Polizia Locale

Grandi eventi e Guardie Cittadine

Il 7 marzo scorso, lo ricorderete, il collega Andrea Rossellini, Guardia di Firenze – come si definiscono i Poliziotti Municipali nella loro pagina facebook – ha tratto in salvo una donna che stava affogando nell’Arno. Oggi, a Montecitorio, gli è stata consegnata la Medaglia di Bronzo dell’Associazione Vigili del Fuoco, alla presenza dei vertici del Corpo Nazionale, dell’Associazione e del Ministro per lo Sport. Dell’impresa A me le Guardie parlò in un articolo dedicato e non possiamo che ripetere il nostro orgoglio di portare la divisa di un Uomo come Andrea, ma non riusciamo nemmeno a non pensare che se avesse avuto una divisa – od una scritta sulla schiena – diversa, il premio gli sarebbe stato consegnato forse non dal Presidente della Repubblica, ma quantomeno dal Ministro dell’Interno, ed in una cerimonia ben più sfarzosa di quella di cui, se non fosse stato per una nota stampa del Comune di Firenze, non avrebbe saputo nulla nessuno: con tutto il rispetto che portiamo al Ministro dello Sport ed a quello che significa la disciplina sportiva nel nostro paese, siamo dell’opinione che paragonare l’impresa del collega ad un merito sportivo ricordi un po’ l’atteggiamento di chi paragona il soft air alle tecniche operative. 

andrea premiazione
La premiazione di Andrea Rossellini a Montecitorio

Ciò detto non va dimenticato che il prossimo 23 giugno ad Andrea Rossellini arriverà anche l’Ambrogino d’Oro, ovvero la più alta onorificenza del capoluogo toscano, e se questo sembra di poco valore rispetto le medaglie elargite dallo Stato, riteniamo che, quali Guardie Cittadine, una medaglia d’oro ricevuta dal rappresentante dei cittadini che ci siamo impegnati di proteggere abbia forse più valenza di una di bronzo appuntata da un Ministro, nonostante molti problemi della categoria si debbano proprio ai signori che purtroppo ci tengono ben stretti nelle loro mani. Perché se Guardie Cittadine siamo, e vogliamo restare fieri di esserlo, è giusto anche guardare all’ambiente in cui operiamo e lavorare affinché la popolazione di cui siamo responsabile ammiri e rispetti il nostro lavoro, nonostante certi evidenti sforzi di nasconderlo quando non direttamente di denigrarlo.

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Il Rat-Vigile

A proposito di rapporti tra Stato ed Enti Locali, che ormai tendono al dialogo come quelli tra Guelfi e Ghibellini – e direi anche col medesimo intento prevaricatore da parte di uni sugli altri – va sottolineato come a seguito dei fattacci di Torino e dei famosi “1500 feriti durante la fuga sui cocci di vetro e le immondizie sparse per la piazza” il Capo della Polizia Gabrielli si sia immediatamente lanciato nel produrre una circolare che delinea le responsabilità in capo a Forze dello Stato, Comuni – e a cascata Polizia Locale – e perfino privati nella gestione dei grandi eventi, il tutto mentre gli schizzi di fango mediatici vanno sempre più a concentrarsi proprio sulla Polizia Locale – che in piazza manco c’era per espressa volontà della Questura – colpevole, a dire di certi scribacchini, del proliferare di bottiglie in vetro nella zona, manco le avessero distribuite i colleghi come omaggio ad ogni richiesta di informazioni.

Forse pensando ad un managament all’americana si è pensato bene di dividere la gestione della Pubblica Sicurezza in tali momenti in due distinti momenti, Safety e Security. La differenza?

La “safety”, in capo a Comuni e Polizia Municipale, sarebbe l’organizzazione dell’evento: trovare  i luoghi adatti, stabilire quante persone vi possano essere, la posizione delle vie di fuga, l’eventuale emissione di ordinanze di blocco del traffico/della sosta e della vendita di bevande in contenitori di vetro o altre facezie potenzialmente pericolose.

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La safety chiama la Security in appoggio

E la Security? C’è da chiederlo? Spetterà alle Polizie dello Stato e consisterà nell’intervenire in caso che le misure di safety si rivelino insufficienti e dovesse comunque nascere qualche problema. Inutile dire che alla security, controllata dal Questore, spetta un controllo preventivo sulle misure di safety messe in campo da quei babbalei delle guardie cittadine, sia mai si scordino qualcosa.

Per quanto riguarda l’apporto dei privati, spetterà a loro garantire un sistema di steward per controllare gli accessi, mentre sarà cura della Polizia Locale far rispettare le già citate ordinanze sui divieti di circolazione/sosta/vendita. 

Chiaro il gioco? Compreso che per fare l’uomo transenna si può essere benissimo guardie giurate o addetti al portierato, si lascia alla Polizia Locale l’onore di essere la solita polizia rompiscatole che dice alla gente dove può o meno passare, che porta via le auto e che si accanisce su venditori abusivi di birre, magliette, rose e amenincoli vari, mentre solo in caso di grandi pericoli in piazza – ovvero dove quei rompiscatole dei locali non possoni praticamente mettere piede e dove se mette piede un delinquente questi si è potenzialmente già lasciato un paio di cadaveri dei rompiscatole locali alle spalle – ecco arrivare la Justice League a mettere le cose a posto.  Il tutto senza ovviamente nemmeno prendere in considerazione l’idea di parificare allo status delle Forze Statali le qualifiche, le modalità di porto dell’arma, le tutele contrattuali e le dotazioni delle Guardie Cittadine, visto che vengono addirittura messe letteralmente fuori della porta – o meglio degli accessi- che loro stesse sono chiamate ad individuare e verificare: un po’ come se chiamate un esperto organizzatore di party per organizzarvi la festa di nozze e poi gli diceste di fare il parcheggiatore e lo pagaste meno dei buttafuori.

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Arrivano i nostri

Ed il bello è che in tutto questo qualche collega trova pure da festeggiare e sentirsi finalmente realizzato nel NON essere preso in considerazione per occuparsi dell’Ordine Pubblico, affare che per certi appartenenti alla Polizia Locale pare essere più dannoso di un’aspirina dentro una lattina di Coca Cola.

Ma a questo punto, e torniamo al solito discorso di A me le Guardie, ma serve davvero una Forse di Polizia che si occupi di tutto ciò che La Polizia non vuole fare o ritiene di poco conto? Davvero dopo 20 anni di proteste e lotte e dopo un decreto sicurezza urbana ci troviamo una circolare che ci mette alla pari degli steward degli stadi ed apre ad un facile scaricabarile in caso di rogne – guardate che fessi a non aver pensato che da quel buco poteva passare un camion – sullo sfondo dei trionfali interventi degli altri – meno male che c’erano le supersquadre speciali a fermare il camion dopo solo X vittime-? Ma a questo punto pretendere di venire accorpati a questi fantomatici altri così che almeno chi ti porta via l’auto e/o la birra abbia la stessa scritta- e quindi lo stesso diritto al rispetto per il proprio lavoro – di chi ferma il terrorista? O ci piace davvero restare per sempre la serie B? Le povere “Guardie Cittadine”, da premiare in sordina, da far sfilare dopo il Servizio Civile Nazionale, da usare sempre come paravento in caso di fallimenti o tragedie?

SIAMO LE GUARDIE CITTADINE, CERTO, MA SIAMO ANCHE LA POLIZIA locale, E, LO RIPETIAMO: FATEVENE UNA RAGIONE. O FATECI SPARIRE.

 

 

 

 

2 pensieri riguardo “Grandi eventi e Guardie Cittadine

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