Cronaca · Polizia Locale · riflessioni

Una giornata in cui è successo di tutto: come sempre!

Per le Guardie Cittadine oggi è stata una giornata di fuoco. Dove? Ovunque. Ad ogni ora notizie, news, interventi, anche gravi, segnalati da ogni parte d’Italia. Un delirio. Solo oggi? NO! E’ sempre così. Il nostro lavoro è questo, e, peraltro, è bene capire dove stiamo andando e che dalla strada presa NON SI TORNA INDIETRO. Inutile berciare sulle fantomatiche tutele.

La prima notizia ci arriva da Milano, dove il consiglio comunale ha deciso di NON dotare le Guardie Cittadine del Taser, uno strumento usato con successo da altre Forze di Polizia…Proprio a Milano. Siamo di fronte, inutile dirlo, non tanto di una decisione arrivata dopo particolari tavoli tecnici o studi, ma semplicemente ad un dispetto della giunta Sala – in odor di candidatura a Premier ricordiamolo – al governo in carica: peccato che non dotare gli agenti di uno strumento di difesa non va a toccare Salvini o Conte, ma gli stessi agenti, quelli di cui Sala ha sempre dimostrato di avere poca stima, minimo rispetto e assoluta ignoranza riguardo le attività svolte , dalle quali, secondo la requisitoria da cui è partito il diniego, gli agenti verrebbero “distolti” una volta avuto il taser. Ridicoli. Assolutamente ridicoli.

E di strumenti di difesa dobbiamo parlare nel discutere la seconda notizia di oggi, ovvero l’aggressione, con tanto di video, alle Guardie Cittadine di Reggio Emilia, che si son trovate a fronteggiare un ubriaco violento ed armato di un improvvisato bastone…a mani nude! Perchè nude? Perchè la loro illuminata amministrazione non ha valutato di dar loro né spray, né bastone estensibile, né tantomeno il citato taser: armati, certo, ma non è che si spari a cuor leggero su una persona! Soluzione: afferrata una sedia il collega ha tenuto il soggetto a distanza spingendolo contro un veicolo in sosta, per poi metterlo a terra e, all’arrivo dei rinforzi, ammanettarlo. Bravissimo lui, ma che direbbero gli illuminati imbecilli del “i vigili non possono arrestare” e gli altrettanto oscuri cretini del “non abbiamo le tutele siamo amministrativi”? Che dovevano fare? Allontanarsi “a distanza di sicurezza” e fregarsene se tirava mazzate in testa a qualche passante, magari facendo un paio di dischi orari nell’attesa? Lo chiederei anche ai tanti pagliacci da tastiera – leoni è troppo – che in diverse pagine social si sono permessi di criticarlo. Cialtroni. 

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Un momento dell’aggressione a Reggio Emilia.

Parlando di distanze di sicurezza, che dire di Ravenna, dove, durante le prove della sfilata del 2 giugno, una donna ha improvvisamente aggredito a coltellate un giovane ufficiale della Marina Militare, venendo immediatamente disarmata dalle Guardie Cittadine presenti sul posto, compreso il Comandante che pare l’abbia personalmente ammanettata, e quindi arrestata con l’accusa di tentato omicidio? Attenzione che pure di questo fatto esistono più video e i colori delle divise non cambiano in base l’esposizione alla luce del Sole.

A proposito di dotazioni, a Trieste prosegue l’iter dell’armamento delle Guardie Cittadine in vista dei turni notturni, e ben 77 agenti hanno rifiutato l’assegnazione dell’arma, di fatto relegandosi da soli a servizi interni e meramente amministrativi non appena sarà varata la nuova organizzazione del Corpo una volta finito di preparare ed armare chi continuerà a fare servizio esterno: apprezziamo molto la decisione di dividere in modo concreto e visibile il lavoro di chi è fuori e chi è dentro, anche nel rispetto di chi magari dentro non voleva stare ed ora potrà finalmente uscire. 

Trieste, dove, attenzione, sempre oggi, a seguito un controllo su un tizio colto a urinare sulla statua della principessa Sissi, si è scoperto che lo stesso era destinatario di un mandato d’arresto, e quindi lo si è portato in carcere.

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Accoltellamenti, aggressioni, controlli su persone pericolose per la società, arresti: tutti interventi che non sono un caso fortuito odierno,ma la quotidianità di tanti comandi e tante Guardie. Cosa si aspetta a riconoscerlo? Cosa si aspetta a fare qualcosa? Mi rivolgo non solo a quei politici patetici che continuano invece a tentare – ridicolmente- di affossarci o relegarci a “quelli delle multe”, ma anche e soprattutto a quelli che invece da mesi promettono riforme, riconoscimenti, dotazioni e formazione: siete al Governo, dov’è tutto questo? Dov’è il concreto dietro la parola? Cosa vi frena?

E ai nostri Sindacati, cosa aspettate a farvi sentire? Stanno discutendo diverse leggi? Vero, ma stanno pure scrivendo un ennesimo Decreto Sicurezza nel quale potrebbero inserire le qualifiche sulle 24 ore, l’arma senza limitazioni in territorio nazionale, l’obbligo di dotazioni di sicurezza individuali: nessuna lotta, nessuna richiesta in tal senso? Solo ripetere a pappagalli di “scioperare” e di “incontrare”? 

Aspettiamo domani? Ogni giorno “anche oggi si fa la riforma domani”?

Ma basta. Seriamente, basta. 

Un’ultima riflessione per quei colleghi che “vorrebbero fare un passo indietro”: a parte che, indietro de che? Dove? Su un burrone? Dai che sono anni che porto documenti storici che i Vigili sono SEMPRE STATI POLIZIOTTI, forse più una volta di quando lo siano oggi, quantomeno nella dignità e nell’orgoglio di sentirsi tali. A parte questo, proprio parlando di Trieste, l’armamento, la formazione, il mantenimento, la costruzione di un’armeria costeranno 800mila euro. Pensate davvero che dopo simili investimenti si potrà andar dicendo “no dai scherzavamo” e venire disarmati e spogliati delle qualifiche per fare “gli ausiliari” che troppi di noi vorrebbero essere?

Ma scherzate? Seriamente, fate prima a cambiare profilo: forse io non vedrò la Polizia Locale riformata, ma voi non vedrete MAI i vostri “Vigili Urbani” patroni delle soste e dei plateatici, perchè non sono mai esistiti e vorreste crearli solo per il vostro inutile tornaconto di ventisettisti finiti per caso, errore o (s)fortuna ad  indossare una divisa.

Chiudiamo con una bella immagine: proprio perchè oggi è successo di tutto, c’è stato spazio, in provincia di Novara, nel comune di Cerano, per salvare un micetto finito nel fiume, scendendo con una scala fino l’acqua per raccoglierlo e trarlo in salvo dal pertugio ove si era rifugiato. Anche questa impresa è stata immortalata in un video, per una volta senza nessun giudizio, nessuna offesa, e tanta vicinanza. 

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Il recupero del gattino.

Chiudiamo davvero col ricordo di un fatto non  di oggi,ma di ieri: la morte, in servizio, a causa di un incidente stradale, della Guardia Giurata Vincenzo Linzalata, che, essendo purtroppo una Guardia senza lampeggiante blu, è stata dimenticata da ogni quotidiano e telegiornale, scendendo nell’oblio, lasciando una moglie ed una figlia di 16 anni a cui diciamo di essere FIERA di suo padre, morto per proteggere gli altri, indipendentemente dal contratto, dall’inquadramento, dal riconoscimento o meno dello Stato verso il suo sacrificio.

Un pensiero riguardo “Una giornata in cui è successo di tutto: come sempre!

  1. Condivido ogni riga, è veramente frustrante l’atteggiamento della classe politica nei nostri confronti. Dobbiamo sempre chiedere per cortesia qualcosa che ci dovrebbe essere riconosciuto da tempo!!!!!
    Andrea, Autoreparto 61 – Polizia Locale Genova

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