Nei prossimi tre mesi, con licenziamento programmato per legge (dl 78) entro dicembre da bravo coglione ho in programma di spendere 450 euro entro la fine dell’anno in 2 diversi corsi di formazione (aggiungete vitto e auto) tecnico operativa. A questi vanno aggiunti i circa 12 corsi già fatti, sempre a mie spese ovviamente, tra cui guida sicura, tecniche operative di arresto, difesa, controllo veicoli stranieri, controllo falsi eccetera, e meno male che il tiro a segno era una passione (era perché ora non posso permettermelo) sennò aggiungevo pure quello ai sacrifici fatti per un lavoro e un mestiere che NON MI HA DATO UN DITO DI FORMAZIONE E UNA SOLA SODDISFAZIONE DA QUANDO HO INIZIATO!
E se in un corpo di Polizia prettamente stradale si arriva a far perdere la voglia e la determinazione ad uno che come molla ha IL PADRE MORTO IN UN INCIDENTE STRADALE vuol dire che in questo paese qualcosa non va nel rapporto tra i suoi governanti e i propri agenti!
Ma forse tutto sta nel fatto che io non sono un agente, ma un VIGILE PRECARIO, non un poliziotto con la dignità di esserlo ma un povero cretino rambo che non ha capito che ciò che il paese vuole da me è gesticolare alle scuole, dare informazioni ai turisti (possibilmente in inglese stentato così sei più folkloristico e simpatico, come ha sottolineato un ufficiale una volta) e consumare bollettini alle soste per tassare il cittadino e dargli una valvola su cui sfogare le proprie frustrazioni: ME.
Questo è il Poliziotto Locale, anzi, il VIGILE URBANO (come specificato nel mio decreto di Pubblica Sicurezza nonostante la figura sia teoricamente svanita dal 1986) : una persona privata sistematicamente della propria dignità attraverso la continua denigrazione della figura sui media nazionali e locali (articoli a livello di rai su multe subite, come fossero accanimenti e non precise applicazioni di una legge dello Stato) , colpevolizzato di qualsiasi cosa -ricordiamoci che ai tempi delle devastazioni degli ultras a Roma un sindacalista della Polizia di Stato puntò il dito sui “vigili urbani che teoricamente dovrebbero impedire la vendita ed il consumo di bevande alcooliche nel centro” – e oggetto, fondamentalmente di uno stalking di stato fin dal primo giorno di servizio, quando, in pettorina e disarmato, viene sbattuto in mezzo alla strada spesso sotto la visione di colleghi anziani, disillusi e che proprio di tutto han voglia meno di dover fare da “scuola” ad un novellino.
Non bastante il comando domani si e’ inventato di mettermi in servizio “prevenzione soste irregolari bicilette”…sei ore al sole di agosto a dire ai ciclisti di non legare la bici ad una ringhiera lunga venti metri….ed e’ la punta dell’iceberg dei servizi di merda di uno qualsiasi degli ottomila comandi italiani che sembrano fare gara a chi fa soffrire di più quelle merde dei VIGILI! Basta porcoddio diciamo basta a tutto questo sindacati maledetti ladri dove cazzo siete?
Decine di concorsi, anni di servizio, denunce subite, denunce fatte, infortuni che non ho potuto recuperare per non perdere i giri di assunzioni, per cosa? Per andare a contare biciclette, riempire bolli soste, ammirare cavalletti&cavallette in punti dove non servo ad un cazzo se non alla maledetta visibilità del maledetto comune?! Sempre col terrore che la risposta sbagliata al cittadino o al superiore faccia partire esposti e rapporti, con la consapevolezza che facendomi male non avrei nessun aiuto, con l’umiliazione che quando dici a nuove conoscenze di essere un “vigile” partono le battutine e i sorrisini sulle multe, con la consapevolezza che le forze dello stato ti guardano con compassione come fossi un loro fratello non minore, ma minorato?
Ciliegina, ricordiamo che nell’illuminata Italia se dai le dimissioni non hai diritto alla disoccupazione e che, con il mio Curricolo, sto praticamente ELEMOSINANDO un posto alla Vigilanza Privata e ci rendiamo conto che la distruzione psicologica della persona è arrivata al suo culmine.
Il tutto, ricordando, una volta per sempre, che sono un povero idiota disposto ogni giorno a rischiare la pelle per quei cittadini, quei politici, quegli amministratori, quei “colleghi” dello stato e quelli “di ruolo” (per i quali è solo un rambo esaltato) che tanto lo disprezzano.
Ma andatevene, davvero, tutti quanti, a fanculo, va…questo almeno permettetemi di dirlo.
Hai ragione. Ragione da vendere. Tu dirai che della ragione non sai che fartene perché non cambia nulla. Vero anche questo. Allora cosa fare? Se non ribellarsi ma ribellarsi veramente costi quello che costi ma le coscienze devono messere scosse.
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