Con una mossa a sorpresa il governo ha deciso di dare il via da oggi ad una nuova app che permetterà ai cittadini di intervenire direttamente nelle procedure sanzionatorie da parte delle Polizie – potenzialmente tutte, ma essendo che lo sviluppo sarà competenza del comune è facile immaginare che la cosa andrà a colpire soprattutto la Polizia Locale – e stabilire non solo la pena per il trasgressore, ma addirittura se l’agente dovrà o meno redigere il verbale.
All’atto pratico questo significa che ogni qual volta che un operatore di polizia si troverà a dover sanzionare qualcuno, egli dovrà caricare sull’app IoVigilo, per la quale ogni comune avrà un portale, i dati del trasgressore completi di etnia e religione, del veicolo, il comportamento che ha scaturito il controllo, la violazione accertata e qualsiasi altro elemento necessario a valutare se la multa sarà “meritata” o se si potrà “chiudere un occhio”.
Chi giudicherà? I cittadini, ed è questa la grande rivoluzione dell’app: chiunque, in qualsiasi momento, potrà collegarsi e vedere le sanzioni in “stand by”: per ogni accertamento si avrà un quarto d’ora per votare se procedere al sanzionamento oppure lasciare correre, ed al termine del 15 minuti l’agente dovrà fare quello che la “vox populi” tramite i voti online, ordinerà. Va sottolineato che, a tutela del trasgressore, anche in caso di giudizio contrario egli potrà ricorrere alla sanzione tramite i canali istituzionali presso Prefetto e Giudice di Pace.
Anche le sanzioni tramite rilevatore automatico potranno essere valutate dalla popolazione e quindi inviate o meno ai trasgressori: in questo caso il sistema caricherà automaticamente gli accertamenti per 15 minuti, e, come nel caso delle violazioni contestate, per questo periodo di tempo chiunque potrà decidere il destino dello sconosciuto trasgressore: si prospettano giornate divertenti per i moltissimi sfaccendati che ci sono in Italia.

Scettiche le opposizioni, in particolare il principale partito, che ritiene che si tratti di una soluzione populista “come faremo se i vigili non potranno fare più i vigili?!” ha detto il sindaco di un capoluogo marchigiano “E’ terribile, qualche cittadino potrebbe accusare il comune di non fare più cassa, come si sfogheranno, da domani?!” gli fa eco qualche parlamentare, più possibilista una nota criminologa “Non si può dire che in questo modo non saranno rimessi i vigili al loro posto” gongola, subito rilanciata da un paio di sigle – televisive – della Polizia di Stato, al ritmo di Chips e CSI Miami.
Reazioni anche dal mondo sindacale “Ci sembra un’ottima idea” dicono con il loro entusiasmo sempre così simile ad una lingua spalmata sulle natiche di chi comanda, in coro, i tre rappresentanti di altrettante sigle: se loro sono i porcellini, non può mancare il lupo cattivo, che in questo caso ha le vesti dell’Unitario Sindacato di Polizia Locale “in questo modo si ridicolizza il ruolo fondamentale della Polizia Locale. E comunque vogliamo il contratto di diritto pubblico!” tuonano con tanta forza da abbattere i muri delle case di due dei suddetti sindacati su tre. Con velleità da cacciatore, ma più simile alla saggia nonnina, il rappresentante dell’ASC “Andremo a vedere cosa dirà la legislazione europea su questo ennesimo, viscerale, vergognoso, virale scempio della nostra vituperata, odiata, offuscata, diffamata, categoria, a proposito, la nostra sigla che significa?” si chiede. Da buon Cappuccetto Rosso – quindi o extraparlamentare o mangiata dal lupo – il sindacato BSU non ha rilasciato dichiarazioni, ma diversi rappresentanti hanno intonato “Bella Ciao” per strada, che ci sta sempre bene.
Entusiastico ed unanime invece il coro del governo, per quanto riassumibile in uno stringato EIA EIA ELALA LA forse a fare il verso all’altra tipica attività della Polizia Locale, cioè la direzione del traffico, che tra braccia tese ed ordini perentori è probabilmente l’aspetto che più apprezzano della figura: siamo sicuri che per questa competenza nessuno penserà mai di dare a chicchessia il diritto di decidere chi fermare o meno agli incroci, anche perché, siamo seri, se dovesse succedere, poi che senso avrebbe la minaccia “ti mando a dirigere il traffico”?!
Procopio Antonacci per Ans(i)a
Fantastico 1° Aprile a tutti …
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scherzo del primo di aprile, anche se non mi meraviglierei che succedesse una cosa simile nel nostro oramai caotico e confuso paese
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