riflessioni

Il limbo degli idonei non vincitori

E’ giunto il momento di parlare di Guardie Future: gli idonei graduatorie.
 
Quello degli idonei è un tormentone che si porta avanti da tempo nella PA, tanto per le Guadie -Cittadine e non – quanto per qualsiasi altro posto pubblico.
 
Gli idonei sono coloro che, pur passando tutte le prove di un concorso, non rientrano nel novero dei “vincitori”, ovvero di quelli posizionati in graduatoria al livello compreso nel numero richiesto dal concorso.
Se bandisco un posto per 10, si presentano mille, e in 100 passano anche la prova finale finendo appunto in graduatoria, i primi 10 sono i “vincitori”, gli altri 90 sono gli idonei NON vincitori, ma comunque in possesso dei requisiti, appunto “idonei”, al posto messo a concorso.
 
Fino al 2018 le graduatorie valevano 3 anni e potevano essere scorse indipendentemente dal numero di posti indicati nel bando: era prassi comune bandire concorsi da 1-2 posti e poi, nell’arco di pochi mesi, assumere anche 5-6 persone. Nel comando ove presto servizio ora, per dire, sono sbarcato 3 anni dopo essere risultato idoneo ad un concorso per un posto cui ero arrivato sesto in graduatoria finale. Gli ultimi 6 assunti sono reduci da un concorso per 2 posti che in 4 mesi ha visto esaurirsi l’intera graduatoria.
Nel corso degli anni vi sono stati vari limiti al potere assunzionale degli enti, vuoi blocchi turn over piuttosto che requisiti di stabilità, che han portato il numero degli idonei a crescere in modo esponenziale, questo fino l’esplosione delle riassunzioni che, almeno in Polizia Locale, dal 2016 in poi sono cresciute in modo esponenziale dopo anni di stagnazione ed in particolare dopo lo scempio della riforma del 2015 con l’abolizione delle Polizie Provinciali e l’obbligo di assumere tramite mobilità da quest’ultime in barba appunto alle graduatorie in essere. 
Il blocco degli anni 2010-15, unito ai pochi fondi a disposizione dei comuni per bandire nuove selezioni, ha portato ad una proroga delle graduatorie del periodo nelle leggi di stabilità del 2016 e 2017, con il risultato di avere gente chiamata da concorsi che probabilmente aveva dimenticato di aver fatto: famoso è il caso dei recenti incorporamenti di Roma, risalenti ad un concorso in sospeso addirittura dal 2009.
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Una classica scena concorsuale
Quando si parla di idonei spesso piace storcere il naso: in fondo, si dice, essi NON sono vincitori di concorso. Questo è in parte vero, ma in parte falso: vero perchè, da bando, i vincitori sono quelli posizionati nei posti “utili”, falso perchè, come detto, molti comuni falsavano questi numeri mettendo a bando numeri inferiori a quelli necessari: nel 2014, un capoluogo di regione ha bandito un concorso per 25 posti, quando si sapeva fin dalle comunicazioni sindacali che i posti sarebbero stati almeno 75. Le assunzioni sono state, alle fine, più di 100. Chi erano i “vincitori”? I primi 25, come da bando? I 75, come si sapeva?  E in quale misura i 25 restanti  erano meno meritevoli degli altri di ricoprire il ruolo di Guardia Cittadina, magari dovendo rifare un altro concorso in un comune accanto quello per un posto per cui già erano stati riconosciuti in grado di operare?
Un cul de Sac amministrativo non da poco – cui peraltro si aggiunge la questione di precari e stabilizzazioni – che per anni si è portato avanti con enti che attingevano senza limiti dalle graduatorie anche di comuni diversi e con persone che concorrevano un po’ ovunque sperando di posizionarsi almeno in “classifica”  ed essere prima o poi chiamate: in un’estate, ricordo bene, ricevetti 7 chiamate tra ruolo e tempo determinato, derivate da esiti di procedure affrontate nei 3 anni precedenti. 
Ed ecco una prima cosa da dire a tutti quel colleghi che dicono “ma sono solo idonei” quando questi ragazzi, questi numeri negli esiti concorsuali, alzano la voce: inutile fare i bulli, siamo stati TUTTI idonei. Perfino chi è stato “vincitore”, è stato anche idoneo. A volte, da vincitore, si è poi spostato – per mille motivi per cui volesse farlo – grazie a graduatorie in cui era solo “idoneo”, magari precedenti a quella da “vincitore”.  Quindi piano a sentirsi superiori perchè prima che Guardie siamo stati tutti aspiranti. 
Nel 2018 la soluzione a questo empasse pareva essere quella effettivamente più logica nell’ottica di risparmio e razionalizzazione delle risorse: visto il costo di un concorso, sembrava assodato che sarebbe stato stabilito che in caso di assunzioni da parte di un comune questi avrebbe dovuto scorrere eventuali graduatorie già esistenti per la medesima figura prima di bandire un concorso per conto suo. Tornando al mio esempio di cui sopra, se io comune X faccio concorso per 10 ma ho 100 idonei, gli altri comuni, invece di fare un concorso a se stante, avrebbero dovuto assumere dalla mia graduatoria finché esistevano idonei. Era anche un modo intelligente di evitare favoritismi e piazzamenti “tattici” e bastava dare un eventuale limite per evitare che da Palermo chiamassero da graduatorie valdostane e viceversa:si pensava di imporre questa cosa a livello regionale e buona lì.
Da notare che alcune Regioni lungimiranti hanno proprio per questo motivo pensato di proporre concorsi su base regionale.
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Neo assunte a Milano alla cerimonia della festa del Corpo.

Purtroppo il caso volle che a sistemare uno dei più gravi nodi burocratici del pubblico impiego ci fosse un governo formato da una classe politica per la maggior parte inesperta e poco avvezza ai giochi di palazzo e le procedure amministrative, e a dare un lavoro complesso in mano a chi non è preparato, COSA POTEVA MAI ANDARE STORTO?!

Tutto.

La legge di Stabilità per il corrente anno 2019 ha partorito una mostruosità per cui da un lato si possono ancora scorrere LIBERAMENTE le graduatorie dal 2014 in poi, MA, solo quelle dello stesso 2019, avrebbero avuto valore solo per i posti effettivamente messi a concorso. “Cancelleremo gli idonei” aveva detto qualcuno e, di fatto, ha cancellato le idoneità. Un po’ come se qualcuno proponesse di cancellare gli incidenti aerei vietando l’uso degli aeroplani. Quindi, tornando ai  famosi 100 idonei del concorso da mille con 10 posti, con concorso nel 2019 solo questi ultimi sarebbero potuti essere assunti   – i posti successivi valgono solo nel caso che qualcuno tra i vincitori rinunci all’assunzione o non passi il periodo di prova – ma, se l’ente si fosse trovato improvvisamente ad aver bisogno di un ulteriore agente – pensiamo ad un collega che vinca al superenalotto e dia le dimissioni il giorno dopo liberando il suo posto – avrebbe potuto scorrere una graduatoria di un altro comune e vecchia di anni.

Demenziale.

Un’assurdità che ha ovviamente portato alle proteste di centinaia di “idonei senza idoneità” ed alla nascita di alcuni movimenti che spingono fortemente perchè l’attuale normativa venga eliminata e gli enti possano quantomeno scorrere le proprie graduatorie senza limitazioni ulteriori a quelle “classiche” (i citati tetti di spesa, bilancio eccetera) lasciando così a molti la speranza che, seppur non propriamente vincitori, potranno prima o poi essere chiamati.

L’ufficio complicazioni affari semplici che è il Governo italiano sembra stare accogliendo tali richieste, inserendo per motivi a me incomprensibili strani tetti  – si dice del 30% -: sempre tornando ai 100 idonei di cui 10 vincitori, se questa cosa passasse, dei 90 rimanenti, solo i “primi” 27 sarebbero chiamati in caso di nuove necessità: PERCHÉ’?!  Di 30% a fare casino c’è già quello sulle sanzioni al Codice della Strada, e ci basta.

Come A me le Guardie ritengo del tutto insulso stare con un abaco a decidere chi è idoneo o meno a lavorare nella Pubblica Amministrazione: va da sé che chi entra in una graduatoria abbia dimostrato di possedere i requisiti per il posto ambito, quindi è inutile, oltre che umiliante, costringerlo ad affrontare ulteriori selezioni per la medesima posizione.

Chiaro che è altrettanto ridicolo chiamare gente da graduatorie fatte appena usciti dal liceo ed assumerli quando sono laureati con figli, o magari chiamarli a 40 anni quando per il bando originale c’era un limite di 32.

E’ così difficile per il Governo ribadire semplicemente che:

1- Le Graduatorie hanno validità 3 anni. Punto. Se in questi tre subentrano blocchi o simili, pazienza, ma la validità è quella e tale rimane.

2- Nel periodo di validità – i tre anni famosi – la graduatoria può essere utilizzata per coprire qualsiasi posto si renda disponibile (nelle more delle limitazioni note) per il profilo di riferimento, anche da altri enti, purché vi sia un accordo tra le amministrazioni.

3- In presenza di precari con 3 anni di esperienza nel ruolo, anche in più sedi,  l’ente è COSTRETTO a stabilizzarli  prima di indire un concorso o di scorrere altra graduatoria per il medesimo ruolo.

Quando inizieremo a ragionare per equità, rispetto, merito e giustizia, invece che per cavilli, accordi, patti e pregiudizi che all’atto pratico diventano spade di Damocle per il futuro e la dignità di migliaia di giovani futuri e meritevoli Guardie Cittadine e non?

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Una vignetta di Zerocalcare sugli idonei, in riferimento una manifestazione del 2016

A proposito di idonei vittime della burocrazia, infine, non possiamo non citare gli idonei dei concorsi Polizia di Stato pre 2018: anche la Questura, da sempre, assumeva da graduatorie passate. Questo fino quando sono cambiati i requisiti: età inferiore ai 26 anni e maturità, in luogo di 30 anni e terza media. Contestualmente arrivò uno sblocco assunzioni che permetteva di coprire diversi posti vacanti senza però esserci una graduatoria con i nuovi requisiti di accesso alla Polizia di Stato. Nella fretta compulsiva del momento, si scelse di usare comunque la graduatoria risultata dalla selezione con i requisiti precedenti, ma chiamando a visita solo coloro che nella stessa avessero però i nuovi requisiti. FOLLIA. Il primo caso di retroattività della legge di cui abbia notizia, peraltro a sfavore di chi risultava “regolare” nella precedente normativa. In questo modo un ragazzo di 23 anni con la terza media si vede sorpassato da uno, più in basso in graduatoria di lui, ma di 25, col liceo. Uno di 27 con il liceo, di contro, si vede passato da uno di 21, più in basso in “classifica”, ma la cui età lo fa rientrare nei nuovi requisiti.

 

 

 

 

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