Polizia Locale

Striscia la Notizia e le divise dei colleghi di Napoli

Mi è stato segnalato un interessante servizio di Striscia la Notizia, il noto programma satirico, dedicato alla condizione della Polizia Municipale di Napoli e alla cronica mancanza di fornitura di divise, che ha portato molti operatori a scendere in strada in borghese anche in attività per le quali la divisa sarebbe necessaria per le minime ragioni di SICUREZZA richieste nell’affrontare il nostro lavoro.

http://www.video.mediaset.it/video/striscialanotizia/servizio/vigili-urbani-senza-divisa_524361.html

Questo il link al breve servizio, dove, in un reiterare del termine “vigili”, che fa ironico piacere notare non essere corretto nemmeno dal comandante, viene ripetutamente puntato il dito contro la mancanza delle forniture e la vergognosa condizione di lavoro dei colleghi.

Prima che qualche lettore di azzardi solo a pensare battutine sul Corpo della Polizia Locale di Napoli, voglio far notare che, divisa o non divisa, si parla degli stessi agenti dei seguenti articoli:

http://www.napolivillage.com/Napoli/cronaca-sventata-una-rapina-a-secondigliano-dalla-polizia-municipale.html

http://www.ilmessaggero.it/PRIMOPIANO/CRONACA/video_pedofilo_napoli_arrestato/notizie/1231572.shtml

http://www.napolivillage.com/Napoli/cronaca-la-polizia-municipale-arresta-per-rapina-un-cittadino-ghanese.html

ergo invito tutti, cittadini,ma sopratutto colleghi, che la pistola manco la vogliono e che dicono che “vigili e poliziotti sono diversi” sopratutto, a pensarci bene prima di fare risatine ironiche quando si parla di gente che, magari senza divisa, va a pedofili e ingaggia scontri a fuoco con bande armate mentre altri magari usano gli stivali da motociclista per andare a fare dischi orari (a qualcuno fischieranno le orecchie).

Nel servizio il Comandante accenna al prezzo di una divisa completa, ovvero – eresia – 3000 euro. Cifra che potrebbe far immediatamente ululare allo scandalo i vari babbalei da social network ma che in effetti è corretta se si tiene conto che una fornitura completa è formata da:

– Pantaloni (almeno 2 paia).

– Camicia (sempre almeno 2).

– Maglioni a collo alto e non.

– Giaccone invernale.

– Giaccone da pioggia.

– Giubbino Estivo e relativo K-Way.

– Cravatta.

– Abbigliamento termico per l’inverno.

– Berretto da viabilità, eventuali cuffie, baschi o berretti da baseball, in base ai servizi.

– Buffetteria e chincaglierie varie (placca, alamari, gradi, distintivi di specialità) che poi spessissimo sono personalizzate alle esigenze del singolo agente.

– Arma, manette, sfollagente, spray.

Per i reparti auto e moto montati vi è per evidenti ragioni di sicurezza e visibilità l’obbligo di giubbini omologati con protezioni e di stivali stradali, oltre ai caschi.

Ora, se è chiaro che di tutto ciò ci vuole almeno un ricambio (delle giacche no ma delle basi SI) è facile capire come la spesa indicata dal comandante non solo è realistica, ma è adatta alle esigenze e comunque minore alle forniture dei colleghi dello Stato (basti pensare alle divise da accademia, da parata eccetera, per tacere delle protezioni da Op che a noi non spettano).

Premesso che quanto su indicato non può essere ridotto in quanto fa parte del vestiario minimo necessario per svolgere i nostri compiti, si deve invece pensare a dove può essere limato. La limatura, che può esserci, deve essere su divise vecchio stampo, calcate su idee e compiti che la Polizia Locale non ha più e che sminuiscono l’effettiva capacità operativa dell’agente oltre a costare tanti soldini al cittadino. Mi riferisco a:

Eleganti divise come quelle sopra, che presentano nell’ordine:

– Cappelli assolutamente inutili e per nulla più visibili o sicuri di un berretto da baseball (le controparti delle Polizie di Stato, più piccoli ed eleganti, se posso dire un gusto personale, si trovano a 20 euro, il berretto più caro ne costa 10).

– Giacche eleganti ma del tutto scomode ed inidonee ad eventuali inseguimenti o colluttazioni.

– Camicie e cravatte che potrebbero essere sostituite da una polo con o senza maniche in base la stagione (e chi se frega dell’eleganza in ufficio).

– Pantaloni indubbiamente eleganti ma scomodi tanto in auto, quanto in moto quanto a camminarci.

Vediamo ora i colleghi europei:

Abbigliamento tattico, sicuramente meno elegante ma molto più tecnico ed operativo mentre si rilevano incidenti, immobilizzano persone, dirige il traffico, per tacere del totale stravolgimento di immagine…sinceramente, chi, vedendo gli agenti spagnoli e francesi, parlerebbe di maledetti VIGILI?

Poi intendiamoci qualche passo avanti lo stiamo facendo:

Ma la base che hanno in mente i cittadini e purtroppo i comuni è quella di insistere su forniture di questo genere:

Il problema del costo delle divise esiste. Così come esiste quello del costo dei mezzi di servizio. Ridurlo ad un servizio di 3 minuti in cui si ridicolizza un corpo che, indipendentemente da come è vestito, rappresenta uno dei più organizzati ed attivi del paese, anche vista la particolare realtà in cui opera, lo trovo di cattivo gusto, perfino per gli standard della trasmissione, che, per inciso, è una di quelle che mi fa essere felice di aver rinunciato anni or sono alla TV.

Augurandomi che i sindaci pensino più alla praticità e alle esigenze di servizio che alla loro maledetta visibilità di stampo ottocentesco, auguro a tutti i colleghi di ricevere forniture adeguate per la ormai prossima estate.

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