché la bomboletta interna riporta le stesse diciture delle altre).

Stay Safe quindi ricalca essenzialmente la composizione dell’RSG 2 e gli da una veste adeguata ai limiti, anche meramente visivi, che ci si aspetta da un oggetto portabile da qualunque cittadino e forse proprio in questo presenta il suo più grande difetto: come gran parte delle bombolette “civili” è chiaramente meno ergonomico di qualsiasi prodotto dedicato ai professionisti, anche se alcuni dettagli, come la dimensione del flip di sicurezza idonea ad un utilizzo coi guanti indossati, danno quel punto in più rispetto altri prodotti simili, come il classico Diva o il Jubileum, decisamente meno gestibili da una mano guantata.

Stay Safe – in nero – insieme ad altri spray anti aggressione: il classico Diva – a destra -, l’RSG 2 di servizio – bianco al centro- e le pistole spray della Pixeon Guardian Angel – sopra – e Jet Protector – a sinistra – la fondina è una Large Auto della Vega, ben evidente nella versione Training dello Stay Safe la clip più massiccia che custodisce la torcia integrata.

Ad “attirare la nostra attenzione”, per citare l’immortale Di Caprio in Django Unchained, non è tanto l’idea di mettere una veste di bomboletta civile ad un prodotto professionale, quanto l’interessante aggiunta di una torcia a led sulla cima del prodotto, torcia che si accende nel momento in cui viene sollevata la flip di sicurezza, anche senza l’attivazione del pulsante di rilascio del getto. L’aggiunta, presente anche nelle ultime versioni per professionisti, è intelligente ed anche tatticamente interessante: crea un primo disturbo all’avversario, rende subito visibile l’utilizzatore ad eventuali passanti per un aiuto immediato – pensate ad un uso in un parco pubblico al buio – aiuta a puntare con più sicurezza la direzione del getto, può permettere di risolvere la situazione senza nemmeno dover nebulizzare (il mio ultimo “riottoso” l’ho gestito con la semplice luce della torcia, che certo era una nitecore da 800 lumen, però non sottovaluterei il led di Stay Safe) . Di contro un espediente che porta a chiudere o distogliere lo sguardo da un oggetto che funziona al suo meglio proprio quando diretto agli occhi può essere controproducente se usato da una persona meno avvezza all’uso di strumenti da difesa o trovandosi di fronte qualcuno abituato a difendersi dai getti spray.

La torcia integrata: non è una Mag Lite, ma nemmeno un lumino da cimitero.

Su youtube esiste un interessante video con una “prova dal vivo” dello Stay Safe, ed è da guardare anche perché si tratta di uno dei rarissimi esempi di conseguenze e reazione al getto al capsicum che possiamo vedere: Marco Tomasin, lo youtuber che ha accettato di fare da cavia, denuncia, oltre al classico dolore ed impossibilità di chiudere gli occhi, un bruciore diffuso in ogni mucosa colpita dal getto, quindi anche bocca, naso e addirittura pelle. A questo si deve aggiungere la composizione “simil oleosa” del composto, che porta ad un peggioramento delle condizioni sia in caso di “stagnazione” del getto sulla pelle sia che questo venga sfregato via, di fatto venendo spalmato su una superficie di corpo più vasta: insomma, l’aggiunta della torcia crea implicazioni che potrebbero rendere più complesso l’uso all'”utente medio”, ma allo stesso tempo le buone caratteristiche generali della miscela – sono un grande fan dell’RSG – vanno a compensare questa difficoltà con un getto sicuramente più efficace di quello di una bomboletta media.

Un’istantanea del video di prova che mostra sia la “compattezza” del getto che l’effetto gel sul corpo dell’avversario.

In definitiva Stay Safe è un prodotto che mi ha convinto: chiaro, non è ergonomico come DEVE esserlo qualcosa pensato per un professionista, allo stesso tempo la luce led richiede un uso più oculato di quello del “cittadino qualsiasi” e le dimensioni non sono minime come un boccetta da 10 millilitri (meglio, non si perde nelle borse), ma, allo stesso tempo, è un oggetto che presenta una miscela OC più che buona e mette in sostanza nelle mani due strumenti – spray e torcia – in uno, cosa che me lo fa assolutamente consigliare come oggetto “da porto fuori servizio” – ma anche di servizio quando permessa la dotazione personale – per qualsiasi operatore di settore.

Un cittadino medio, esattamente come per le pistole Pixeon e simili, si troverà nelle mani uno strumento forse meno intuitivo del “simil aerosol” da 15 euro classico, e dovrà farsi spiegare qualche dettaglio per usarlo al meglio, ma avrà anche uno strumento probabilmente più efficace e “studiato” della media: ovviamente, non va disperso in borsa, ma tenuto in un posto facilmente raggiungibile per un utilizzo rapido; Queste sono le basi, anche per lo sprayetto da 10 ml. Lo strumento è acquistabile nel sito del KMA – link in cima all’articolo – ed il prezzo è essenzialmente nella media di un prodotto di questo tipo di fascia medio-alta.

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