A volte mi viene da pensare alla Polizia Locale come ad un clavicembalo. Lo avete presente? E’ quello strumento che sembra un pianoforte, ma ha più tasti. La Polizia Locale, oltre ad avere tanti tasti, ha anche molti suonatori, ognuno convinto di essere l’unico ad aver capito come la si suona. Il primo suonatore di oggi è il Ministro dell’Interno – sempre lui – che ha nuovamente sostenuto come le Guardie Cittadine debbano cooperare con le Forze di Polizia dello Stato, facendo un discorso in cinque punti – tipo il generale Turgidson del film il Dottor Stranamore – culminato con tanto di occhiolino al punto 5: “Se in quest’ambito”– afferma Minniti- “il Parlamento dovesse decidere di andare avanti sulla legge nazionale per le polizie locali, per quanto ci riguarda, non solo non la consideriamo un ostacolo, ma la guardiamo con favore”.
Peccato che ci sia di mezzo un altro suonatore, ovvero l’ARAN, utilissima agenzia che sostiene di rappresentare le pubbliche amministrazioni nel contrattare col governo, che, nel creare un “atto di indirizzo” che dovrebbe portare alla creazione di una contrattazione separata per le Guardie Cittadine rispetto gli altri dipendenti locali non ha mica pensato di fare- come per le Forze Statali – un’area separata con contratto pubblicistico, sia mai, ma bensì di pensare ad una sorta di contratto privatistico unico che unisca- al ribasso- tutti gli operatori in un unico calderone, siano essi dipendenti di piccoli comandi da due turni lunedì/sabato o di Corpi da centinaia di agenti che lavorano sulle 24 ore nei 365 giorni dell’anno, andando a considerare i festivi ed i notturni dei turni normali, non prevedendo indennità diverse in base alle mansioni e ovviamente senza prendere nemmeno in considerazione l’ipotesi dell’inserimento tra le professioni usuranti – ci sono le maestre d’asilo e gli operatori ecologici – la creazione di una categoria intermedia tra agenti ed ufficiali ed il riconoscimento dei bonus stipendiali recentemente dati a tutte le Forze dell’Ordine, infermiere volontarie della Croce Rossa comprese. La tripletta sindacale CGIL CISL UIL, che si dice nostra maggior rappresentanza nelle trattative, fa da coro di accompagnamento alla musica dell’ARAN e gongola come una foca da circo con la palla.
Ecco a questo punto arrivare altri maestri di musica:i sindaci. Proprio quei signori, che nella vita spesso fanno tutto meno che conoscere il funzionamento della pubblica amministrazione, ma convincono a votarli e a metterli nelle mani per cinque anni un corpo di polizia sul quale hanno il più totale potere: è il sindaco a decidere se la Polizia Locale porta o meno l’arma, a stabilire la linea generale degli interventi da fare, a procedere o meno a nuove assunzioni, a scrivere nel regolamento di polizia se il “vigile” deve pure guidare lo scuolabus/fargli da autista personale ed infine a mettere a bilancio i proventi delle fantomatiche “multe”: vi ricorda il principe Giovanni che pagava i suoi soldati coi soldi che gli stessi armigeri riuscivano a riscuotere con le tasse? ESATTO! E nonostante questo evidente conflitto di interessi né l’ARAN né il Ministero hanno pensato di fare qualcosa per diminuire il potere dei sindaci nei confronti delle loro Guardie.
Giusto per capire la nefasta influenza della politica sulla Polizia Locale possiamo citare il riuscitissimo servizio consistente nel togliere i fiori sui memoriali dei caduti della RSI – ora chi mi conosce sa che non c’è nulla di più lontano di quel ventennio dalle mie corde politiche, ma, dannazione, i defunti vanno rispettati sempre ed a maggior ragione se sono sconfitti! – e la stucchevole trovata di mettere delle persone diversamente abili a girare in pettorina a comminare sanzioni ai veicoli in sosta sugli stalli riservati ai disabili: ma stiamo scherzando? Quale immagine vogliamo dare? Che il “vigile” – anche se sono inquadrati ausiliari, ma questo i media non lo dicono – può farlo chiunque e, peggio, che il posto di un disabile sia quello del manichino che fa una sorta di “rivalsa sociale”. Ora, datemi pure del cinico, ma essendo nato miope mi son dovuto fare una ragione che sebbene operatomi non potessi diventare un pilota di aerei, perchè è SACROSANTO che un pilota ci veda bene di suo e non con protesi o chirurgia laser, ed infatti faccio il poliziotto e non il pilota, e mi offenderei a morte se invece che a fare il poliziotto mi avessero messo a pilotare droni a forma di f35, perchè io volevo pilotare aerei. Per lo stesso motivo perchè un disabile deve fare le multe agli stalli? Credete sia rispettarlo questo? NO! Rispettarlo è permettergli di laurearsi e di diventare responsabile dell’ufficio contenzioso – così fa rigettare tutti i ricorsi, non solo quelli alle sanzioni minori – oppure formarlo perchè sia un ottimo operatore di centrale, o perchè no affidargli la gestione risorse o l’economato del comando, tutti compiti certamente più intelligenti e qualificanti di girare per la città in pettorina ad apporre verbali su una sola categoria di trasgressori! Il rispetto è nell’uguaglianza di carriera nel rispetto dei limiti fisici, non nell’usare chicchessia come uno spot più o meno ambulante!
In tutto questo, nonostante i quotidiani servizi a tutela della comunità, nonostante i continui rischi, le continue aggressioni, i suicidi ed i caduti in servizio, i grandissimi risultati nella lotta alla criminalità più o meno organizzata, i tantissimi momenti di ritrovo e promozione sociale, l’educazione alla legalità nelle scuole, i controlli a tutela del consumatore, le continue ed aumentate responsabilità derivate dalle recenti normative sull’Omicidio Stradale e sulla Sicurezza Urbana e non ultimo il recente studio che valuta in otto anni in meno rispetto la media l’aspettativa di vita delle Guardie Cittadine c’è chi, tra i suonatori, blatera mostruosità a proposito l’essere “dipendenti comunali” – perchè Polizia e Carabinieri non sono dipendenti statali? -continuando a sostenere pertanto che determinati compiti di polizia non ci spettino, ma anche chi continua a dirsi e cantarsi la grande vittoria di marciare alla parata del due giugno – dietro la Protezione Civile ed il Servizio Civile Nazionale – intonando un “Tranquilli: stiamo vincendo” che ricorda quello dell’ormai ex Ministro degli Esteri iracheno sotto Saddam Hussein, rinominato Alì il Comico perchè, con i carri armati americani praticamente sotto la sede televisiva da cui leggeva i suoi proclami, continuava a ripetere alla popolazione, appunto : “Tranquilli, stiamo vincendo!”
Bene.
Il ministro dichiara che non ci sono ostacoli ad una eventuale riforma della pl e non va bene.
Il ministro dichiara che la pl non va riformata e non va bene.
Allora? Cosa vogliamo?
Pensare di diminuire il potere dei sindaci,oggi, in questo contesto sociale dove lo stato è praticamente assente è pura follia.
Si parlava di strumenti musicali e direttori d orchestra il problema sta nel fatto che la nostra categoria davanti a qualsiasi direttore si mette a suonare.
Il problema rimane fermo li.
Il problema siamo noi.
E “a me le guardie” potrà continuare a scrivere di ministri aran sindaci ma il problema siamo nou collega.
Secondo me bisogna battere solo su questo tasto. Scuotere le coscienze. Formare lo spirito di unità e fratellanza con chi ha gli stesdi problmi da nord a sud.
Poi formato lo scudo si andrà allo scontro.
Ps. Aspetto tutti a Bari il 27 novembre. Vedremo in quanti saremo almeno a rompere le balle al presidente anci.
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