In questi mesi A me le Guardie non ha parlato molto dell’assorbimento del Corpo Forestale dello Stato da parte dell’Arma dei Carabinieri. Ci sembrava, semplicemente, un’idiozia. Una scelta insulsa, inutile, palliativa, che andava a colpire una Forza di Polizia oggettivamente debole e a trasformarne gli agenti in militari, azione mai vista prima nella storia della Repubblica, del tutto ridicola nell’ottica di un’Europa che chiede di smilitarizzare le polizie. Il 25 ottobre è stato istituito il “Comando unità per la tutela forestale, ambientale e agroalimentare”, il primo gennaio si è per l’ultima volta ammainata la bandiera del Corpo Forestale, che ha ufficialmente smesso di esistere. Una scelta che ha ricordato, nella sua scellerata nascita, nel suo velocissimo sviluppo e nella sua ineluttabilità – a nulla sono valse le proteste di entrambe le forze coinvolte – quella di abolire le Polizie Provinciali e trasferirne gli appartenenti alle Municipali, anche questa volta, inoltre, non sono mancati scambi di parole intrisi nel veleno da parte di appartenenti all’Arma – non li considererò mai carabinieri – ed ormai ex forestali che rimarcano – non ci siamo venuti per nostra volontà e nemmeno vorremmo venirci- il tutto mentre assistiamo ad ibridi assurdi in fatto di divise e mezzi.

Indipendentemente dai dissapori tra colleghi generato da questo matrimonio forzato, A me le Guardie ripete che, alla faccia delle dicerie sull'”unico paese con 5 forze di polizia”, non è nel numero delle forze dell’ordine il problema, ma nella loro organizzazione. Un modello diffuso è quello di due forze di polizia civile (una di stato ed una locale) ed una militare, ma la Spagna, come l’Italia, presenta anche forze separate ad occuparsi di Finanza o tutela carceri (per tacere di polizie di confine ed altro), gli Stati Uniti, per molti il “sogno”, hanno 6 forze federali ed altrettante locali per ogni stato (il discorso è stato approfondito in un precedente articolo). In tutti i casi citati, la differenza la fanno le Centrali Operative: una, unica. Ed è su questo che l’Italia crolla e che continuerà a crollare anche se la Polizia Provinciale ed il Corpo Forestale non esistono più. Non sono le Forze il problema, ma le centrali. Che non si parlano. Che non collaborano. Ogni grande città ha almeno una sala controllo della Questura, una dei Carabinieri, una centrale della Polizia Locale e, non scordiamolo, una del 118 ed una dei Vigili del Fuoco. 5 strutture diverse che coordinano persone diverse – ma con spesso interventi comuni – senza avere alcun dialogo diretto tra loro, ed infatti ci si contatta ancora telefonicamente se si ha bisogno gli uni degli altri: sono queste le infrastrutture che appesantiscono il sistema di sicurezza, sono i 5 comandanti generali con relative indennità di comando a costare allo Stato, non il fatto di ordinare cinque divise con cinque scritte. Invece di distruggere corpi e professionalità, perchè non si è provato ad unificare le centrali? Perché il 112 europeo è diventato l’ennesimo aborto formato da personale civile che si limita a smistare le chiamate – sempre telefonicamente- alla forza che lui ritiene essere più idonea a risolvere il problema lamentato dal cittadino, trasformando una chiamata di soccorso in un ridicolo gioco del telefono senza fili, il cui risultato viene riassunto benissimo nel seguente sketch del film Madasgar:
E vogliamo parlare delle gare di appalto, diverse per ogni amministrazione, ma dirette a fornire persone che necessitano delle stesse caratteristiche in vestiario ed armamento? Perché il carrozzone delle varie forze dipendenti da vari Ministeri non ha altra utilità che portare avanti un ridicolo sistema clientelare nelle forniture – vogliamo parlare delle Alfa Giulietta, due anni fa “inadatte”, tanto da acquistare le SEAT, che oggi diventano improvvisamente idonee – che se venisse cancellato con un’unica gara per la fornitura di divise e mezzi a tutti si vedrebbe crollerebbe come un castello di carte portando con sé buona parte degli stati maggiori dei settori logistici di ogni corpo?

Siamo nel 2017 e se domani un tizio dovesse girare con un coltello in mano io, Poliziotto Locale, non lo saprei perchè la chiamata arriverebbe sicuramente ai Carabinieri. Magari qualcuno sarebbe accoltellato perchè io a cento metri non sono a conoscenza della presenza di un criminale. Magari a seguito di un incidente un ferito sarà investito perchè qualcuno chiama la Municipale con un comando della Radiomobile dietro l’angolo. Peggio ancora: viene segnalata un veicolo sospetto ad una forza e un appartenente ad un’altra, non sapendo dell’allerta, lo ferma ricevendo una pistolettata in faccia. Fantascienza? Eppure il caso Kobobo qualcosa dovrebbe aver insegnato. Però preferiamo litigare tra noi su quanto ci sentiamo demotivati e dequalificati nel venire spostati da una forza all’altra, o, peggio, dobbiamo ancora sentire degli appartenenti dire che, siccome la Polizia Locale non rientra nella 121, non dovrebbe nemmeno preoccuparsi di certi problemi.
Ma cambiate divisa va, anzi, levatevela proprio, che intanto c’è gente che se la vede togliere o cambiare per forza di legge, tanta altra che darebbe l’anima per indossarla ed altrettanta che già la indossa e non merita quel che si sente dire dietro dalla cittadinanza a causa dei vostri sproloqui inconcludenti. Provate a parlare direttamente al governo o ad organizzare qualcosa di serio, invece di dividere gli appartenenti ed allontanarli dalla cittadinanza: non hanno insegnato nulla due forze cancellate in due anni con due decreti? Pensate davvero di essere così intoccabili?
Quando ne parlavo voi Forestali, i quali manifestavano perplessità e delusione, i mi limitavo a dire: MAGARI CI PASSASSINO NOI VIGILI NEI CARABINIERI!
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Temo non si corra il rischio purtroppo 😑
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