Polizia Locale

E se la Polizia Locale svanisse…o forse DEVE svanire?

Facciamo un ragionamento astratto…quasi fantascientifico se vogliamo…ma parliamo seriamente della Polizia Locale e di cosa fa…e di cosa potrebbe (dovrebbe?) fare.

Chiariamo per chi non lo sa (e mi trovo colleghi delle varie Forze di Polizia e Armate che NON sanno) che la P.L. ha le medesime competenze e qualifiche delle altre forze di polizia (carabinieri, polizia, corpo forestale, polizia penitenziaria e guardia di finanza): i “vigili”, infatti, sono agenti di Polizia Giudiziaria e di Pubblica Sicurezza come TUTTI GLI ALTRI. Possono arrestare, possono fare indagini, possono usare l’arma se necessario, possono lavorare in perfetta autonomia se dotati dei mezzi necessari ad operare (sezioni scientifiche anche eccellenti non mancano).

Il problema viene quando la formazione manca, la volontà latita, le altre forze mettono i bastoni tra le ruote (per non perdere il ruolo di prime donne) e mancano soprattutto le minime tutele per poter intervenire in sicurezza…non si parla di una sicurezza fisica, ma di quella meramente psicologica, la certezza di avere alle spalle un’organizzazione efficace e una risposta efficiente ai problemi. Lo stato non ci aiuta: contratto condiviso coi dipendenti amministrativi degli enti locali, poche certezze giuridiche sugli strumenti di autotutela, poche e rare scuole di formazione (abbondano invece i corsi auto-organizzati, segno che la VOLONTA’ interna c’è), nessuna considerazione da parte dell’apparato statale, il cui problema maggiore quando si parla di noi pare essere ridurci costantemente possibilità ed operatività.

Il cittadino manco a parlarne: i “vigili”, buoni solo a fare multe, devono stare al loro posto, sono inutili sanguisughe, devono sparire, sono frustrati, sono maleducati, ignoranti ed impreparati, sono inaffidabili, vanno disarmati, vanno privati di qualifiche e di tutele…non sono parole mie, sono ripetizioni di commenti presi da social network e giornali online apparsi sotto video o articoli riguardanti l’operato della Polizia Locale.

Ma non sono queste le cose che fanno male, quello che fa male è esserci dentro e vivere questo disprezzo e questo abbandono ogni giorno sulla propria pelle, diventa qualcosa di endemico, qualcosa che entra negli appartenenti e li spinge a dequalificarsi da soli…ed esempi ce ne sono:

– Servizi di 6 ore di piantonamento fisso all’aperto, da soli.

– Mezzi di servizio vecchi, incapaci di muoversi.

-Motorino o perfino bicicletta con pioggia e neve, in inverno, con la nebbia.

– Invito a rimandare ai carabinieri (o alla questura) chiamate o denunce ricevute su strada dalla gente.

– Diffuso sentimento di depressione, definibile come “sindrome della serie B” da parte degli operatori, che per primi spesso vedono le altre forze come qualcosa di esterno.

– Vergogna nel fare il proprio lavoro.

– Incapacità di sentirsi un “corpo”, di avere orgoglio della propria divisa e professionalità, addirittura rifiuto di frequentare locali con cui si è avuto a che fare in servizio o di prestare opera nel proprio comune (o quartiere) di residenza, come se essere un agente di P.L. fosse cosa di cui vergognarsi, come se ci si dovesse scusare di esserci.

– Sentito bisogno di avere sempre un baby sitter di stato (leggasi polizia o cc) per intervenire in situazioni particolari, il tutto elevando la solita scusa del “non abbiamo compito di ordine pubblico” (ok, allora levatevi per primi pistola e qualifica di P.S. cari colleghi).

– Totale disomogeneità di addestramento, preparazione, professionalità, volontà.

– Sindacati che spesso (beccatevi la tiratina di orecchie) ad ogni possibile innovazione locale si opponevano con forza (caso Inserimento Numero Unico 112 ad esempio) rivendicando la mancanza di tutele e pretendendo prima quelle che reali responsabilità…beh io mi prenderei pure le responsabilità prima di avere le tutele, se fossi sicuro che mi verrebbero date una volta dimostrato di meritarle…ma in fondo è più facile pretendere che meritare.

Pensiamo ora, con queste basi, se in Italia succedesse quel che è successo in Grecia o in Tunisia: Polizia Locale abolita, non rinnovata, non riformata, ABOLITA. Operatori licenziati o spostati presso altri uffici del comune o dello Stato. Immagino il sospiro di sollievo di tantissimi colleghi: “niente più strada, pioggia, pericoli, arma…un bell’ufficio. E per i Rambo che volevano essere poliziotti…beh meglio così, non li ho nemmeno più tra le scatole, con la loro mania di intervenire ad ogni allarme o ad ogni segnalazione, mettendo a repentaglio pure me, che tengo famiglia. Peccato per chi è stato licenziato, ma l’importante è che non sia toccato a me”.

Abolire la Polizia Locale vedrebbe alcuni servizi (principalmente viabilità, commercio ed edilizia) lasciare un discreto buco…anche se in fondo, la soluzione non è difficile (riassumo il discorso di un ufficiale di PL sulla divisione dei compiti in caso di sparizione degli uffici di Polizia Municipale):

– La viabilità possono farla benissimo gli ausiliari del traffico (che costano meno di un agente di PG e PS) e addirittura volintari (i Nonni Vigili).

– Il controllo soste potrebbe essere gestito da aziende private e municipalizzate, cosa che già avviene in molte città italiane.

– Per l’edilizia vi sono vari enti statali di competenza che non per forza devono passare la Polizia Locale (UTC, ispettori del lavoro, ispettori del comune).

– I controlli commerciali possono essere effettuati senza problemi da Guardia di Finanza e NAS/NOE dei Carabinieri, per tacere delle sezioni di polizia amministrativa delle questure.

– Incidenti Stradali sono di competenza anche (e sopratutto a vedere il CdS) delle altre forze di polizia.

– ZTL, autovelox e semafori funzionano con apparecchiature remote.

– Controllo parchi, uffici e municipio effettuabili da personale privato (Guardie Giurate) il cui costo è molto inferiore al mantenimento di un agente di PL.

Risparmi su:

– maggiorazioni di stipendi delle PL dovuti alle varie indennitá e qualifica di PS, a turni serali e/o notturni;
–  divise, mezzi, ponti radio, assicurazioni, collegamenti Mctc, PRA, ANIA, etc.4

– Fine delle indennità di vari comandanti, ufficiale con posizioni organizzative e indennità varie di procedimento;

Come le altre forze di polizia si organizzerebbero per sopperire la mancanza di 60mila agenti su strada e a smaltire pratiche (tanti sono i poliziotti locali)…beh, vista la stima che han di noi…mi interessa poco.

Provocazioni a parte, forse la Polizia Locale non va abolita, forse va riorganizzata, forse va risistemata, forse va ridotta e vanno eliminati tanti sprechi (ai piani alti manco parlarne, i singoli agenti han stipendi abbastanza risicati), forse van tolti tutti quegli agenti e ufficiali che mancano della volontà di essere qualcosa di meglio che sostisti e informatori turistici.

O forse hanno ragione loro, e gli errori siamo noi, i “Rambo”, quelli che leggono “polizia” sul tesserino dimenticando il “locale”, quelli che hanno sbagliato settore e mestiere, quelli che non capiscono di essere solo mediocri, inutili, parassitari VIGILI URBANI, figura sparita dal 1986 ma che fa ancora comodo sia ricordata per dare una valvola di sfogo alle frustrazioni dei cittadini.

Forse si, gli errori siamo noi. Forse dovremmo adattarci, seguire la massa, capire che, probabilmente, siamo una minoranza che ha sbagliato mestiere, e che la Polizia Locale resta solo un mero scartafaccio di articoli di una legge sconosciuta (la 65 del 1986 per chi volesse approfondire) e si è e si resterà sempre VIGILI, perchè si, i VIGILI servono, chi fa le soste, chi fa solo la viabilità, chi fa le sanzioni a chi non mette la museruola ma chiama i carabinieri se il cane gli abbaia contro, serve.

Una sesta forza di polizia, evidentemente, no.

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