Gli incidenti stradali sono, ad oggi, la prima causa di morte per adolescenti e giovani. ogni anno più di 3500 persone muoiono sulle nostre strade, per tacere delle centinaia di migliaia che restano ferite e delle devastanti conseguenze psicologiche e pratiche per le famiglie colpite da un lutto così violento ed improvviso. Secondo le ultime stime quasi il 60% degli incidenti stradali viene rilevato dalle Guardie Cittadine, e le ultime circolari ministeriali puntano ad un aumento di questa specialità allargando il servizio notturno in tutta Italia e riconoscendo, di fatto, alla Polizia Locale la competenza primaria in materia di circolazione e sicurezza stradale al di fuori dell’ambito autostradale, appannaggio esclusivo della specialità stradale della Polizia di Stato.
Diverse grandi e medie città hanno da anni un reparto specializzato nel rilievo dei sinistri, ed uno dei più importanti, per numeri, organizzazione e risultati è sicuramente il Reparto Infortunistica Stradale della Polizia Municipale di Bologna, protagonista di questa edizione di (R)Evolution.

Una quarantina tra agenti ed ufficiali, interni ed esterni, con turnazione nelle 24 ore e nei 365 giorni solcano le strade del capoluogo emiliano rilevando più di 2000 incidenti l’anno. Organizzati nei turni diurni con più partenze scaglionate di mezz’ora l’una dall’altra– come i Vigili del Fuoco- e con una pattuglia dedicata nei serali e nei notturni, nelle fasce orarie diurne, inoltre, è presente una ulteriore pattuglia a disposizione del reparto per attività di indagine o di supporto alle altre unità.
Le “Lima”, nome in codice delle autoradio assegnate al reparto, sono sempre disponibili per un’uscita immediata in caso di chiamata dalla centrale operativa. I loro autisti raggiungono qualsiasi punto della città nel più breve tempo possibile, compatibilmente alla gravità del fatto ed alla sicurezza dei cittadini e degli operatori durante il percorso dal comando al luogo del fatto. Le pattuglie, in genere da due operatori, sono attrezzate con cartellonistica, segnaletica luminosa, strumenti per il rilievo, PC e stampanti in modo da poter salvare nell’immediatezza quanti più dati possibile nel sistema informatico e consegnare prontamente ai coinvolti le generalità delle controparti.
Il rilievo su strada, completo di foto e schizzo di campagna, viene poi terminato in ufficio dove vengono portati a compimenti gli atti di indagine sui coinvolti e redatto il verbale di incidente stradale, oltre alla planimetria del luogo.

Un po’ di storie:
Luglio 2017: un cittadino viene investito lungo i viali. Immediato l’arrivo della Lima e delle pattuglie territoriali per ricostruire l’accaduto: per l’automobilista si prospetta l’accusa di lesioni stradali gravi senza scusanti, in quanto il fatto sembra essere avvenuto sulle strisce pedonali, da stabilire se con semaforo rosso per i pedoni od i veicoli. Gli agenti ascoltano i testimoni e cercano telecamere di sorveglianza, le trovano e possono così scoprire che la vittima si è lanciata senza alcun preavviso sotto i mezzi in transito, forse in un tentativo di suicidio. Gli esami tossicologici ed alcolemici danno esito negativo e viene esclusa ogni colpa da parte del conducente.

Agosto 2017, zona Arcoveggio: una telefonata segnala una persona a terra, l’ambulanza inviata sul posto evidenzia traumi riconducibili ad un incidente stradale, viene inviata sul posto una Lima. Il ritrovamento, occultata a poco distante, di una bicicletta danneggiata trasforma quella che sembrava una caduta accidentale in un omicidio stradale con fuga ed occultamento delle prove. Sulla scena vengono rinvenute schegge di vetro e frammenti di carrozzeria. Tanto basterà agli agenti del reparto per ricostruire la storia di una corsa tra amici finita nel peggiore dei modi, di un tentativo cosciente ed organizzato di nascondere le tracce e portare il veicolo coinvolto a riparare dalla parte opposta della città in modo da non destare sospetti: un cittadino dello Sri Lanka finisce in carcere con l’accusa di omicidio, altri verranno denunciati per favoreggiamento. Le congratulazioni per la veloce risoluzione del caso arriveranno direttamente dal Procuratore della Repubblica Valter Giovannini.
Settembre 2017, un motociclista, fermo al semaforo, viene colpito frontalmente da un’auto impazzita che, proveniente dalla corsia di marcia opposta, ha invaso quella su cui si trova la moto dopo aver tamponato un altro veicolo. Frammenti di mezzi – e non solo- si spargono per oltre 50 metri, due veicoli sono accartocciati in mezzo la strada e la moto è divisa a metà lungo i bordi. La Lima che arriva per prima non può bastare ed allora tutte le pattuglie in servizio, smontanti, raggiungono i colleghi per dar loro supporto. Durante i rilievi un mezzo prenderà fuoco e saranno la prontezza di riflessi e le capacità di uno dei veterani del Reparto ad impedire che le fiamme divampino peggiorando la già critica situazione. Tutte le unità intervenute resteranno sul posto fino al termine dei rilievi.
“Mettere insieme gli elementi oggettivi e ricostruire i fatti nel modo più completo possibile per evitare i furbi, dare la giusta responsabilità agli autori del sinistro e giustizia alle vittime” così riassume l’attività del reparto uno degli operatori, ed in effetti questo è l’infortunistica stradale: assieme al 118 ed ai Vigili del Fuoco, è protezione, soccorso e giustizia alle vittime di quello che ad oggi rimane uno dei più gravi traumi che possono capitare ad una persona: essere vittima di un pirata della strada “Il momento migliore è quando veniamo sinceramente ringraziati dalle persone per il lavoro che abbiamo svolto” precisa un collega.

Il reparto Infortunistica non è solo rilievo, ma anche prevenzione, educazione ed investigazione. Prevenzione, con pattuglie mirate al controllo degli autobus turistici e dei camion in un progetto, il Torpedone, sviluppato in concerto alla prefettura ed alla Polizia Stradale, che vede le diverse forze “dividersi” gli istituti scolastici e procedere al controllo della regolarità dei mezzi e degli autisti che avranno la responsabilità di portare in giro per l’italia e per l’Europa i nostri figli.
Educazione, grazie al progetto per l’educazione stradale, che vede il personale del Reparto andare in scuole di qualsiasi ordine e grado a portare un percorso che accompagnerà gli studenti dalle elementari fino alle superiori guidandoli via via ad un maggiore rispetto non tanto della norma quale dogma da seguire passivamente, quanto della vivibilità e della sicurezza che conseguono al suo rispetto, aiutando a forgiare fin da piccoli i guidatori di domani.
Investigazione, perché gli incidenti vedono coinvolti anche clandestini o delinquenti che spesso utilizzano documenti falsi contraffatti per eludere i controlli di polizia: ed è per questo che all’interno del Reparto Infortunistica è nato un ufficio di Polizia Giudiziaria, dove agenti specificatamente formati periziano i documenti dei coinvolti per assicurarsi che siano genuini e non nascondano sostituzioni di persona o peggio. “La grande soddisfazione è periziare documenti anche per conto di altre Forze di Polizia” sottolinea un appartenente all’ufficio: la specializzazione di questi agenti ha permesso loro di diventare un punto di riferimento anche nel contrasto al fenomeno delle truffe assicurative, con frequenti missioni in tutta Italia, con delega dell’Autorità Giudiziaria, per raggiungere e denunciare broker abusivi o false vittime di incidenti.

Questi sono gli uomini e le donne dell’Infortunistica Stradale di Bologna, Guardie Cittadine che creano una Polizia Locale moderna e fondamentale per la sicurezza dei cittadini, con la loro specializzazione, la loro esperienza e soprattutto la loro passione per la missione che hanno scelto di svolgere a tutela della collettività.
Un grazie speciale al redattore da tutto il reparto infortunistica PM Bologna, con la stima di sempre!
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