Ho veramente piacere di aprire questo intervento con una notizia bellissima: i colleghi di Brescia hanno portato l’Educazione Stradale, materia che trovo vitale e che mi onoro di portare nelle scuole dalle elementari fino ai licei, alla vetta massima. Le escursioni in strada sono una prassi normale del percorso didattico: dalle “passeggiate” per imparare i segnali coi bambini delle elementari fino alle pedalate sicure con i ragazzi delle medie, ma arrivare a portare i liceali a vedere con mano il NOSTRO servizio, beh, questa mi mancava.
Studenti in “pattuglia” con la Locale
Fantastica iniziativa, bellissimo servizio e a quanto pare ottimi risultati, di colleghi così c’è davvero di che esserne fieri.
LA REPUBBLICA CONTRO IL PORTO D’ARMI
Passiamo invece ora a parlare invece delle immaginabili reazioni alla gravissima strage di Milano: appena saputo che l’assassino deteneva legalmente l’arma con cui ha fatto fuoco, infatti, è partita la solita corsa alla demagogia buonista, con la consueta demonizzazione delle armi e, peggio ancora, criminalizzazione di chi le detiene. Ora, non mi soffermerò sul chiedermi il perchè una persona dichiarata fallita ed indagata avesse disponibilità dell’arma…non ne ho sinceramente voglia e non intendo polemizzare sulla capacità di controllo sulla detenzione delle varie sezioni amministrative delle circa 100 questure italiane, intendo invece mettere a fuoco (non col mirino sia chiaro) un interessante articolo del giornale La Repubblica, che, quando si parla di armi, ha il potere di dare il peggio di se manco fosse un fogliaccio di terz’ordine di un paesino sperduto abitato da gorilla:
ORRORE E RACCAPRICCIO; esiste il porto d’armi sportivo!

Che il giochino del porto d’armi sportivo sia la scusa facile per avere un’arma in casa da parte di diversi imbecilli non è certo una novità e ne parlai pure io proprio qui nel blog. Da questo andare a trasformare qualche milione di appassionato sportivo o semplice oplofilo in un potenziale criminale…il passo è ben lungo. L’articolo di Repubblica insinua nel cittadino il dubbio e, peggio, la paura di coloro che detengono un’arma (e che magari, come nel mio caso, non hanno però munizioni). Ricorda molto il sistema del solito politico da me ritenuto l’anello di congiunzione darwiniano il quale, come tutti i lettori sapranno, approfitta di OGNI crimine commesso da un extracomunitario per invocare la cacciata di TUTTI gli extracomunitari nonché di OGNI fatto di cronaca nera con protagonista dei rom per propagandare le sue vaneggianti idee di abbattimento di TUTTi i campi d’Italia.
Fa piacere vedere un giornale che stimo molto proprio perchè fa notare questa strategia ridicola metterla in atto quando si tratta di colpire qualcuno che sta antipatico al caporedattore.
La realtà, fortunatamente, è che il numero di omicidi ascrivibile a possessori regolari di armi da fuoco è talmente basso da rasentare praticamente l’ininfluenza ai fini del calcolo totale e sopratutto dimostra che la macchina burocratica di controllo, per una volta, funziona (a parte rari casi come il citato episodio di Milano è prassi procedere a preventivo sequestro di armi e munizioni detenute anche in caso di mero sospetto o addirittura di illazione senza alcuna prova) e in ogni caso il livello di attenzione, anche da parte del Legislatore, rimane altissimo: ricordo che la sospetta detenzione illegale è praticamente l’unico caso giuridico che consente alle forze di Pubblica Sicurezza di perquisire luoghi privati anche in assenza di mandato dell’autorità giudiziaria, e ne abbiamo avuto un recentissimo esempio:
Controllo a Riccione su sospetto armato
A proposito di armi non da fuoco, mi chiedo come mai, a meno di una settimana dai fatti di Milano, nessuno abbia ancora chiesto il ritiro di tutti i coltelli e le lame domestiche (e magari di tutti i trattori) dopo il non penso meno grave fatto che segue:
Aggredisce i genitori a coltellate e poi tenta il suicidio
Per finire, un’utile articolo del mio “mentore” Edoardo Mori che, con la solita precisione e lucida ironia, analizza il fenomeno del possesso di armi da parte dei civili:
Si chiude, per allontanare i sospetti di una mia approvazione di un armamento incontrollato dei cittadini, con una carrellata di miei articoli pubblicati in queste pagine relative l’utilizzo delle armi da fuoco e fatti di cronaca ad essi legato:
Un pensiero riguardo “dall’Educazione Stradale all’allarmismo western”