Cronaca · Polizia Locale · riflessioni

DOPO BARCELLONA, COSA CAMBIERÀ’ PER LA SICUREZZA LOCALE?

L’Europa è di nuovo sotto attacco, ed, ancora, il principale obbiettivo non sono soltanto i cittadini,ma i giovani, le serate di festa, le ferie, i momenti di gioia ed aggregazione: di nuovo, sotto il mirino ci sono i nostri simboli, le nostre libertà, la nostra gioventù che del nostro sistema ne è ovviamente la massima espressione e che si vorrebbe fuggisse , si chiudesse in casa spaventata, smettesse di vivere, si arrendesse, in sostanza, al terrore che questi maledetti delinquenti vorrebbero far diventare parte integrante del nostro sistema di vita.

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Sopravvissuti a Barcellona

Se sotto attacco vi fossimo noi con la divisa, noi nelle nostre auto azzurre, noi con le armi, mi darebbe fastidio, ma sarebbe ancora lontanamente accettabile: invece no, questi assassini ci passano davanti, ci ignorano, ci colpiscono per passare, ma il loro obbiettivo sono i civili, le persone, loro non si lanciano in armi contro lo Stato rappresentato dalle Forze di Polizia, ma puntano un furgone su un viale pedonale pieno di giovani, famiglie e turisti, andando a zig zag per ammazzare, ferire, dilaniare quanti più innocenti sia possibile: questo fa di loro non semplici delinquenti, non assassini e tantomeno nemici – perchè il “nemico” è colui del quale, pur nello scontro, hai rispetto – ma bensì SOZZI FARABUTTI, come li ha definiti nel suo messaggio di cordoglio la pagina Feudalesimo e Libertà, e davvero non potevano essere scelte parole più idonee.

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La Policia Local spagnola è inserita nella stessa contrattazione delle forze dell’ordine statali pur avendo meno poteri rispetto la Polizia Locale italiana.

Un terrorismo di cui abbiamo già parlato, quello fatto di cellule dormienti indipendenti e capaci di colpire senza preavviso e contro le quali, vista la semplicità con cui possono procurarsi strumenti di morte – un furgone basta noleggiarlo – è difficile operare un lavoro di intelligence, dovendo invece essere pronti a reagire nel più breve tempo possibile e con la forza necessaria ad abbattere la minaccia: parliamo di gente che ammazza civili, che dopo aver lanciato un veicolo sulla folla è pronta a scendere brandendo coltelli o armi da fuoco e che nella peggiore delle ipotesi ha cinture imbottite di esplosivo: bene si sta facendo in Europa a capire che questa gente va abbattuta e che sparargli addosso non è una sorta di “vendetta privata” o di “esecuzione” da parte delle Forze dell’Ordine, ma bensì una necessaria prevenzione della forte possibilità che, seppur apparentemente disarmato ed impotente, il sospetto improvvisamente esploda e tiri fuori un coltello all’avvicinarsi degli agenti, portando con sè uno o più poliziotti ed astanti vari.Da questo ragionamento non posso che chiedermi cosa sarebbe successo se il poliziotto che da solo ha ucciso 4 terroristi fosse stato italiano e non spagnolo: a disposizione del collega vi è al momento un team di psicologi, temo che da noi sarebbe lui a disposizione di un collegio di Magistrati.

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Il Ministro dell’Interno Marco Minniti

Collegate al problema/pericolo terrorismo, pur nel loro piccolo, sono invece due recenti notizie che riguardano le Guardie Cittadine: nella prima vediamo come, a seguito l’aggressione ad un ufficiale dei Carabinieri durante un controllo interforze su una spiaggia del litorale veneto, il Prefetto abbia voluto precisare che il commercio abusivo -il Questore ha subito aggiungo anche il contrasto al degrado ed al microcrimine – debba essere considerato competenza della Polizia Locale.

Quindi un’attività – il commercio abusivo- in cui viene preso per il collo un maggiore dei Carabinieri, ed una – l’antidegrado- in cui spesso e volentieri spacciatori, scippatori ed ubriachi molesti tirano fuori un coltello o sono sotto effetto di sostanze stupefacenti sono competenza anche di chi spesso non ha i medesimi strumenti tattici – bastoni estensibili, giubbini antitaglio, formazione – e soprattutto contrattuali – mestiere usurante, contratto pubblicistico – di coloro che oggi ci vogliono accanto nella lotta a questi fenomeni di criminalità sicuramente meno grave di altri,ma dove ricordiamo trovano terreno fertile coloro che da un venditore abusivo o un ubriaco che vive nel sottobosco criminale di una metropoli tirano fuori un potenziale terrorista.

E’ il ministro Minniti infine ad aver detto più volte che anche la Polizia Locale deve avere un ruolo maggiore nella tutela della sicurezza dei cittadini, sia con il suo diretto inserimento tra gli attori del DL Sicurezza Urbana e delle successive circolari esplicative sia in maniera pratica con la presenza delle Guardie Cittadine ai blocchi all’ingresso delle aree pedonali di tutta la penisola.

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I colleghi di Milano presidiano l’accesso alla Galleria.

A me le Guardie non ha alcun dubbio che qualsiasi collega che si fosse trovato al posto della Guardia Urbana di Barcellona, con decine di vittime a terra in un raggio di centinaia di metri e migliaia di sopravvissuti in panico attorno, sarebbe intervenuto ed avrebbe dato il suo apporto esattamente come hanno fatto i nostri omologhi spagnoli. non ho il minimo dubbio che le nostre pattuglie sarebbero corse VERSO il luogo da cui la gente scappava – per citare un bel messaggio apparso nelle pagine dei sindacati di polizia spagnoli – assieme a quelle delle altre forze per dare il loro contributo al soccorso ai feriti e alla caccia ai terroristi: non voglio dubitare altresì che chiunque di noi avrebbe tentato, nei limiti delle proprie possibilità, di fermare i criminali in fuga nel caso se ne fosse imbattuto.

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Il messaggio del Sindacato Autonomi di Polizia spagnolo: “Oggi la Polizia correva dalla parte opposta quella cui correvi tu: non dimenticarlo un domani.”

Proprio perchè siamo presenti, proprio perchè non ho dubbi che nessuno di noi darebbe le spalle a persone in pericolo o fuggirebbe di fronte un assassino A me le Guardie PRETENDE che Ministero, Prefetti e Questori mettano nero su bianco ciò che legittimamente ci chiedono accompagnandolo ad un adeguamento delle nostre strutture a quello che ci viene chiesto: finché sarà un sindaco a decidere se una Guardia Cittadina porta o meno la pistola ed il giubbino antiproiettile, non si potrà chiedere alle Guardie Cittadine di presidiare obiettivi a rischio, finché potranno esserci Guardie Cittadine di 60 anni ancora in strada, non si potrà chiedere loro di intervenire se mentre staccano un divieto di sosta apparirà un folle con due coltelli a caccia di vittime, finché non avremo gli strumenti e le tutele necessarie ad essere un efficace strumento nelle mani delle prefetture resteremo sempre una via di mezzo inutile a noi ed agli altri.

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Poliziotti Municipali e di Stato ad una manifestazione.

Se le parole del Ministero non sono per dare aria alla bocca o peggio cercare un facile capro espiatorio mettendo le mani avanti nel caso qualcosa vada storto ad un qualsiasi evento, se davvero nelle intenzioni del Decreto Sicurezza e delle sue circolari attuative vi è salvaguardare la vita dei cittadini ed integrare le funzioni dei vari corpi di polizia in una sinergia efficace, ecco che la Polizia Locale dovrà avere un contratto pubblicistico che la levi dalle ingerenze dei politici e delle dotazioni uniche e comuni in tutto il paese: ottenuto questo, i primi a cambiare profilo saranno coloro che non vorranno accettare e capire che essere Guardie Cittadine è, oggi come sempre, essere Operatori di Polizia.

Di messaggi noi ne diamo a centinaia ogni giorno, col nostro servizio, al Ministero ne chiediamo uno solo: la RIFORMA della nostra figura.

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Foggia: l’arresto, da parte di Poliziotti Locali disarmati, di un africano armato di due coltelli che dava in escandescenza.

Altrimenti si dovrà valutare la soluzione opposta: levare alla Locale ogni qualifica e funzione di polizia, trasformare gli agenti in meri accertatori di violazioni amministrative ai regolamenti comunali,privi di potere coercitivo ed impositivo, controllori che dovranno chiamare le Forze di Polizia ogni qual volta un trasgressore non volesse declinare le proprie generalità, impiegati con orario 8/14 e festivi a casa: ma sappiamo tutti che questa soluzione è, allo stato attuale, inapplicabile, seconda come effetti catastrofici solo alla attuale situazione ibrida.

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Una  recente dichiarazione del Questore di Venezia.

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