Polizia Locale · riflessioni

Ministero e ANCI si accordano alle nostre spalle: cosa prendere di buono

“Temo i Greci anche quando portano doni” dice Laocoonte nell’Eneide, per convincere i troiani a non accettare il dono del cavallo. Come è finita lo sappiamo. Il nostro cavallo,che  fin dall’inizio assomigliava  piuttosto ad un palo, inizia ad essere costruito nel Ministero dell’Interno, quando nei mesi scorsi si andava discutendo della divisione territoriale e delle competenze specifiche delle varie Forze di Polizia dello Stato. Polizia Locale, ovviamente, non pervenuta. 

Da ieri invece, perveniamo. Perveniamo in un accordo tra il citato Mininterno e l’ANCI, l’Associazione Comuni. I nostri peggiori nemici – da un lato chi ci vuole tenere come scaricatore di ciò che non gli piace, dall’altro chi ci vuole mantenere schiavi della propria politica e di contratti privatistici – si mettono ad un tavolo e stillano sei pagine nelle quali sostanzialmente si ripetono gli unici due mantra che hanno mantenuto in piedi la Polizia Locale negli ultimi anni: la Sicurezza Stradale ed il connesso rilievo di incidenti ed il servizio nelle 24 ore, chiesto senza mezzi termini per sgravare le potentissime Forze statali dall’umiliarsi nel garantire appunto i controlli stradali.

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Non nascondo che al momento della programmazione dei servizi degli Organi Principi avevo il non velato terrore di una nostra dequalificazione ad ausiliari del traffico: si dividono ben bene il controllo e la gestione della sicurezza in città, noi serviamo solo per fare soldi al comune tramite soste, a far muovere bambini e controllare plateatici e cacche di cane, tanto valeva pure levarci le qualifiche di Polizia.

Per fortuna, questo nuovo accordo, nel ripetere concetti come formazione integrata e connessione tra centrali operative, sembra scongiurare almeno questo pericolo.

Il che non vuol dire che ci vengano fatti regali o ci venga riconosciuto qualcosa, anzi, nei giornali scrivono che “da oggi le polizie locali si occuperanno di polizia stradale” come se fino ieri facessimo altro. Ennesimo esempio di informazione manovrata per dipingerci come improvvisati ai quali viene data fiducia, alla faccia dei dati pubblicati di recente dallo stesso Ministero dove veniva ammesso che il 70% degli incidenti li rileviamo già.

Simpaticoni loro.

Dicevamo quindi che la Circolare ribadisce il discorso della Sicurezza Stradale e del servizio continuato nelle 24 ore, il tutto ovviamente definendoci Polizia municipale (minuscolo) in barba al nostro essere ormai pressoché ovunque definiti Locale: un modo come un altro per dirci chi comanda, dopotutto si sa che storicamente è sempre stato in uso storpiare i nomi degli schiavi per umiliarli.   

Attenzione però, perché dopo la sviolinata ai supereroi nazionali impegnate “per rafforzare la prevenzione e la repressione dei reati” viene detto a chiare lettere che le Polizie municipali sono chiamate a svolgere un ruolo preminente nell’espletamento dei servizi di polizia stradale nell’arco delle 24 ore”.

Il punto 3 dell’articolo 2 addirittura mette nero su bianco che in caso di intervento delle Forze di Polizia – notare come giocano bene di maiuscole, di parole, di contenuti – su incidente stradale, queste vanno sostituite nel più breve tempo possibile da pattuglie della Polizia municipale. Per molti questo è uno smacco, a mio parere è semplicemente cristallizzare una consuetudine che vedo da almeno 5 anni.

L’articolo 3 prosegue citando la connessione tra le centrali operative e i comitati tecnici in Prefettura per garantire le iniziative sulla sicurezza urbana rimandando direttamente alle precedenti normative – principalmente i Decreti Sicurezza degli ultimi tre anni – ma anche le varie circolari che hanno aumentato l’incisività della Polizia Locale nel contrasto allo spaccio ed alla microcriminalità. 

Seguono vari scambi di cortesie e brindisi giuridici delle parti coinvolte – ANCI e Ministero – alla faccia dei protagonisti di questo accrocchio – le Guardie Cittadine – che però non sono stati invitati a prendere parte al tavolo.

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Siamo rovinati?

Per molti di noi sì, nella pagina social di A me le Guardie, come in altre, si è scatenata la solita pioggia di commenti indignati, tra chi sostiene un nostro sfruttamento, chi ci vede una strategia per azzerare i nostri nuclei specializzati in Polizia Giudiziaria, chi la conferma della nostra schiavitù nei confronti dei sindaci e delle forze statali (quest’ultimo punto sicuramente azzeccato).

Personalmente preferisco vedere invece i numerosi spunti positivi e propositivi che possono essere sfruttati da questo accordo, a partire da un punto fondamentale: quello che prima si faceva per consuetudine o volontà dei singoli comuni ora viene espressamente demandato. 

E per questo si può chiedere, perché le 24 ore e la professionalità nel rilievo stradale non sono più schiribizzi storici – anche secolari – del singolo reparto o comando, ma parte di un piano ministeriale. 

Quindi io posso dire che per avere quel tipo di servizio, ho bisogno di determinati strumenti e soprattutto della parificazione previdenziale delle Forze di Polizia. Perché? Perché se al Ministero sono così fini strateghi da scrivere che ci “demandano” qualcosa che fino ieri facevano le “Forze di Polizia”, va da sé che per farlo io devo avere le loro stesse condizioni strumentali e contrattuali. Non ti sto più facendo “un favore”, mi stai chiedendo di fare “come loro”, e, per farlo, devo essere trattato alla pari.

Quindi cacciate fuori gli accessi alle banche dati – perché, cari signori, su strada si muove di tutto, dalla vecchietta con il diesel euro 2 al cafone che corre ai 120 con la Golf modificata, passando per rapinatori, contrabbandieri e spacciatori e VOI avete detto che la Sicurezza Stradale ora riguarda NOI – gli scivoli pensionistici – perché VOI ci chiedete di lavorare nelle 24 ore, non è più un accordo tra NOI – l’obbligo di formazione ed equipaggiamento uniformi a livello nazionale – perché VOI pretendete noi si sia in grado di garantire una certa professionalità, non è più un NOSTRO zelo volerlo fare – ed infine un contratto che sia unico a livello nazionale – perché VOI volete che sia un’azione uniforme sul territorio, non è più una NOSTRA problematica locale avere le condizioni contrattuali per dare un servizio.

Allora abbiano i nostri sindacati le palle di pretendere che da questo cavallo di Troia escano non i Greci per sgozzarci, ma le tutele e le pretese che portiamo avanti da 30 anni. Possiamo chiederle, sono un nostro diritto ma soprattutto un necessario mezzo per fare quello che LORO ci stanno chiedendo. Non è più un NOSTRO sghiribizzo fare antidroga. Lo hanno chiesto con le circolari del 2019. Non è più un nostro accordo col Comune a farci  fare le 24 ore. Lo chiede il Ministero. Non è più un nostro interesse del singolo saper rilevare un incidente con la professionalità di una specialità di Polizia, sono i SINDACI a garantire che saremo in grado di farlo.

Perché noi NON siamo fessi come i troiani e al Ministero tutto sono meno che geni come Ulisse. 

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La situazione la stiamo vivendo così come viviamo la reazione a questa circolare: è accettabile che media nazionali dicano che ‘da oggi i vigili fanno polizia stradale’? Non lo è.

È vero che questo accordo sancisce una situazione in essere da anni se non decenni? Direi di sì. Vero quindi che sulla base che tale situazione non dovrà più essere legata alla singola capacità di garantirla ma dovrà essere regola generale ci serviranno pari condizioni di chi già la garantisce. Vedo troppi colleghi disperati da questa circolare quando era evidente che in una razionalizzazione delle attività per la PL ci sarebbero state sicurezza stradale ed urbana (che comprende commercio edilizia locali decoro tso e per forza microcrimine e spaccio) e certo non si sarebbe diventati le ennesime UOPI/API/ATPI : però per intanto sono nati tantissimi nostri nuclei in grado di gestire sgomberi e tso in autonomia se non in esclusiva proprio indipendentemente dalla pericolosità dei soggetti e decine di unità cinofile. 

Il passo successivo deve essere che tutto questo sia riconosciuto a tutto tondo come lavoro di polizia, con i giusti elementi formativi e contrattuali e, non ultima, la tutela della nostra dignità di Guardie e non guardiani.

Un pensiero riguardo “Ministero e ANCI si accordano alle nostre spalle: cosa prendere di buono

  1. Bellissimo articolo e condivido in tutto!! Usiamo questa circolare a nostro favore e cioè per equipararci come meritiamo alla PS ed entrare nella legge 121!!

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