
Oggi alle 13 è scaduto il termine ultimo per la presentazione degli emendamenti al decreto Sicurezza Urbana: questo significa che le proposte sono ormai finite ed è ora di andare al sodo: ciò che verrà approvato non sarà più modificabile e, se la conversione arriverà entro il 21 del mese, diventerà legge dello Stato, ciò che invece sarà bocciato non sarà nuovamente presentabile. Tanta la carne al fuoco per la Polizia Locale: si va dal ritorno delle “tutele scippate”, l’equo indennizzo e la causa di servizio, alla discussione sulla tanto sospirata pensione privilegiata, ma non mancano questioni di non minore rilevanza come l’estensione chiara – e non soggetta a interpretazioni o letture di sorta – delle qualifiche nelle 24 ore e la possibilità di portare l’arma in tutto il territorio nazionale. Gran parte, insomma, di quello che la categoria ed A me le Guardie chiedono da anni. Ma cosa fa realmente la Polizia Locale? Proprio mentre questo articolo sta venendo steso, Le Iene di Mediaset affilano le armi in un servizio contro la categoria, aggiungendo un indizio in più al sospetto di una regia dietro i continui attacchi mediatici ogni qual volta che sul un tavolo governativo arrivano proposte volte a darci la dignità professionale negataci da decenni, ma alle loro parole, alle loro accuse, al loro vergognoso lanciarsi contro di noi alla caccia di facili click, rispondiamo col report – edito dall’ANCI- delle attività di servizio svolte nel 2015 dalle Polizie Locali di 139 città capoluogo o superiori ai 50mila abitanti, rappresentative del lavoro svolto su un totale di oltre 20 milioni di cittadini (quindi molto più rappresentativo del sondaggio medio che va dalle 400 alle 40mila persone) e oltre 30mila operatori, ovvero più della metà della categoria.
Una prima analisi va fatta su questi 30mila operatori, il 70% dei quali copre servizi nell’arco di 18 ore quotidiane (34% nelle 24 ore), il 62% dei comuni, per un totale di quasi 600 agenti, distacca operatori nelle procure accanto Polizia, Carabinieri e Guardia di Finanza, il 90% degli agenti, infine, presta servizio armato, mentre gli strumenti di autodifesa diversi dalle armi – spray e distanziatori quindi – sono a portata di mano del 72%.
Parlando di servizi, l’ANCI traccia un dettagliato elenco di attività – desunto dai rapporti di servizio del singolo comune – divise in 4 macro aree: Polizia Stradale, Polizia Giudiziaria, Polizia di Sicurezza, Polizia Amministrativa.
Il Servizio di Polizia Stradale rimane la più importante specializzazione della Polizia Locale, coprendo quasi il 90% dell’intera attività del settore: in aggiunta ai noti aspetti sanzionatori e di controllo non si può non notare la grande importanza rivestita nell’ottica dell’infortunistica stradale con 144.578 incidenti rilevati – su 174539 in totale, circa l’80% – di cui 73250 con lesioni e 691 mortali. Oltre 65mila i veicoli colti in circolazione senza assicurazione e 40mila i documenti sequestrati, 6mila i conducenti trovati alla guida in stato di ebbrezza e quasi 180mila le violazioni accertate per l’uso di cellulari alla guida. Aumentano inoltre le ore dedicate all’Educazione Stradale nelle scuole, con un totale di 3264 istituti coinvolti.
Rimane curioso il dato sulla rilevazioni di infrazioni alle soste e ai varchi ztl: sebbene queste potrebbero essere demandate senza alcun problema ad operatori diversi – ausiliari del traffico su tutti – a fronte di quasi 7 milioni di violazioni abbiamo una dotazione di ausiliari bassissima (1.1% sul totale degli operatori, ma non viene tenuto conto degli accertatori alle soste delle ditte municipalizzate), elemento che fa capire come la figura dell’ausiliario del traffico non sia ancora stata recepita dai vari uffici comunali che perseverano a far svolgere a degli agenti categoria C delle mansioni riconducibili ad una figura di categoria inferiore (B), con tutti gli oneri connessi in termini di stipendio, indennità, formazione.
In termini di attività di Polizia Giudiziaria e di Pubblica Sicurezza nel 2015 la Polizia Locale dei 139 comuni di riferimento ha inoltrato per le sole violazioni al Codice Penale oltre 73mila informative all’Autorità Giudiziaria (200 al giorno), circa 40mila denunce, identificato oltre 60mila persone di cui 4617 fotosegnalate, effettuato oltre 6mila sequestri penali e 1254 arresti in flagranza di reato. 2530 sono state le denunce all’A.G. per reati inerenti la tutela del consumatore del commercio e dell’igiene degli alimenti, con un totale di quasi 16mila sequestri: da notare che il dato relativo il contrasto al commercio abusivo risente molto della mancanza della quasi totalità dei comuni costieri dal campione di riferimento. Importante il dato relativo i controlli sull’immigrazione, con oltre 50mila identificazioni di stranieri e 2639 denunce la violazione del Testo Unico 286/98. 40mila i servizi resi in occasione di manifestazioni politiche e sportive, oltre un milione e mezzo le violazioni accertate in materia di Regolamenti Comunali, con 22mila sequestri, i Trattamenti Sanitari Obbligatori, forse il servizio con in assoluto più incognite, sono stati invece 14241.
Chiudiamo con i dati relativi la Polizia Amministrativa partendo con i controlli sugli esercizi commerciali, con 228mila controlli e 41mila violazioni accertate a regolamenti regionali, del commercio in sede fissa, pubblici esercizi e al Testo Unico Leggi di Pubblica Sicurezza; quasi 100mila gli accertamenti in tema di violazioni ambientali con la scoperta di 12mila discariche abusive su 42mila controlli. Oltre 10mila sono stati invece gli abusi edilizi accertati.
Numeri importanti, numeri che dimostrano quanto sia non solo essenziale, ma soprattutto efficace e decisiva la presenza della Polizia Locale nelle strade italiane, la quale, a dispetto del mancato riconoscimento delle tutele dovute a tutte le altre forze di polizia dello stato e nonostante sia vittima di un continuo assalto sociale, politico e mediatico, non smette di curare quotidianamente non solo la vivibilità ma soprattutto la sicurezza delle città più importanti della penisola. I dati si rifanno ad un anno particolarmente triste per la categoria, quel 2015 che ha visto il blocco totale delle assunzioni, lo smembramento della Polizia Provinciale, lo sfruttamento vergognoso dei precari. Negli ultimi due anni le cose sono molto migliorate ed a livello operativo gli interventi sono aumentati ovunque in particolare nel delicato settore della Sicurezza Urbana, con interventi congiunti sempre più frequenti culminati in quello che A me le Guardie ritiene il simbolo dei successi della categoria: l’arresto a Milano di Osman Matammud, trafficante di uomini e pluriomicida.

Di fronte queste vittorie, di fronte questi risultati, possiamo permetterci di essere sordi ai ragli – ruggiti sarebbe troppo- di quei tanti animali da tastiera che si permettono di insultarci, denigrarci ed attaccarci, indifferenti alle farneticazioni di deprimenti giornalisti che hanno ridotto il loro lavoro allo svilire quello altrui, e siamo sempre più convinti e protesi verso l’ottenimento di quelle tutele e di quei riconoscimenti che col nostro operare quotidiano ci siamo meritati, alla faccia della disinformazione, del qualunquismo e dell’odio demente ed ingiustificato che attanagliano la categoria.
Di seguito il link al report completo delle attività 2015 pubblicato da ANCI, cui sono stati tratti i dati indicati nell’articolo.
Un pensiero riguardo “L’attività della Polizia Locale nel 2015”