Meno di 24 ore fa abbiamo pubblicato il precedente articolo riguardo il comunicato del sindacato di polizia consap a proposito della foto del bambino che orinava sull’auto della Polizia Municipale fuori lo stadio di Palermo, nel quale venivano sottolineate alcune frasi che a me ed a molti colleghi della Polizia Locale non erano piaciute a proposito dei nostri compiti prioritari e dell’immagine che cerchiamo di dare di noi.
Non ha potuto che fare piacere ricevere immediatamente – prima ancora di poter girare direttamente al consap l’articolo – una risposta da parte di Igor Gelarda, autore del comunicato, che ha replicato proprio in calce al suindicato pezzo col messaggio che riportiamo di seguito:
“Mi dispiace che chi scrive questa cosa non si firmi, perchè non ho neanche la possibilità di replicare a qualcuno, ma devo parlare con uno pseudonimo. Pazienza. Purtroppo la gente talvolta non legge con attenzione e penso che sia quello che sia stato fatto anche questa volta. Non c’era nessun tentativo di banalizzazione, o di sminuire l’importante lavoro dei colleghi della Polizia Locale, a fianco della quale sono intervenuto altre volte in passato con dei comunicati. Ho cercato di inquadrare correttamente il problema, evitando si di farne una tragedia, ma inserendolo in un contesto di mancanza di rispetto per le istituzioni. Ho difeso a spada tratta una categoria che a Palermo, purtroppo, è stata fin troppo sotto i riflettori, per delle anomali accadute nel recente passato. Parlare delle multe fatte dai vigili significa parlare all’immaginario collettivo, spiegare perchè, al paradosso delle cose i Vigili urbani potrebbero stare antipatici, ma non significa negare che gli stessi non facciano altre attività particolarmente importanti. Chiudo così ribadendo la mia stima verso questi colleghi spesso incompresi e comunque maltrattati. Consiglio però all’anonimo autore di farsi un giro sulla pagina facebook di palermoToday che ha condiviso questa notizia. Credo che resterebbe scandalizzato, come lo sono rimasto io di quello che molti palermitani pensano, ingiustamente, della Polizia municipale della città. Su questo forse sarebbe più utile riflettere per lavorarci, tutti insieme, senza cercare vittimizzazioni. Cordialità.”
Non potendo che ringraziare intanto per aver voluto rispondere, premettiamo che l'”anonimato” di questo blog, ben motivato in un precedente articolo, è tale “per mantenere il particolare stile della pagina, che ci vuole immaginare tutti nascosti dietro la beffarda maschera del V per Vigile, si è deciso di lasciare anonime le risposte”: si tratta in realtà di un anonimato solo teorico, visto che la diffusione degli articoli, la risposta agli autori di allusioni o scritti ritenuti offensivi (come questa e questa) e la pubblicazione delle loro risposte sono sempre state fatte tramite mail e profili nei quali appaiono il mio nome e cognome.
Ed è proprio per tramite di un mio profilo personale che ho contattato Igor Gelarda ed ho avuto un ulteriore chiarimento nel quale alla fine ha ribadito
Sono stato criticato dai palermitani per essermi schierato con voi e poi mi dispiace che tu abbia frainteso. Mi sono già visto con alcuni sindacalisti e operatori della municipale di palermo che hanno condiviso la mia risposta perché sanno in che ambiente operiamo in questa città. Sono convinto che dobbiamo fare gruppo nel senso buono e fare capire agli altri i sacrifici che facciamo.
Cosa posso dire? Sicuramente sono felice della risposta ricevuta e della disponibilità dimostrate. La Polizia Locale sta passando un momento di scoramento dovuto non soltanto alla mancanza di qualifiche e tutele, ma anche alla pessima immagine data di essa da quello che non esisto a definire un accanimento mediatico – concretizzato da un lato tramite l’esasperazione di articoli denigranti e dall’altro dal consapevole silenzio sui reali interventi – nonchè da un Governo sempre più sordo alle nostre rivendicazioni: problemi che Igor Gelarda ha mostrato di conoscere bene in un suo precedente intervento nel quale parlava della Polizia Municipale come di una importante risorsa mal utilizzata (parole simili a quelle dell’asaps e di un altro sindacato di polizia, il SAP).
Questo periodo particolarmente funesto porta sicuramente ad alzare quante più barriere difensive possibile ed a ribadire ogni qual volta ci si senta sminuiti che è giunta l’ora di darci (ed in certi casi restituirci) quelle certezze e quelle tutele che chiediamo al solo fine di svolgere al meglio il nostro servizio, portandoci a volte ad inutili incomprensioni tra forze. La risposta di Igor, la successiva discussione avuta in privato ed infine questo articolo sono la prova che non vi è alcuna intenzione di diminuire o modificare quella colleganza tra Guardie che è alla base dell’esistenza di questo blog e sarebbe bellissimo vedere questi chiarimenti diffusi nelle pagine del CONSAP come si vedranno in quelle della Polizia Locale.
Grazie ad Igor Gelarda per averci voluto rispondere, ascoltare e capire.
