E’ con cordoglio che oggi non mi trovo a parlare di sbirri e frustrazioni da sbirri, o non vengo ad analizzare articoli dei codici o di giornali online.
Oggi mi trovo a ricordare Sir Terry Patchett, scrittore inglese che ieri ci ha purtroppo prematuramente lasciati all’età di 66 anni dopo una lunga lotta contro una forma rarissima di Alzheimer precoce.
L’importanza di Pratchett per la stessa esistenza di questo blog è evidente: il nome infatti è direttamente preso da uno dei suoi capolavori: GUARDS! GUARDS! ovvero “A me le guardie” nell’edizione italiana. Nel libro, appartenente alla divertente saga del Mondo Disco, geniale unione di fantastico, ironico, sagace e tragico, Pratchett descrive un “comando” di “guardie cittadine” ovvero “coloro condannati a morire nei primi 10 minuti di film o 10 pagine di libro per mostrare quanto è potente l’eroe o il mostro che si dovrà sconfiggere: dedico questo libro a questi sconosciuti eroi”, come lo stesso autore descrive i suoi personaggi nella prefazione.
Il novellino esaltato e pignolo, il comandante deluso e sottomesso alla politica, il brigadiere nullafacente e scansafatiche, il collega impreparato, tutti clichè tipici e stereotipi di noi, tanto da farmi dire che A me le Guardie è un libro sulla Polizia Municipale (con tanto di distintivo da collo accanto al morione tipico delle guardie fantasy), ma evidentemente lo è su tutte le polizie cittadine, che in ogni dove, a quanto pare, presentano le stesse “maschere”, a volte tragiche, della realtà nostrana.
E’ indubbio che senza la frizzante comicità di Pratchett non avrei mai pensato di aprire un blog e tantomeno di caratterizzarlo nel modo in cui ho costruito ogni singolo articolo di “A me le Guardie”.
E’ doveroso quindi dedicare un ricordo, un ringraziamento, ed un saluto (di quelli al cappello) a Sir Terry Pratchett, papà delle “Guardie” di Ankh-Morpork.
« They may be called the Palace Guard, the City Guard, or the Patrol. Whatever the name, their purpose in any work of heroic fantasy is identical: it is, round about Chapter Three (or ten minutes into the film) to rush into the room, attack the hero one at a time, and be slaughtered. No one ever asks them if they want to. This book is dedicated to those fine men. » |
(IT)« Potete chiamarli Guardie di Palazzo, Guardie Cittadine o Guardie e basta. Qualunque nome abbiano, in ogni opera di genere fantasy-eroico il loro scopo è lo stesso: più o meno al capitolo 3 (o dopo 10 minuti di film) irrompono nella stanza, attaccano l’eroe uno alla volta e vengono massacrati. Nessuno chiede mai se sono d’accordo. Questo libro è dedicato a quei nobilissimi uomini. » |
(da wikipedia)