Storie di Guardie

Storie di Guardie: Roma Vittoriosa. Sui Casamonica.

La notte del 20 novembre 2018 resterà di diritto un momento storico della vita non solo della Capitale, ma anche delle sue Guardie Cittadine. Governare una città come roma, oltre mille chilometri quadrati di territorio e milioni di persone di decine di etnie e condizioni sociali non è facile. Tantomeno quando si devono fare i conti con decenni di mala amministrazione e con interi clan ben oltre il filo della legalità che da quando hanno memoria possono permettersi di comportarsi come vogliono. L’operazione di ieri, frutto di mesi di pianificazione di alto livello, che ha permesso di includere 600 persone in un blitz del quale non è trapelato nulla, non è uno “sgombero antiabusivismo” e nemmeno una mascherata politica. La legge italiana non è un film western dove lo sceriffo può sfondare una porta e sbattere fuori la gente quando vuole. Ci sono delle regole. Ci sono delle garanzie anche per i colpevoli oltre che per gli indagati. mesi di lavoro, di preparazione, di coordinamento nel più assoluto silenzio perchè la notizia non arrivasse ad uno dei più potenti clan malavitosi romani, un clan il cui potere si estende anche a livello economico e persino politico.

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Un clan che ieri ha visto la sua intoccabilità cadere a pezzi sotto i colpi dei picconi delle Guardie Cittadine romane, entrate in azione prima dell’alba, in contemporanea, su 8 ville abusive che rappresentavano il simbolo del potere e dell’intoccabilità della famiglia Casamonica. Una trentina di persone sono state colte nel sonno e portate in comando per procedere ad accertamenti. Nelle ville sono stati rinvenuti arredi d’oro, sfarzo ostentato in ogni centimetro calpestato, denaro contante e modeste quantità di droga. Quei momenti, raccontati da chi c’era, sono un grande orgoglio per i colleghi romani, ma anche per tutte le Guardie Cittadine italiane. la Polizia Locale ha vinto una grande battaglia per la legalità, davanti le telecamere, davanti l’intero paese, davanti gli amministratori ed i governanti.

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L’imponente schieramento di autoradio.

“Questa è la Polizia Locale … stanchezza, paura… freddo … tanto freddo… l’adrenalina che schizza alle stelle … la porta blindata che crolla sotto i colpi … la mano di tuo fratello che ti tocca la spalla …è il segnale ! la pistola non è stata mai cosi fredda … dentro … dentro … il cuore schizza a mille … occhi aperti la vita dei tuoi fratelli che ti seguono dipende dai tuoi occhi e dalla tua prontezza … rumori intorno … il tuo respiro rimbomba dentro il casco … libero ! Occupante individuato, nessuna reazione ! Area bonificata … pistola in fondina ! … dentro tutti ! … Piove … dannata pioggia ! Ti fa sentire ancora più freddo ! Inizia il vero lavoro … il comandante è lì … “Ciao Sa’, tutto bene?” ! Tutto ok … uno scambio di sguardi, una pacca sulla spalla e un mezzo sorriso ! Piove … una sigaretta fumata passandola con fratello che, poco prima, ha affidato la sua vita a te e tu hai affidato la tua vita a lui ! Piove … e la pioggia lava via paure, miserie, dissapori e

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Le Guardie Cittadine lavorano sempre nel loro territorio, a contatto con le stesse persone: non ci stupisce che alcuni abbiano preferito evitare di essere riconoscibili.

preoccupazioni … piove ma non importa… è andato tutto bene ! Queste sono le sensazioni di una giornata di storia … La storia della Polizia Roma Capitale … così posso riassumere uno spicchio di vita vissuta in Polizia di Roma Capitale ! Questa è la vita che mi piace ! Grandi tutti !!!”

“Da ieri molti colleghi hanno partecipato all’operazione Casamonica. Tante ore, tanti pericoli, tanta eccitazione. Abbiamo scritto sulle nostre divise Polizia, ma nel bene spesso nessuno ci considera tale. Nel male.. è male.. lo siamo. Subiamo e non ci possiamo scansare..e non lo faremmo comunque. È stata chiesta presenza, professionalità, rispetto. E questo hanno dato e ancora stanno dando. In realtà lo diamo in tanti e sempre. Scarse risorse, scarso addestramento.. nessun riconoscimento. Ma hai sempre il collega. Una pacca sulla spalla. Un ‘bravo mi sei piaciuta’. Un cuore amico e solidale. Abbiamo chi ci vuol distruggere dall’interno..ma solo perché uniti potremmo far paura. Abbiamo forze nuove. Abbiamo .. certo che abbiamo molto. Una divisa sotto la divisa. Una formazione legata ad esperienza e vissuto che spesso ci rende i più giusti per situazioni ingestibili. Abbiamo la consapevolezza che più ci escludono e più ci umiliano più noi staremo lì..come una spina nel fianco.. rispondendo con i fatti alle accuse. Ci potranno dire che non siamo Polizia, che non siamo un Corpo, e spesso lo dico pure io.. ma é rabbia.. perché il collega in pericolo è un collega da aiutare, prima, durante e dopo. Delle mele marce me ne frego.. le elimineremo o si auto elimineranno. Ma del buono.. visto in questi giorni, dell’entusiasmo e del grande.. grande impegno di tutti i colleghi .. non posso che essere fiera.”

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Per il trasporto delle Guardie e degli occupanti sono stati usati anche alcuni mezzi messi a dispozione da ATAC.

“Centinaia di colleghi a cinturare la zona di sicurezza, otto ville in cui fare irruzione in contemporanea, un numero imprecisato di occupanti, appartenenti ad una delle famiglie mafiose più conosciute ed insidiose della città. Mesi di lavoro in silenzio per non far trapelare nulla dell’operazione in corso. Tanta tensione…le squadre che per prime sono entrate composte da 10/15 agenti in base le dimensioni dell’appartamento da bonificare. Le porte sfondate all’improvviso alle 5 del mattino, l’ora in cui il corpo ha più difficoltà a reagire, nessuna resistenza, nessun bisogno di usare la forza. Gli occupanti evacuati senza alcun problema, gli ordini di sgombero e demolizione notificati. Dopo due giorni, ancora qui ad assistere al crollo di un impero, quello di una famiglia che pensava di poter governare la capitale di uno stato. “

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Una suggestiva immagine delle Guardie Cittadine nella notte romana, in marcia verso gli obiettivi assegnati.

Nelle parole dei colleghi, nei fatti, nelle azioni, nell’organizzazione di questa operazione vediamo l’oggi delle Guardie Cittadine. Il domani, tutt’ora incerto, è nelle mani della politica, troppo spesso manovrata da media e non solo, che hanno tutto l’interesse a mantenere una forza di polizia un po’ meno forte delle altre, su cui scaricare i loro errori ed il risentimento di elettori, lettori e cittadini. Roma ha dimostrato una volta di più che le Guardie Cittadine non sono seconde a nessuno, lo ha dimostrato di fronte al sindaco, al Ministro dell’Interno, al Presidente del Consiglio. Le Guardie Cittadine di Roma, vittoriose, come veri pretoriani, hanno mostrato all’Italia cosa vuol dire essere Polizia Locale nel 2018. Grazie ai colleghi che hanno voluto condividere questa vittoria con noi.

 

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