riflessioni

Vaccini e Polizia Locale: chissà perchè, toccano tutti a me.

La sindaco di Torino, Chiara Appendino, ha detto non più tardi di due settimane fa che mai avrebbe mandato le Guardie Cittadine ad impedire l’accesso alle scuole ai bambini non in regola con le vaccinazioni. Una settimana dopo proprio nel torinese abbiamo il primo caso di respingimento di una bimba non vaccinata all’ingresso di una scuola materna, ad opera della Polizia Locale.

Premesso che ritengo chi non vaccina i propri figli una capra ignorante e chi fomenta via web leggende ridicole su una sorta di complotto mondiale delle multinazionali della sanità direttamente un idiota, chiediamoci per un istante il livello di uno stato che pensa di combattere l’ignoranza con delle divise invece che con un po’ di sana cultura: direi che la risposta più immediata sia che le capre stanno da ambo le parti.

Chiediamoci inoltre “perchè la Polizia Locale?” Perchè proprio noi, a fare da controllori di bambini dalla scuola? Certo qualcuno può dire che la polizia sanitaria compete a noi, ci sta. Qualcun’altro potrebbe dire che trattasi di evidente incarico di polizia di prossimità, di cui andiamo – devo ancora capire per quale masochistica ragione – tanto fieri, qualcun’altro, più semplicemente, sosterrà che tanto davanti le scuole già ci siamo.

appiedato

La verità, temiamo, sia un’altra: piaccia o non piaccia, il discorso sui vaccini è destinato a far discutere a lungo, e finché la soluzione sarà imporre senza educare ci sarà sempre chi continuerà a parlare di soprusi, complotti ed amenità simili. Impedire ad un bambino di entrare in una scuola, umiliando i genitori e facendolo spiccare tra i coetanei come “quello che è stato fermato”, inoltre, farà sempre apparire gli operanti come dei mostri di crudeltà e dispotismo, oltre che per dei frustati che vanno a fare i duri coi bambini a scuola. E’ fisiologico pensarlo: a chi piace l’immagine di un poliziotto che ferma un bambino? Che lo allontana assieme ai genitori? In un contesto come quello scolastico, peraltro.

Insomma, è un servizio che ti fa odiare.

E a chi devono toccare, per prassi consolidata, gli interventi che fanno odiare? Alla Polizia Locale. Travestono le soste per viabilità, l’allontanamento barboni per sicurezza urbana, lo sfratto per esecuzione dell’ordinanza e adesso la guardia ai bambini per polizia sanitaria.
Siamo però sicuri, che il giorno in cui uno qualsiasi di questi servizi venisse riconosciuto come essenziale dall’opinione pubblica e chi lo svolgesse venisse elevato a supereroe, le Forze Statali non troverebbero una-due macchine da mandare? Magari proprio per far vedere che quello ritenuto “importante” lo fanno loro mentre noi siamo li solo a dirigere il traffico e multare le mamme in doppia fila?

cavalierioscuri1

Come sempre, il problema è culturale, ma, attenzione, il problema culturale della necessità di una polizia di serie B ha le stesse radici di quello di chi si professa “antivaccinista” – parola inventata da zero perchè dire “imbecille” era troppo per i giornalisti italiani – e di chi ha bisogno di inventarsi idoli e modelli sempre più deviati o di bassa qualità: standardizzare la mediocrità elevandola a sistema, creando un contesto perverso dove l’eccellenza deve essere respinta come edonismo e la diversità ostracizzata come antisocialità significa appiattire i modelli culturali ed ancorare la popolazione a quelli più consolidati, tra cui, caso forse unico al mondo, sicuramente eccezionale nell’Unione Europea, viene mantenuta una “forse di polizia” su cui scaricare tutti i servizi più invisi alla cittadinanza ed addirittura questa viene tenuta separata dalle Forze di Polizia “vere”. 

noncifermeremomai

In tutto questo giunge la notizia che il parlamento europeo ha scritto al governo italiano in data primo febbraio, riportando le conclusioni – favorevoli alla nostra causa – dell’audizione portata a Bruxelles dal sindacato CSA di cui parlammo a suo tempo: il governo, attualmente, non esiste, e nulla farà pensare che esisterà a breve. Ho l’impressione che resterà una lettera morta, a pareggiare le gambe del tavolo di qualche burocrate, mentre la Polizia Locale italiana resterà soggetta al mobbing di stato ed all’odio sociale, tra un suicidio e l’altro: tanto, come commentò qualcuno, “è un vigile in meno”. Ed ebbe pure diversi like.

cgilcislwiller

Per come siamo trattati, direi invece che la nostra pazienza si sta rivelando quasi miracolosa.

 

 

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