“Dov’era Gondor?!” sbotta Re Theoden in faccia ad Aragorn poco prima dell’attacco degli Uruck Hai al Fosso di Helm, nel secondo capitolo della saga de “Il Signore degli Anelli”. Cosa c’entra Theoden con le Guardie Cittadine? C’entra molto perchè anche noi, come lui, siamo abbandonate da Gondor, ovvero da coloro che dovrebbero essere nostri amici ed alleati, i quali, non solo non si fanno vedere quando avremmo bisogno di loro, ma addirittura remano contro qualsiasi voce che si erga a cambiamento della categoria: viene da dire che la situazione, più che Il Signore degli Anelli, ricorda Il nemico è tra Noi, ed il peggio è che a questo nemico diamo pure una percentuale mensile del nostro stipendio.
Partiamo quindi dal Ministro Minniti, ormai protagonista di questo spazio: a ferragosto il Ministero ha posto le basi per rendere realtà il riordino delle funzioni delle Forze di Polizia che viene discusso da anni. La ricetta del Ministro sembra essere non quella di cancellare le forze, ma, almeno nella fase iniziale, di mantenere ad ognuno le piene funzioni di polizia giudiziaria e di sicurezza,ma dare una specializzazione di ambito di competenza: così sembra che la Guardia di Finanza avrà l’esclusiva del controllo delle frontiere – mare, porti ed aeroporti compresi – la Polizia Penitenziaria manterrà i compiti nelle carceri e si vedrà confermare in via esclusiva le scorte, la protezione dei tribunali e i controlli sui detenuti, la Polizia di Stato sarà dislocata nelle città capoluogo ed infine i carabinieri prenderanno il controllo dei territori di provincia, in un modello che potremmo definire simile a quello francese (basato principalmente sulla Police Nationale nelle città e la Gendarmerie altrove). In questo riordino vediamo citare un paio di volte la Polizia Locale, in primis con la richiesta – e quelle del Ministero non sono domande, ma disposizioni – di garantire la copertura del servizio di polizia stradale in area urbana nelle 24 ore, lasciando così alla Polizia Stradale le sole arterie principali – statali ed autostrade- e sgravando le pattuglie della volante e della radiomobile dalle attività di controllo veicoli e rilievo incidenti, ed in secundis con la collaborazione nei servizi di sicurezza e prevenzione atti di terrorismo improvvisato mantenendo la sorveglianza delle aree urbane pedonalizzate e dei grandi eventi.
E’ stata una vera tristezza vedere come i colleghi in primis, nei loro commenti sui social, abbiano dato origine alla solita pletora di piagnistei di “a noi non ci compete” di “non siamo preparati” di “non vogliamo farlo”, il tutto condito con offese personali alla persona del Ministro, cosa che fatta da una categoria che ogni giorno sperimenta sulla propria pelle cosa voglia dire la gogna sociale, mi fa davvero schifo. La più intelligente delle rimostranze è stata “ma gli incidenti nelle 24 ore li rileviamo già”, da immaginarsi detto col tono intelligente di Caio quando biascica “Ma non è la mia” nel momento in cui Artù gli da in mano la Spada nella Roccia (dal film Disney del 1962): ma lo volete capire che se fino la settimana scorsa quei comandi con già il turno sulle 24 ore potevano sentirsi dire di “fare un favore” non richiesto, ora si vedono invece nella posizione di essere gli unici in regola e pronti a fare da apripista a quello destinato a diventare un obbligo per tutto il paese, quindi fortemente in vantaggio nel caso si fosse voluto fare una seria richiesta punto per punto di quelle innovazioni contrattuali ed operative, già ben delineate nel precedente articolo, necessarie per lavorare in armonia e far fare alla categoria il salto di qualità: manco a dirlo, si è andati a piangere miseria (letteralmente) e ad insultare. Ottimo atteggiamento, maturo soprattutto, che ci si aspetta da gente che porta un’arma e difende la collettività.
Veniamo ora ai sindacati: la circolare di cui stiamo discutendo, peraltro anticipata da un anno, unita alle nuove competenze date dal Decreto Sicurezza e dalle varie circolari attuative in particolare sui grandi eventi, poteva essere lo sprone per un bel documento unico di categoria nel quale le nostre rappresentanze si elevavano sopra la buriana di negatività della categoria descritta nel precedente paragrafo e pretendevano la citata riforma. Invece no, anzi, peggio, i sindacati hanno fatto loro le peggio esternazioni degli impiegati travestiti da portatori di divisa andando a sostenere che “la Polizia Locale non può prendere parte alla lotta al terrorismo” e rimarcando che le varie attività di polizia degli ultimi anni sono poco più che degli errori dovuti alla scarsa presenza delle forze statali, che ci hanno costretti ad uscire dalle nostre “competenze”, ovvero viabilità, commercio, edilizia e regolamenti comunali (leggi soste, plateatici, tegole e cacche nell’operatività media di taluni operatori) per invadere quelle statali. In un sol colpo quindi le varie sigle hanno in modo più o meno uniforme detto che 1- non ci spetta fare attività di pubblica sicurezza 2- se facciamo polizia giudiziaria è perchè le altre forze non ne fanno abbastanza 3- non vogliamo nemmeno per sogno imbarcarci in attività nuove e più operative 4- vogliamo comunque la riforma e le tutele restando ciò che siamo. In sostanza hanno fatto incazzare in un colpo TUTTI: i colleghi “operativi” (ma preferisco dire “moderni”) come l’idiota che scrive questa pagina, le altre forze cui abbiamo dato degli incapaci, i cittadini che dai comunicati hanno capito che noi si vuole essere solo dei vampiri succhiasoldi privi di dignità ed infine quei pochi amministratori che ci appoggiavano perchè avranno letto che vogliamo avere le tutele dei poliziotti senza però doverlo essere. Geniale.
Se qualcuno avesse dubbi sull’effetto avuto da cotante dichiarazioni sindacali, subito riportate dai giornali, sull’opinione pubblica, citiamo qualche commento preso dalla rete, che vi assicuro rappresenta la media di quelli postati, e nemmeno quella dei più offensivi, oserei dire.
“Ora si ribellano?? Ma si rendono conto di quanto fanno schifo. […] forse nel loro DNA c’è solo come alleggerire i portafogli degli automobilisti vero??????”
“Sta a significare che se assistono a un caso, fanno finta di non vedere ?”
“Patetici.”
“Addestramento specifico ? Ma se ai poliziotti per il terrorismo hanno fatto un videocorso di un paio di orette …. Se lo vogliono anche i vigili , gli faccio avere il CD cosi poi hanno l’addestramento specifico anche loro.”
“Quindi se un terrorista percorre con un mezzo, la pedonale Galleria Vittorio Emanuele, non gli fanno nemmeno la multa???”
“Come dice quel tale…sono tutti dei pelandroni
Ma la divisa usata per le infami vessazioni ai cittadini se la tengono ben stretta, vero?”
“I vigili credono che il loro unico compito sia fare delle multe e incamerare soldi”
“Certo, i vigili ormai servono solo per appiopare multe, magari con il loro tornaconto, dato che alcuni comuni danno un incentivo in base al numero di multe elevato. Vergognoso.”
“Hanno qualifica di Pubblica Sicurezza esattamente come Polizia,Carabinieri ecc..questo dice il codice di procedura…se poi vi siano divisioni di compiti come all’interno di una stessa forza questi sono altri discorsi..per questo sono armati…”
“Corpo del tutto inutile che rappresenta solo un costo aggiuntivo per il cittadino!”
Volete un applauso? O volete ammettere di aver fatto una scelta comunicativa alquanto inefficace? Volete sentirvi dire “bravi”? Volete che si ululi offesi a quanto poco la gente ci stima? O volete analizzare bene quei commenti e vedere quanta DELUSIONE c’è nell’apprendere che le Guardie Cittadine per prime vogliono essere soltanto ciò che di loro è il peggior aspetto del lavoro, senza avere la dignità di chiedere di poter essere una polizia completa invece della sola polizia delle multe, dei richiami al cittadino, delle piccole cavolate quotidiane? Rimarchiamo…ma per “fare le multe”, magari da dietro lo schermo remoto di una ZTL o di un Velox, serve avere qualifiche di polizia? Per sanzionare la signora che non pulisce la cacca del cane o il barista che mette un tavolo in più nel plateatico, ma ci servono le manette, o ci fan fare ancora di più la figura dei forti coi deboli e deboli coi forti? Proprio ieri un collega mi diceva che a noi “spray e manganello non servono” perchè “siamo polizia amministrativa ed in caso di aggressioni dovremmo chiamare le altre forze dell’ordine”: non solo vogliamo essere l’unica polizia a non proteggere, ma anche l’unica ad essere protetta dalle altre polizie!
A me le Guardie da lungo tempo sostiene che le divergenze – soprattutto apicali- con le Forze dello Stato ci hanno divisi da loro come i guelfi dai ghibellini, ora devo purtroppo dire che siamo arrivati anche ai guelfi neri ed ai guelfi bianchi, e per la prima volta ora mi VERGOGNO di portare una divisa così tanto odiata e bistrattata principalmente a causa sua e dei suoi rappresentanti, che inizio a pensare abbiano un tornaconto personale nel boicottare in ogni modo qualsiasi tentativo – interno ed esterno – di crescita.

Il momento senza alcun dubbio per la polizia locale è storico. Vero tra di noi siamo divisi. Come sempre. Chi non capisce che polizia è polizia senza se e senza ma rimarrà fuori dal tempo e dalla storia. L odierna società richiede che la polizia locale dia risposte di sicurezza a 360 gradi. E non parlate di formazione che siamo più formati noi che cc e ps presenti ai nostri corsi. L unico aspetto da definire sarà quello economico perché gratis non lavora nessuno. Minitero anci enti locali possono trovare l accordo assieme ai sindacati (quello giusto) anche sotto questo aspetto. Gli altri rimarranno indietro e spero che gli vengano tolte tutte le qualifiche e la divisa che non serve per fare i divieti le notifiche e le altre cagate.
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Condivido per buona parte quanto esposto, soprattutto per quanto riguarda la pessima comunicazione ( uno, se non il più grande dei nostri difetti) con i mass media e il cittadino. Detto questo però, è anche verovero
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È anche vero che comunque abbiamo risposto in tutta Italia dove c’è stata una manifestazione (quindi quasi ogni giorno in ogni comune, piccolo o grande che sia) , con serietà e professionalità, per adempiere alle disposizioni ministeriali
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a dire il vero di non facile applicazione. Ora, pur dovendo usare le giuste parole, occorre ricordare a chi di dovere di sbrigarsi a risolvere tutte le nostre incancrinite problematiche per farci lavorare con più tranquillità e più sicurezza sia per noi che per i cittadini. Va bene chiedere sempre di più, ma qualche volta non sarebbe male accogliere le richieste decennali della nostra categoria e questo non vuol dire essere piagnoni, ma lottare per i propri diritti. Per quanto riguarda i social, mi è sembrato che molti messaggi erano dei “colleghi” Delle altre forze di polizia che non hanno capito che è una guerra fra poveri e che una Polizia Locale più funzionale e con diritti e doveri chiari è a vantaggio di tutti, compresi loro.
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