Di seguito l’interessante link ad un topic apparso nel sito del Nuovo Sindacato Polizia (di Stato) che riguarda quella che sembrerebbe essere la (vera) proposta di riforma che sarà portata alla discussione del Parlamento nel prossimo futuro. Si tratta di un totale nuovo disegno delle Forze di Polizia, sia statali che locali, e dei Vigili del Fuoco. Il documento è solo parziale (si tratta di pochi articoli) ma la strada tracciata sembra piuttosto interessante.
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L’idea di base sarebbe quella di accorpare non tanto un corpo sull’altro (Guarida di Finanza nei CC ad esempio) quanto far transitare il personale delle varie specialità dei vari corpi nell’equivalente reparto che si creerà nelle forze restanti (che saranno, pare, Polizia, Carabinieri, Polizia Locale e Vigili del Fuoco rinominati in Corpo Nazionale di Protezione Civile)…l’idea è di massimizzare l’efficacia di un corpo facendovi transitare le specialità idonee…un esempio completare la funzione dei vigili del fuoco come soccorso anticalamità unendoci i reparti alpini della GDF, ma levando ogni tipo di reparto di soccorso alpino a qualsiasi forza di polizia…completare quello della PDS in funzione di polizia giudiziaria convergendovi il nucleo beni culturali dei CC e i nuclei antidroga della GdF e di polizia di pubblica sicurezza unificando alla celere i vari simil reparti mobili delle altre forze…o quello dei CC in qualità di difensori del territorio mettendoci le varie funzioni antiterorrismo e il personale dei tanti ATPI, NOCS eccetera.
In tutto questo alla Polizia Locale vengono date le funzioni territoriali di polizia amministrativa, stradale e di sicurezza…sostanzialmente quello che già c’è ma portato alla pari dignità coi colleghi statali…e non è poco. Mi piacerebbe vedere all’art 8 (quello dedicato alla PL) se quando si parla di “pari formazione, tutele e contratto” di tutti coloro che si occupano di compiti di Polizia siamo o meno ricompresi pure noi.
Comunque la linea tracciata sarebbe:
CARABINIERI: Accorpamento di tutte le funzioni prettamente difensive e territoriali (e di tutti coloro che hanno tali competenze in tutti i corpi) quindi anche tutela dei confini.
POLIZIA DI STATO: accorpamento di tutte le funzioni prettamente investigative e di ordine pubblico interno (compresi compiti di Polizia Stradale su strade principali e custodia dei detenuti).
POLIZIE LOCALI (forse ottica allargata alle nuove realtà Metropolitane?): funzioni di polizia amministrativa a livello locale e tutela della pubblica sicurezza per quegli interventi di interesse limitatamente locale (anti degrado, anti disagio sociale, anti prostituzione, anti microcriminalità) nonché della sicurezza stradale (forse finalmente il riconoscimento quale secondo corpo di Polizia Stradale dopo la specialità della PDS?).
VIGILI DEL FUOCO: rinominati Corpo Nazionale di Protezione Civile, andrebbero ad unire tutte le specialità di Soccorso post e pre catastrofico.
Interessante l’appendice che unisce alle autorità locali ed ai prefetti tutte le attività amministrative non prettamente di polizia (immagino quindi si intenda l’emanazione di licenze e simili) svolte dalle sezioni amministrative della varie forze (sto pensando ai porti d’armi e le licenze preziosi della questura, alle licenze ittiche della Capitaneria).
Questo è il sunto delle 19 pagine pubblicate dai colleghi del NSP, mi manca ciò che più mi interessa (ovviamente!) però la strada, a dirla tutta, non mi pare così illogica.
L’articolo di presentazione del Sindacato parla inoltre di assunzione ed esaurimento delle graduatorie: nella Polizia Locale siamo pieni di precari, siano essi stagionali o non meglio identificati “tempi determinati a progetto” che vorrebbero sapere se dopo mesi e anni di servizio si potrà mai essere assunti in pianta stabile o si resterà perennemente ricattabili e a rischio. ANche questa è una risposta che si spera verrà data dalla nuova legge.