Polizia Locale

D.L. 78 tra risposte dei sindacati e guerre tra poveri

Devo innanzitutto fare un doveroso ringraziamento ai tanti, tantissimi, che hanno letto il mio precedente articolo. Risultati come 1500 letture non sono normali per un sito che, per mia precisa scelta, non avrebbe avuto una pagina nè un profilo a diffonderne i contenuti su facebook o altri social network. Grazie a tutti i “mi piace” che mi è stato detto son stati messi nei social network, grazie dei commenti pubblicati sia qui che altrove.

Purtroppo finita la lisciata di pelo devo tornare ad essere un incazzato bastardo o, più facilmente, un deluso depresso. Intendiamoci, non che mi aspettassi una vera e propria levata di scudi nazionale o qualcosa di meglio, tantomeno una tale protesta da far correggere subito l’indirizzo dimostrando le palle che han evidentemente mostrato i sindacati della scuola , ma nemmeno mi aspettavo lo scempio che sta succedendo.

Innanzitutto mi trovo comuni che ancora mandano in giro proposte di assunzione, così come vedo ufficiali fare spallucce e non capire il nostro problema fino a quando non gli presenti in faccia il testo del decreto, in quanto ancora non lo hanno letto. E passi, in fondo nessuno per contratto deve leggersi la Gazzetta Ufficiale, anche se la presa in giro di ricevere un telegramma con una proposta di assunzione mi pare abbastanza grave.

In secundis i nostri sindacati, il mio amore per i quali i lettori di lungo corso conoscono bene dai miei precedenti articoli che li riguardano, paiono incapaci di scrivere una bella letterina comune di protesta contro quanto deciso. L’unico bel testo che mi son trovato è firmato dal DICCAP di Napoli e, a dirla tutta, più che ripetere il contenuto del decreto e stigmatizzarlo in VERGOGNA (mai parola fu più degna comunque) non fa, nel senso che non propone risposte allo scempio giuridico ma almeno segnala la rabbia dilagante (con dei toni che, con le dovute proporzioni, suonano come se ai tempi della rivoluzione francese i cittadini si fossero limitati a sfilare urlando peace&love).

Altro non mi pare sia pervenuto. In compenso sul forum del sito comuni.it (il link è qualche paragrafo verso il basso) abbiamo lo sfogo dei peggiori motivi per cui io mi VERGOGNO DI ME STESSO, DEL MIO LAVORO E, MI SECCA DIRLO, DEI COLLEGHI.

Diciamoci la verità: la Polizia Locale ha qualcosa di bello da dare. Ha diverse migliaia di agenti capaci e con i quali è un immenso piacere confrontarmi ad ogni corso di aggiornamento e qualsiasi altro evento mi trovi a partecipare, con cui ho creato bellissimi rapporti di amicizia e che stimo in maniera totale. Tuttavia ritengo anche che noi che partecipiamo ai corsi, così come noi che si scrive su alcuni gruppi particolarmente operativi su facebook, si sia una minoranza. Una minoranza di poliziotti che hanno sbagliato mestiere e si perdono nel mare dei dipendenti comunali del settore VIGILI URBANI che stanno benissimo nel loro piccolo mondo fatto di soste, escrementi canini e bimbi che attraversano la strada, aborrendo qualsiasi evoluzione professionali che li porti non dico a sudare (già lo fanno come tutti coloro che lavorano in strada) ma a rischiare, a mettersi in gioco, ad essere qualcosa in più che impiegati.

Forse sono pessimista, ma se la maggioranza fossimo noi della “Nuova generazione” penso che

1- una riforma sarebbe già stata fatta approvare.

2- non esisterebbero aberrazioni come i “vigili stagionali” su cui invece stanno puntando i comuni per far modificare il decreto 78: si, avete capito bene, se verrà modificato sarà perchè i comuni vogliono poliziotti a tempo determinato, più controllabili, più sfruttabili, che necessitano di meno vestiario, non vengono manco addestrati e garantiscono un introito continuo di facili soste. Insomma, per togliere il decreto si faranno passi indietro di anni sulla direzione che stavamo invece prendendo, volta ad un’evoluzione del ruolo.

3- non leggerei sicuramente VERGOGNE come quello che vedo in QUESTO link! Guerre intestine tra poveri fatte di celolunghismi e crisi isteriche tra “guardiani di animali” e “direttori del traffico” nel mezzo delle quali sono sicuro che il governo si convince DI AVERE RAGIONE A FARCI MALE, i colleghi delle forze dello stato ringraziano di non correre più manco il rischio che gente simile finisca in mezzo a loro e noi tempi determinati ci accorgiamo che in fin dei conti uscire da certi ambienti non sarà poi, eventualmente, così dannoso.

Eccoci qui: gente che “la multa te la do” e che agli amici “la multa non si fa”.

Che tristezza…mai tre anni fa avrei pensato una cosa simile, mai. Migliorare questo mestiere, a questo punto, ritengo sia come svuotare il mare con uno scolapasta, e non posso che rispecchiarmi nella definizione che ha dato un collega della Polizia di Stato in un nostro recente scambio di opinioni:

Sintetizzando al massimo, tu (io ndV) non ritieni degna di considerazione la figura del vigile urbano mentre invece io la reputo un baluardo del sistema sicurezza che andrebbe ripristinato e valorizzato

poi è seguito un bel discorso su cosa significhi ripristinare e valorizzare.

3 pensieri riguardo “D.L. 78 tra risposte dei sindacati e guerre tra poveri

  1. Non posso che spellarmi le mani per gli applausi, lette le tue considerazioni espresse al punto 2.
    E lo dico da ormai storico “stagionale” con 52 mesi di anzianità, un’idoneità in ottava posizione in graduatoria a tempo indeterminato risalente al 2005 (6 assunti fino al 2007 e poi blocco totale) e, soprattutto, un’indicibile nausea per il modo in cui si viene trattati come assunti con contratto a tempo determinato, in un contesto di ben più tutelati colleghi dal “culetto caldo”…
    Cosa che negli ultimi sei anni mi ha, del resto, portato a cambiare drasticamente ambito di impiego.
    Non c’è niente di peggio che essere ricattabili e sfruttabili, in un settore in cui un pò tutti i colleghi si sentono in diritto di delegare (o relegare) lo schiavetto a termine alle mansioni più fastidiose…
    E non c’è festività o domenica che tenga, non c’è giornata di pioggia che offra un riparo… Loro al riparo da occhi indiscreti tra quattro mura, o in coppia chissà dove, e tu solo, in pieno centro, in una baraonda in cui non sai più da che parte girarti, perchè un solo giusto intervento, comporterebbe cento altre omissioni…
    La tua “produttività” (del resto inutile, vista l’impossibilità di progressioni) misurata in quanta carta gialla riesci a consumare, e la tua divisa presa in giro da chiunque… Dopotutto è composta da pezzi usati di differenti taglie di quei pochi compassionevoli colleghi che, giunto il vestiario o il nuovo casco per la moto, hanno almeno la sensibilità di offrirti qualche loro elemento usato…
    Io ne sono ormai uscito anni fa, dopo aver girovagato per cinque differenti comuni balneari della mia Liguria…
    Solo la scorsa stagione ho commesso il grave errore di accettare di nuovo un contratto a sei mesi che, una volta terminato con la solita serietà, ho giurato a me stesso sarebbe stato l’ultimo…
    Ma vedere i cento colleghi di “sventure a stagione” conosciuti in questi anni, incrociati ad ogni singolo concorso, quelli che non hanno mai mollato, quelli che in questa professionalità ancora ci credono e che hanno fiducia, un giorno, di svolgere con ben più entusiasmo il lavoro di molti impigriti quasi-pensionandi assunti quando i concorsi erano più morbidi e meno selettivi, cancellati con un colpo di spugna da questo decreto legge, mi fa davvero un male cane…
    Colleghi già di per sè sventurati, perchè qui anche le stagioni lavorative si sono accorciate, e i canonici sei mesi si sono ridotti progressivamente prima a 4, poi a tre mesi…
    Dopotutto i comandanti, in barba a qualunque principio etico, si sono resi conto che è di gran lunga più redditizio sguinzagliare 6 cani da riporto per due o tre mesi, piuttosto che la metà per sei, magari allo scopo di coprire le ferie degli indeterminati e non lasciare completamente inutile e sguarnito un comando nei mesi autunnali…
    Ripeto, sapere che tutti quelli che erano in procinto di cominciare il primo Luglio resteranno a casa, mi fa un male cane…
    Ma, in tutta onestà, sapere che, forse, qualche irriducibile della scampagnata nelle frazioni collinari sarà obbligato a sorbirsi la sua buona dose di bile sul lungomare, quello mi lascia quasi divertito… Sentimento poco cristiano, ma comprensibile…
    Quanto ai provinciali, via, capisco benissimo il loro punto di vista e le loro preoccupazioni per il futuro, ma sappiamo tutti bene che questa è una tempesta in un bicchier d’acqua, si risolverà tutto a tarallucci e vino… Quelli che davvero vorranno transitare nelle municipali, lo faranno… gli altri, probabilmente, vedranno questa situazione di stallo risolversi nei prossimi mesi o avranno il coraggio di sfruttare buona parte della mobilità all’80%, prima di accasarsi controvoglia da qualche parte (ma per me è un caso remoto).
    Il vero problema è questa mandria di colleghi stagionali a cui Renzi ha, dapprima, cancellato l’indennità di disoccupazione (cercare Naspi-stagionali per credere), ora gli ha cancellato direttamente il posto… e in piena estate.

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    1. Caro collega non avresti potuto esprimere meglio il concetto del precariato in polizia, caso unico in Europa, cui siamo costretti in Italia. E il bello è che se questo infame decreto sarà modificato, sarà proprio per poter continuare questa vergogna.

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  2. Hai espresso molto bene il concetto e dico organizzatevi in un movimento ad oc altrimenti sarà sempre tutto ancora una volta un’ inutile sacrosanta protesta!

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