Polizia Locale · riflessioni

Chi ci difende dai sindacati- Parte III

Quella che speravo fosse una isolata critica – ovvero il mio primo articolo in contrasto ai sindacati – sta diventando ormai una vera e propria rubrica. Ammetto che speravo che ALMENO nella lotta al vergognoso decreto 78/2015 ci sarebbe stata unità nella difesa del posto di lavoro di migliaia di colleghi. Purtroppo avevo dimenticato l’obiettivo dei sindacati ed i loro interessi che, più che nella categoria, stanno nel numero di iscritti e di conseguenza di quattrini che riescono a mungere, senza ovviamente tralasciare favori e favoretti di qua, privilegi e privilegiucci di la.

Certo, non arei mai pensato che sarebbero arrivati a negare la stessa essenza della Polizia Locale e peggio ancora ad attaccare i lavoratori, stravolgendo quella che è l’essenza stessa del concetto di Sindacato.

Eppure ancora una volta ho dovuto ricredermi, al peggio non c’è mai fine e a Verona hanno raggiunto il nuovo apice dell’ infamia, con una meschinità e una leggerezza che mai mi sarei aspettato da persone con cui tra l’altro ho lavorato. Mi dispiace, ma non è più il tempo delle mezze parole, e sono basito da quello che ho letto, parole e concetti che sono abituato a leggere nella bocca dei nostri detrattori, degli ignoranti che non sanno cosa vuol dire fare oggi il Poliziotto Locale, e se penso a quello che Io ho dovuto scrivere per rispondere a chi si permette di dequalificarci trovo assurdo di trovarmi a doverlo ripetere non semplicemente a “colleghi” disillusi, ma addirittura…AI SINDACATI, a coloro che dovrebbero rappresentarci, guidarci alla riforma che dovrebbe riconoscere i nostri rischi e la nostra parità ai colleghi delle forze di stato!

zio_sam_vergogna

L’unica spiegazione che mi viene in mente è che  accanto agli eccezionali colleghi da me descritti nella già citata risposta a chi ci denigra, esiste tutt’ora uno zoccolo duro di “vigili urbani” nel senso più basso della parola, gente che della mediocrità delle proprie prestazioni e dell’infima qualità del suo servizio ci ha fatto una bandiera, che si crogiola nell’essere un ibrido che gli consente di guadagnare più di un dipendente amministrativo, ma allo stesso tempo di poter sempre “chiamare la questura da prudente distanza” (parole udite) quando vede una persona venire aggredita o una rissa in corso, gente che evidentemente ha ancora la forza di avere una rappresentanza che si permette perfino di parlare, quando almeno una volta gli imboscati e i  postofissisti avevano la bontà di TACERE e nascondere la loro ignavia al resto del mondo!

Aggiungo che se posso forse, con difficoltà, con amarezza e con tristezza ammettere che qualche “collega” creda davvero di “non essere lontanamente assimilabile alle forze di polizia” e che continui a portare avanti l’assurda idea che l’attività di Polizia Giudiziaria e di Sicurezza non spetti alla Polizia Locale, non accetto, non concepisco, non perdono che per portare avanti la sua insulsa battaglia si permetta di andare ad attaccare i precari, già massacrati dalle ultime novità legislative e che solo recentissimamente hanno visto spiragli di sblocco delle assunzioni. Questo no. Non accetto che un sindacato critichi l’assunzione di personale, specie sapendo benissimo qual’è l’età media degli interessati e quanto sia per quest’ultimi un toccasana avere forze fresche disposte a sorbirsi alcuni servizi a dir poco deliranti che toccano nel nostro sfortunato mestiere che potrebbe essere ad un momento di svolta ma che qualche dinosauro spera ancora di poter tenere quello che è per continuare a pasteggiare sui cadaveri dei suoi stessi colleghi E QUESTO NON E’ ASSOLUTAMENTE AMMISSIBILE!

Sputano sul lavoro di migliaia di colleghi che tutelano la sicurezza dei cittadini, sputano sui nostri morti, sputano perfino sui nostri precari e stagionali, tutto per stare stretti nel loro potere di cortile, che sanno benissimo andrebbe diminuito se la Polizia Locale raggiungesse una dimensione omogenea a livello statale. E le stesse persone OSANO chiedere gli 80 euro previsti dal governo per le Forze di Polizia -con le quali ammettono di non volerci avere a che fare – e fin dal primo giorno si presentano ai precari offrendo il loro aiuto e l’iscrizione al loro sindacato – per poi dire tranquillamente di ritenerli superflui e nascondere questo dietro le loro lotte contro l’amministrazione comunale e le ordinanze da essa emanate.

Ma dove eravate, sindacalisti, quando avevamo bisogno di voi?!

nymg2

 

 

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