Storie di Guardie

Storie di Guardie: “io c’ero, in via Palestro, quel 27 luglio 1993”

Il 27 luglio del 1993 l’agente Alessandro Ferrari, in forza alla Polizia Locale di Milano, vide uscire del fumo da un’auto in sosta in Via Palestro: chiamato sul posto un equipaggio dei Vigili del Fuoco, il mezzo esplose improvvisamente uccidendo sia l’agente Ferrari che i Vigili Carlo la Catena, Stefano Picerno e Sergio Pasotto, nonchè Driss Moussafir, un senzatetto che dormiva poco distante e venne colpito da un pezzo di lamiera. Fu un atto terroristico di stampo mafioso e ci ricorda che fin dal 1993 un “Vigile Urbano” poteva essere vittima del terrorismo. 

storiediguardie

A me le Guardie, per le Storie di Guardie, ha cercato nei forum e nei gruppi di categoria testimonianze di chi quel giorno: tre in particolare mi hanno colpito e ho deciso così di usarle per dare l’idea a chi non c’era, a chi non ricorda, a chi non vuole sapere, di che cosa voglia dire la vita di 5 persone cancellata in un istante, di che cosa lascia ai colleghi, agli amici, ai famigliari di chi è caduto per proteggere la comunità.

gandino-alessandro-ferrari-vittima-terrorismoQuella sera a Milano era caldo, io assieme a mio fratello eravamo a bere qualcosa in C.so Como. Avevamo finito le ferie estive ed eravamo rientrati a Milano da uno o due giorni. Quando rientravamo verso Bresso incrociammo la pattuglia della Garibaldi in sirena, la Garibaldi era la nostra zona, in quella zona ci piacevano gli Apache, eravamo tutti fratelli, forse perché era già zona di frontiera, forse perché eravamo giovani è cosi, senza pensare seguimmo l’auto in sirena, perché i fratelli potevano avere bisogno. Quando arrivammo in via Palestro non era più la Milano di luglio di C.so Como. Cerano fiamme, fuoco e fumo, l’odore acre della polvere da sparo saltata e la gente che urlava. E lì ho visto e, mai avrei voluto vedere. I corpi di quei ragazzi buttati per aria come fossero stracci, come dice la famosa canzone, e quella domanda che correva tra noi, chi erano, la nostra pattuglia chi erano? Alessandro aveva solo qualche anno più di noi, era della Venezia la zona a fianco alla nostra, era un ragazzo che amava come tutti noi quella divisa da Ghisa Quella sera aveva capito il pericolo, aveva chiuso la strada, chiamato gli artificieri e i vigili del fuoco ma, era stato vicino, troppo vicino per quella auto piena zeppa di esplosivo. L’esplosione ha fatto a pezzi lui e tre vigili del fuoco. Io di lui ricordo il suo sorriso, ricordo che salutava sempre per primo e che era gentile con tutti…ciao Alessandro.”

Via_palestro

“Io ero di terzo, in pattuglia con C., la centrale da Crescenzago ci aveva inviato in via Palestro per auto sospetta: quella che poi sarebbe esplosa. Dopo due minuti ci hanno deviati in Brenta Bacchiglione per una “riservata”. Sul posto abbiamo sentito la detonazione, e dopo la drammatica notizia. Quella sera Alessandro era arrivato in Beccaria col motorino e prima di prestare servizio sul portone insieme ad altri colleghi si parlava della famiglia e dei progetti, che lui purtroppo non ha mai realizzato per anni mi sono sentito un pò in colpa perché lui ha preso il nostro posto ( mio e del mio socio in pattuglia).”

palestro-7-copia-9638

“In quei giorni le pattuglie nostre erano le prime ad essere inviate sulle autobombe sospette, perché vi era una nota dei servizi che avrebbero colpito a Milano dopo Roma e Firenze. Io mi ricordo che ad ogni turno vi era quasi sempre un allarme auto bomba. Per mesi abbiamo avuto l’ossessione autobomba per tutta Milano, senza nessun mezzo di protezione, se non i guanti da guida. Nonostante ci avessero proibito di avvicinarci, ero li, con il mio capo pattuglia che piangeva a dirotto quando abbiamo visto lingue di fuoco alte un paio di metri, motore dell’auto sopra il muro, e profonda voragine in strada. Ci siamo recati su disposizione della centrale presso il policlinico per avere informazioni, ma le ambulanze appena arrivati ci hanno tolto ogni dubbio : per evitare di piangere le vite spezzate non passo più da via palestro.”.

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...