Una bomboletta di dimensioni così ridotte difficilmente può contenere una quantità di spray utile.
Della giurisprudenza alla base dell’utilizzo dello spray al peperoncino abbiamo già parlato in un precedente articolo. Riassumendo in due parole ricordiamo ai lettori che lo spray, prodotto di libera vendita e porto per i maggiori di 16 anni, per essere considerato legale deve avere obbligatoriamente il certificato di conformità al dm 103/11. Di spray al peperoncino legalmente distribuiti ne esistono decine di modelli e, dove la composizione del prodotto deve essere necessariamente la stessa o comunque compresa nei valori richiesti dal citato dm, sono le bombolette ed il sistema di propulsione del getto a fare la vera differenza tra uno strumento efficace ed uno poco più che inutile. Precisiamo che i piccoli spray che si trovano in vendita in farmacia, nei supermercati e negli autogrill sono quelli che, per quantità di sostanza, potenza del getto e sicurezza nell’uso rappresentano la peggior scelta, pur a fronte di un prezzo accessibile che si aggira tra i 9 ed i 12 euro: un prodotto da difesa deve essere preso in posti specializzati e questi sono le armerie. Alternative non ce ne sono, salvo appunto procurarsi qualcosa che torna più utile come sicurezza psicologica propria che come strumento di difesa da un’aggressione.
Ma tra tutte queste scelte qual’è, a parere di a me le guardie, la più ottimale?
Cominciamo col dire che possiamo dividere gli spray in due macro famiglie, ovvero quella dei prodotti nebulizzanti a cono, spesso contenuti in normali bombolette ad attivazione tramite la pressione col pollice del pulsante di getto e quelli nebulizzanti a gel – comunque non di tipo balistico – che hanno invece spesso una forma che ricorda vagamente quella di un’arma, questo per motivi che poi vedremo.
Le bombolette “classiche” a cono, di cui possiamo citare diversi modelli e marche tra tw1000, serie street defender, diva e compagnia bella sono prodotti il cui prezzo oscilla tra i 10 ed i 35 euro in base le caratteristiche proprie della bombola, che possono variare di forma, sistema di sicura, potenza ed ampiezza del getto, dimensioni, numero e durata dei getti e così via. Tali bombolette hanno una potenza ed una gittata
Il sabre Mk 6 presenta una bombola molto simile a quella in dotazione alle Forze di Polizia.
utile sicuramente molto ridotte, per tacere della forte probabilità che a causa di un alito di vento contrario il prodotto attinga oltre l’aggressore anche l’utilizzatore. A discapito di tutti questi aspetti negativi, va sottolineato che quel che conta nella difesa da un’aggressione è l’effetto sorpresa necessario a disorientare ed allontanare l’avversario per poi lanciarsi in una fuga verso un luogo affollato – bar, piazza, zona residenziale dove mettersi ad urlare e contestualmente chiamare soccorso. Quest’estate, in una stazione metropolitana di Milano, una ragazza si è difesa da una molestia proprio usando una di queste bombolette di facile utilizzo pur se di potenza ridotta: l’aggressore, un uomo giovane e molto più robusto di lei, è rimasto spiazzato dal getto di peperoncino e lei è riuscita a divincolarsi e fuggire fino alla garrita delle Guardie Giurate, da dove sono poi stati chiamati i carabinieri.
Vincente in quel momento è stato l’effetto sorpresa del getto, improvviso ed inaspettato da parte del molestatore, va sottolineato, infatti, che la ragazza, accortasi di essere seguita dall’uomo, aveva già impugnato la bomboletta e l’ha immediatamente utilizzata, senza dar tempo all’aggressore di capire con cosa stesse affrontandolo e da cosa fosse stato colpito: puntare su qualcuno la bomboletta come fosse una pistola, infatti, serve solo a far predisporre alla difesa il soggetto, che già proteggendosi il viso con avambraccio e dorso delle mani può ridurre grandemente il già limitato effetto del getto.
Ad una fascia di prezzo poco superiore, tra i 30 ed i 70 euro, abbiamo invece le “pistole spray” della pixeon: si tratta sempre di strumenti di difesa a libera vendita e porto caricati con estratti di capsicum, ma, rispetto le bombolette, queste hanno una forma che richiama, in maniera più o meno indiretta, quella di un’arma da fuoco. Questo non solo per avere un effetto deterrente maggiore – vale anche in questo caso la regola che meno li si punta meno l’aggressore si aspetterà il getto – ma anche e soprattutto perché presentano un innesco del getto diverso e anche una diversa resa della sostanza che, da un cono aereo come nelle bombolette sopracitate, si presenta invece con un gel con maggior precisione ed effetto, pur ovviamente avendo un raggio di effetto meno vasto, e richiedendo quindi una maggior capacità di puntare al viso. Il gel, spinto da una carica balistica che si attiva tirando il grilletto, attraversa l’ugello ad una velocità molto maggiore rispetto l’aerosol, così da sommare all’effetto della sostanza, già di per sé molto più densa e quindi efficace, anche l’impatto fisico sulla persona.
la Guardian Angel 2, che personalmente porto sia in servizio che fuori.
Sempre con la forma richiamante quella di una pistola esistono gli spray prodotti da Umarex, Walther, Ruger e Mace: diversamente dal Guardian Angel, questi hanno davvero la forma di un’arma di fuoco, tanto che infilandoli nei pantaloni o in una fondina in modo tale da nascondere la canna si può tranquillamente pensare che la persona abbia addosso una pistola. Sono prodotti che gravitano anch’essi sui 50 euro per lo strumento e una ventina per le ricariche – mentre i Guardian Angel sono usa e getta – e presentano una miscela spinta da un getto a pressione, come le bombolette basiche, ma grazie alle dimensioni più importanti questo viene compresso in una sorta di getto a fontanella, più efficace di quello di una bomboletta qualsiasi ma non in forma di gel come i prodotti pixeon. Gli effetti sono sempre gli stessi, bruciore diffuso alle mucose di bocca e naso, istinto di chiudere le palpebre, perdita di equilibrio ed orientamento, cui si aggiunge il dolore dovuto al contatto della sostanza con gli occhi.
Andando a salire col prezzo, ma anche cambiando totalmente target, passando quindi dal cittadino all’operatore di sicurezza, in particolare Guardie Giurate disarmate o soggette a frequenti possibilità di contatto con soggetti forse problematici ma non tanto pericolosi da doverli gestire con l’uso dell’arma – pensiamo in particolare ai colleghi a vigilanza di supermercati e centri commerciali – segnaliamo l’esistenza degli ottimi JPX protector 2 e 4, prodotti dalla pixeon, la stessa dei Guardian Angel.
le ottime pistole spray della Umarex
I JPX, di libero porto e vendita anch’essi, sono di dimensioni importanti e forma manifestamente richiamante quelle di un’arma corta: possono sparare rispettivamente 2 e 4 colpi ricaricabili della stessa sostanza contenuta nelle Guardian Angel, ma in quantità e soprattutto con potenza maggiore, con diametro del getto ulteriormente ridotto ed impatto sul bersaglio fortemente debilitante, tanto che si consiglia di usare un primo colpo al petto per “allontanare” l’aggressore per effetto della “botta” e solo oltre i 2 metri puntare al viso, in modo da non rischiare danni permanenti agli occhi o fratture alle cartilagini nasali. Ingombranti e con una linea dedicata di fondine e cinturoni, i protector, venduti ad una cifra che va dai 2 ai 300 euro nella versione ai due colpi e fin oltre i 400 per quella a 4 colpi, rappresentano la massima espressione dei prodotti per la difesa personale di libera vendita ed a nostro parere sono una scelta immancabile nell’operatore professionale non fornito di arma da fuoco, ma anche per quei cittadini con attività a rischio (tabaccherie, ad esempio) che vogliano investire nella sicurezza dei loro esercizi e dei clienti: la concentrazione del getto, infatti, rende molto più difficile la contaminazione accidentale di astanti e luoghi, andando a colpire con effetto pieno l’aggressore. Certo la forma e le dimensioni rendono difficile l’occultamento in abiti civili, ma esistono linee di fondine interne che riescono comunque ad adattarsi alla forma dei Protector, rendendone possibile il porto occulto similmente a quello di una pistola in abiti borghesi.
L’impressionante JPX 4.
Ci allacciamo al discorso “fondine” dei Protector per raccomandare chi porta uno spray per difesa personale di essere sempre certo di averlo a portata di mano: una bomboletta dispersa in una borsa o affondata in una tasca, che magari nella concitazione del momento si finirebbe per spruzzarsi addosso da soli, è inutile. Avere uno strumento di difesa non di uso immediato è equivalente non averlo, e allora tanto vale non spenderci i soldi. Molte bombolette sono per questo dotate di clip con cui essere
La jpx2 in fondina.
assicurate alle cinture piuttosto che alle tracolle delle borse, e per gli spray con forme e dimensioni importanti esistono apposite fondine o, come già detto, si possono facilmente adattare quelle per armi da fuoco. Quello che questo articolo vuol far passare sono essenzialmente 3 concetti:
il primo è che per essere certi di acquistare prodotti legali ed efficaci è necessario rivolgersi alle armerie.
Il secondo è che, alla faccia di chi fa battute insulse sul “buono solo per condire gli spaghetti” lo spray al capsicum è al momento l’unico strumento di difesa legalmente portabile al di fuori della propria abitazione: coltelli, noccoliere, tirapugni e manganelli più o meno estensibili portano diretti davanti ad un giudice, con tanta pace delle convinzioni machiste di chi sottovaluta gli effetti degli spray.
Il terzo è che lo strumento, indipendentemente da forma, prezzo ed utilizzo, deve essere sempre a portata di mano ed usato in modo quanto più improvviso possibile, così da non permettere all’avversario di schivare il getto, prepararsi alla difesa o peggio strapparlo di mano alla vittima.
In chiusura, raccomandiamo i civili di allontanarsi sempre dopo l’uso, raggiungere una zona sicura, possibilmente con altra gente attorno, e da lì avvisare e mettersi a disposizione delle Forze di Polizia che arriveranno al più presto per ritrovare l’aggressore, che sarà peraltro “marchiato” dalla sostanza e quindi di facile individuazione. Ai colleghi che invece, una volta nebulizzato, devono poi ammanettare il soggetto, ricordiamo che non è mai una cattiva idea farsi raggiungere sul posto o in comando da un’ambulanza per accertarsi che il nostro arrestato non vada a simulare effetti inesistenti da poter poi usare contro di noi.
2 pensieri riguardo “Spray al peperoncino: quale scegliere?”
ottimo, hai fatto bene a postarlo, molti sono parecchio inibiti all’uso del capsicum, io sono anni che lo predico, specie per donne e civili che si devono muovere in ambienti a rischio aggressione, ma anche da chi và a fare jogging, capita spesso qualche cane sciolto che potrebbe attentare al tuo posteriore, ma anche di chi và con cani che potrebbe subire un aggressione da cani mordaci..una bella peperonata e con poca spesa tanta resa, chiaro che come ogni cosa, chi meno spende più spende e avere uno spray inadeguato è forse più pericoloso che usare un ombrello!…
anno fa c’era i Key defender che potevi usare l’involucro in alluminio ( tipo mag lite) come oggetto contundente.
saluti.
ottimo, hai fatto bene a postarlo, molti sono parecchio inibiti all’uso del capsicum, io sono anni che lo predico, specie per donne e civili che si devono muovere in ambienti a rischio aggressione, ma anche da chi và a fare jogging, capita spesso qualche cane sciolto che potrebbe attentare al tuo posteriore, ma anche di chi và con cani che potrebbe subire un aggressione da cani mordaci..una bella peperonata e con poca spesa tanta resa, chiaro che come ogni cosa, chi meno spende più spende e avere uno spray inadeguato è forse più pericoloso che usare un ombrello!…
anno fa c’era i Key defender che potevi usare l’involucro in alluminio ( tipo mag lite) come oggetto contundente.
saluti.
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Ti chiedo un commento, sulla promessa Salviniana, di dotare la PL di taser. grato di un tuo intervento
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