Cronaca

I buoni propositi dell’anno nuovo

Il 2016 va chiudendosi, un anno difficile, un anno complesso, un anno che si chiude con l’attentato a Berlino, il disastro aereo che ha colpito il coro dell’Armata Rossa, la morte di Carrie Fisher – ai detrattori ricordo che parliamo di una icona del XXth secolo – e, sicuramente il fatto più affine a questo blog, lo scontro a fuoco che ha visto l’attentatore di Berlino, Anis Amri, cadere sotto i colpi della Polizia di Stato a Sesto San Giovanni.

A me le Guardie non intende prendere parte alle polemiche legate questo fatto – dopotutto in questi ultimi 4 giorni son visti apparire sul web più esperti di intelligence  che in 40 anni di James Bond – ma pensa invece sia il caso di ripercorrere le dirette conseguenze di quanto accaduto, conseguenze che, si è visto, non hanno colpito solo gli agenti che hanno materialmente fermato il ricercato, ma si sono allargate a macchia d’olio su tutti gli uomini in divisa del paese.

Le forze di Polizia – tutte – già in allerta a seguito dell’attacco a Berlino, già schierate in forze a presidiare e bloccare accessi e vie di immissione a mercatini, concerti e feste, si sono viste prendere di mira sui social network e minacciare di rappresaglia: parole non sottovalutate visto che, come ci insegnano i media nazionali, il Ministero dell’Interno ha diramato una circolare alle varie parti interessate – Polizia Locale inclusa – raccomandando di prestare attenzione ad un concreto pericolo di ritorsioni ed attacchi indirizzati proprio al personale in divisa.

In buona sostanza, la tensione c’è ed è pesante, ed è proprio sul filo di essa che la Municipale ha giocato una sua ennesima mossa falsa, con un comunicato alquanto fuorviante che pare aver dato corpo ad alcune deliranti esternazioni degli appartenenti arrivando a sostenere che, in quanto mancanti di tutele, indennizzo e companatico delle altre forze, i “vigili” dovrebbero prestare servizio in borghese così da non correre rischio di venire aggrediti da qualche esaltato in cerca di vendetta.

Se la comunicazione è l’anima del commercio, direi che siamo in rosso: indipendentemente dalla provocatorietà del comunicato ,infatti, è stato fin troppo facile per i vari detrattori della categoria – o peggio, di chi attaccando noi attacca indirettamente politici e sindaci – accusarci senza mezzi termini di codardia, cosa peraltro già vista – e smentita- in occasione del capodanno 2014, altra occasione in cui il marketing sindacale non ha proprio brillato – ed agli scioperi a favore dei colleghi coinvolti c’ero quindi occhio a blaterare idiozie su quanto ho appena scritto.

Molto positivo è stato invece il messaggio dato dal neo ministro Minniti a Milano, che ha augurato il buon anno e salutato gli appartenenti a tutte le Forze – si, anche la Locale – presenti in piazza Duomo. Faccio notare che quando queste cose le fa un leader come Putin siamo tutti ad applaudire dicendo come “lui si che ha rispetto delle Forze di Polizia”: ecco, il solo gesto del Ministro, il fatto di sedersi sulla volante e parlare al microfono di bordo ringraziando gli operatori della loro presenza va oltre quanto fatto dai suoi predecessori degli ultimi tre governi. Questo nonostante siano stati diffusi i nomi degli agenti coinvolti nel conflitto a fuoco con Amri, cosa che continuiamo a ritenere un errore.

Speranzosi che alle parole seguano i fatti, e che la presenza della Polizia Locale a fianco delle forze statali – piaccia o meno a certi appartenenti e sindacati – sia riconosciuta ed apprezzata, lasciamo questo difficile 2016 con la convinzione che la tanto attesa equiparazione alle Forze di Polizia dello Stato sia oggi più vicina che ieri. 

augurisiamocretini
Foto presa dal gruppo interforze “Siamo tutti Cretini”

AUGURI DALLE E ALLE FORZE DI POLIZIA E DI SOCCORSO, BUON 2017 A TUTTI NOI! 

Un pensiero riguardo “I buoni propositi dell’anno nuovo

  1. Buon anno.
    Grazie per quello che scrivi e per come cerchi di cambiare questa strana categoria.
    Forse l unica dove ci diamo volontariamente delle martellate su……
    Ti aspetto nel 2017 per continuare a leggervi e, perché no, a commuovermi percorrendo la via crucis della nostra resurrezione.
    Gian Luca

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