Mobbing di Stato

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Immagine di una categoria priva di una reale collocazione

Allo stato attuale la Polizia Locale risente di un vero e proprio Mobbing di Stato che si concretizza nelle seguenti problematiche:

  • Negazione della causa di servizio e dell’equo indennizzo in caso di infortunio sul lavoro (istituti rimossi nel 2011 dal governo Monti e lasciati alle sole forze statali).
  • Mancato riconoscimento dello stato di categoria usurante e relativa pensione anticipata (postini e insegnanti invece sono riconosciuti come lavori usuranti).
  • Mancata erogazione del bonus stipendiale di 80 euro mensili dedicato alle Forze Armate, di Polizia e di Soccorso inserito dal governo Renzi nel 2016 (viene riconosciuto ai volontari dell’Ordine di Malta).
  • Limitazione delle qualifiche al territorio e, nel caso di quella relativa la funzione di Polizia Giudiziaria, all’orario di servizio (come da legge 65/86) con evidente frustrazione e dequalificazione degli operatori rispetto la controparte statale.
  • ,Mancato accesso alle banche dati ministeriali che consentono di avere accesso ai precedenti ed ai provvedimenti di polizia in capo alle persone controllate (riservate alle forze dello stato da legge 121/81).
  • Limitazioni giuridiche alla dotazione di strumenti di autotutela ed armamenti quali sfollagenti, armi lunghe, spray balistici.

Tutto questo nonostante la Polizia Locale risenta di:

  • Qualifiche di Polizia pari a quelle delle controparti statali, che danno quindi agli operatori municipali gli stessi obblighi di intervento e repressione dei reati in capo alle forze nazionali. 
  • Compiti istituzionali a tutela della sicurezza urbana e del consumatore, espletati in funzioni di polizia giudiziaria, di sicurezza, stradale, commerciale, ambientale, edilizia.
  • 40 caduti in servizio dal 1986 ad oggi.
  • Terzo posto, su cinque forze di polizia (in ordine Polizia di Stato, Carabinieri, Polizia Locale, Polizia Penitenziaria, Guardia di Finanza) in ordine alle aggressioni ed infortuni in servizio (stima asaps, osservatorio sbirri pikkiati e si ricorda che il dato relativo le polizie locali è incompleto in quanto non esiste un osservatorio dedicato) .
  • Secondo posto in ordine ai caduti in servizio a causa incidenti stradali dovuti ad attività istituzionali (stima asaps).
  • Unico corpo con funzioni di Polizia in Italia – e probabilmente in Europa – ad avere parte dell’organico composto da agenti precari sfruttati per pochi mesi l’anno e costretti a vero e proprio servilismo per vedersi rinnovare i contratti.

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